Categoria: SuperBike

  • Superbike Indonesia, Bautista e Ducati: seconda doppietta

    Superbike Indonesia, Bautista e Ducati: seconda doppietta

    Non un en-plein come nel trionfale weekend d’esordio in Australia ma una doppia vittoria nelle due gare principali anche in Indonesia per la Ducati ufficiale del campione del mondo Superbike Alvaro Bautista

    Il successo di Toprak Razgatlioglu con la Yamaha nella Superpole Race della domenica mattina, che coincide con la caduta di Bautista nella gara meno importante e significativa ai fini della classifica del fine settimana di Mandalika, è l’unica nota stonata in un altro weekend trionfale per la Ducati in Superbike.

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    Alvaro Bautista e la Ducati, cinque vittorie nelle prime sei gare – Automotorinews

    Altre due vittorie anche in Indonesia, il che significa un filotto di quattro successi: cinque se si considera anche la superpole di Philip Island che rendono quella della moto italiana e del campione del mondo spagnolo un vero e proprio monologo nel campionato Superbike.

    Superbike, Ducati imbattibile

    I presupposti fin dai primi test del venerdì ma, soprattutto, dalle qualifiche e dalla gara del sabato erano eccellenti. Al via di Gara #1, terzo in griglia Bautista si è immediatamente incollato a Ragzatlioglu per decidere il momento migliore nel quale sferrare il suo attacco. Al sesto giro lo spagnolo va al comando e saluta la compagnia chiudendo con cinque secondi di vantaggio sul turco. Peccato invece per Michael Ruben Rinaldi, caduto pesantemente alla prima curva e costretto anche a un controllo al centro medico che tuttavia ha immediatamente escluso complicazioni.

    La replica in gara 2

    Se la Superpole Race del mattino riserva l’unica delusione in sei corse per Alvaro Bautista, caduto quando era in terza posizione e in piena corsa per puntare alla bandiera a scacchi, gara #2 diventa un autentico monologo da parte della Ducati. Rinaldi si toglie la soddisfazione di andare al comando e gestire una leadership che dura per 14 giri e che resiste nonostante gli attacchi alle sue spalle, una bandiera rossa e una gara molto nervosa.

    Poi, a quattro giri dalla fine, Alvaro Bautista – ancora una volta – prende in consegna la gara. Con un Rinaldi in difficoltà soprattutto a causa della gomma anteriore, lo spagnolo va al comando e fa il vuoto lasciando il compagno di squadra a vedersela con gli inseguitori. Rinaldi commette un errore, finisce lungo, e deve accontentarsi di una amara quarta posizione alle spalle di Razgatlioglu, che dopo la deludente prova di Philip Island marca la prima vittoria stagionale e due secondi posti e di un ottimo Vierge con la Honda. In classifica generale Bautista prende il volo con 112 punti, 47 di vantaggio su Razgatlioglu.

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    Bautista, leader assoluto del Mondiale Superbike – Automotorinews

    “Facile ma non troppo”

    Bautista saluta le sue cinque vittorie nelle prime sei gare stagionali con soddisfazione… “anche se non è stata così facile come può essere sembrata. Con una temperatura così alta era molto importante gestire nel modo migliore le gomme, giro dopo giro. Nella prima parte della gara sono stato dietro a Toprak cercando di non stressare troppo la gomma anteriore. Poi ho capito di avere le potenzialità per superarlo e anche per staccare il gruppo degli inseguitori che era numeroso.  Sono felice perché lo scorso anno abbiamo fatto molta fatica su questo circuito. E questo significa che abbiamo compiutp un passo avant significativo”.

    La Superbike si sposta adesso in Olanda con la prova di Assen in programma il 22 aprile. Per Honda, Yamaha e BMW, molto lontane, ma anche per la Kawasaki dell’ex campione del mondo Jonathan Rea, molto deludente con un nono posto in gara #1 e un ritiro nella prova di domenica, sei settimane di tregua e di lavoro per colmare un gap che sembra già troppo ampio.

  • Superbike, un week-end bestiale per Ducati a Phillip Island

    Superbike, un week-end bestiale per Ducati a Phillip Island

    Il campionato mondiale di Superbike si apre nel segno della Ducati che conquista una storica doppia doppietta tra sabato e domenica

     La tempesta perfetta della Ducati si abbatte su Phillips Island nella prima prova stagionale del Mondiale Superbike che si è aperto in Australia.

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    Rinaldi e Bautista, doppietta in gara #2 in Australia – Automotorinews

    Difficile definire in modo diverso da ‘trionfale’ il primo fine settimana di Superbike e Supersport con il team ufficiale della Ducati che fa il pieno tra gara #1, superpole race e gara #2 andando poi a mettere il rinforzo grazie anche alle vittorie due vittorie di Bulega in Supersport.

    Meglio di così la stagione non poteva proprio cominciare inserendo di diritto tra i capitoli più gloriosi della storia Ducati questo fine settimana australiano con un en-plein storico. Sicuramente più unico che raro.

    Ducati, doppietta Superbike e Supersport

    Il fine settimana si era aperto con la prima grande impresa del team italiano in condizioni oltre tutto non facili, sotto una pioggia battente e su una pista estremamente insidiosa. Facendo eco alla splendida vittoria in Supersport di Nicolò Bulega, che portava alla vittoria per la prima volta la Ducati Panigale V2 del team ufficiale, è Alvaro Bautista a riprendere il monologo della scorsa stagione culminato con il titolo.

    Partito dalla seconda posizione lo spagnolo va a prendersi la Kawasaki di Jonathan Rea a metà gara per poi andare a chiudere con ampio margine lasciando a Razgatlioglu e alla Yamaha la terza piazza.

    Domenica ricchissima

    Se possibile il programma domenicale va anche meglio. Con Bulega che conquista anche la seconda gara del mondiale Supersport e la coppia Bautista-Rinaldi che fa il vuoto centrando la doppietta sia nella Superpole Race che in gara #2. Per lasciare le briciole a quelli che dovrebbero essere i diretti interlocutori per il titolo. Razgatlioglu, di nuovo terzo in Superpole, resta a secco in gara #2 vittima di due episodi sfortunati: un lungo alla prima curva e la caduta di Lowes proprio davanti a lui che lo costringe al ritiro. Locatelli (Yamaha) salva il salvabile conquistando il terzo posto domenicale davanti a Bassani e Ottl con quattro Ducati nelle prime cinque posizioni.

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    Rinaldi bacia Bautista dopo un week end trionfale per la Ducati – Automotorinews

    “Nessun traguardo è impossibile”

    Entusiasmo esplosivo ovviamente nel paddock della Ducati… “É un fine settimana da sogno – dice Alvaro Bautista – senza dubbio il modo migliore per iniziare la stagione anche perché abbiamo dimostrato di essere molto veloci in ogni condizione. Sia sabato sotto la pioggia battente e con un clima freddo, che domenica su pista asciutta e temperatura molto più alta. Che dire… Fare meglio di così è difficile, ma non potremo far altro che puntare a risultati come questi. La moto è fantastica. Nessun traguardo è impossibile”

    Prossimo appuntamento sul circuito indonesiano di Mandalika tra sabato e domenica prossima.

  • Superbike, Alvaro Bautista criticato da una pilota: “Non raccontare favole”

    Superbike, Alvaro Bautista criticato da una pilota: “Non raccontare favole”

    Alvaro Bautista al centro di un caso che lo vede protagonista con Ana Carrasco: tutto è successo nel test Superbike a Jerez.

    La stagione Superbike 2023 è partita con i due giorni di test a Jerez de la Frontera. Tanti team e piloti in azione, compreso il campione del mondo in carica Alvaro Bautista.

    Alvaro Bautista
    Alvaro Bautista – Automotorinews.it

    Lo spagnolo ha provato la nuova Ducati Panigale V4 R, una moto migliorata a livello di erogazione della potenza del motore e anche in altri dettagli. Se già nel 2022 il pacchetto tecnico era fortissimo, adesso è persino migliore. Gli avversari sono avvisati.

    Il rider del team Aruba Racing ha chiuso con il terzo miglior tempo assoluto, a 180 millesimi dal leader Toprak Razgatlioglu, ma con il miglior passo. Più che il time-attack, gli interessava proprio lavorare sul ritmo e conoscere al meglio il suo nuovo bolide. Un test sicuramente positivo per lui e per la squadra.

    Alvaro Bautista vs Ana Carrasco: cosa è successo

    Un piccolo intoppo è capitato a Bautista a Jerez. Infatti, nel primo giorno è stato autore di una caduta. Ai microfoni di Speedweek ha così raccontato l’accaduto: “Avevo Ana Carrasco davanti a me in rettilineo e in staccata mi sono avvicinato troppo velocemente a lei. Ho dovuto raddrizzare la moto, sono finito sullo sporco della pista e la gomma anteriore è scivolata. Non è successo nulla“.

    Ana Carrasco ha esperienza nel Mondiale Supersport 300 e anche nel Motomondiale, dove è tornata nel 2022 per correre in Moto3 e lo farà anche nel 2023. La 25enne era a Jerez con una Yamaha R6 e secondo Alvaro sarebbe stato meglio che non ci fosse: “Ana dovrebbe guidare con gli amatori. Al momento è troppo lenta per guidare con i piloti della Superbike e della Supersport. Non è una cosa molto sicura“.

    La pilota ha saputo delle dichiarazioni di Bautista e ha risposto per le rime su Twitter: “Dici amatore perché sono una donna? Campione del mondo, ho visto la tua tabella sul rettilineo e sapevo che arrivavi. Tra curva 1 e 2 mi sono portata all’interno, mi sono girata per vedere quando passavi e ti ho visto cadere. Quindi non raccontare favole“. La Carrasco ci ha tenuto a fornire la sua versione, rispondendo a quella data dal campione Superbike.

  • Bautista, richiesta speciale per Ducati: “Sarebbe un bel regalo”

    Bautista, richiesta speciale per Ducati: “Sarebbe un bel regalo”

    Alvaro Bautista ha una specialissima richiesta per Gigi Dall’Igna e i vertici Ducati, dopo aver conquistato il titolo mondiale SBK.

    Al suo quarto anno nel Mondiale SBK Alvaro Bautista ha centrato l’obiettivo iridato in sella alla Ducati del team Aruba. Una storia quasi surreale quella del campione spagnolo, che inizia da lontano, alle prime uscite nel Motomondiale con Aprilia nel 2002. Nel 2006 arriva il suo primo titolo nella classe 125 e con il marchio Aprilia, che gli consente il passaggio nella classe 250.

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    Alvaro Bautista (foto Ansa)

    Nel 2008 sfiora il secondo colpaccio, due anni dopo il salto in MotoGP, prima con Suzuki, poi con la Honda, fino all’Aprilia e alla Ducati. Non ha mai avuto a disposizione un prototipo davvero competitivo per puntare alla vittoria, pur riuscendo a racimolare qualche podio.: “Credo che in MotoGP mi sia mancato qualcosa per mostrare il mio potenziale“, ha raccontato Alvaro Bautista a ‘La Gazzetta dello Sport’. Nel 2016, quando i risultati iniziavano ad arrivare con la Aprilia è stato mandato via… “Loro pensavano di avere una moto stupenda e che il problema erano i piloti. A distanza di tempo, il direttore tecnico Romano Albesiano mi ha detto che avevano sbagliato, mi avrebbero rivoluto per il 2018, ma avevo già trovato un accordo con Aspar“.

    Bautista chiede un regalo a Ducati

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    Alvaro Bautista (foto Ansa)

    Negli ultimi due anni in classe regina non ha fatto risultati importanti, da qui la brillante scelta di passare nel Mondiale SBK con la Ducati. Sembrava potesse centrare subito il titolo iridato dopo una prima parte di campionato impeccabile, ma dopo la pausa estiva si fa superare da Jonathan Rea in classifica. “A dire il vero andavo forte senza sapere come“, ha ammesso il pilota castigliano. “A un certo punto mi ha anche tradito il pensiero che, se avessi vinto il titolo, sarei rientrato in MotoGP. Se potessi tornare indietro quel Mondiale lo vincerei“.

    Il prossimo anno partirà come il grande favorito per la conquista del titolo SBK, sarebbe il terzo sigillo mondiale in carriera per Alvaro Bautista. “Il mio obiettivo è continuare così, vincere o non vincere è relativo, l’importante è dare sempre il massimo“, ha aggiunto Alvaro Bautista, che ancora deve scegliere se applicare il numero 1 sulla sua Ducati Panigale V4R 2023.

    Ma la MotoGP continua ad essere un suo pallino, seppur consapevole che non potrà mai tornare a tempo pieno. “Mi piacerebbe provare la Desmosedici, che mi sembra una moto molto divertente. Sarebbe un bel regalo da parte di Gigi Dall’Igna”.

     

  • Petrucci, definito il suo futuro: ufficiale la firma per il 2023

    Petrucci, definito il suo futuro: ufficiale la firma per il 2023

    Finalmente è stato ufficializzato il futuro di Danilo Petrucci, che ha firmato un nuovo contratto ed è felice dell’esperienza che farà nel 2023.

    MotoAmerica Superbike o Mondiale Superbike, in queste settimane Danilo Petrucci è stato un po’ combattuto sulla scelta da fare. C’erano motivi per rimanere a correre negli Stati Uniti e altri che lo spingevano a cambiare.

    Danilo Petrucci
    Danilo Petrucci (©LaPresse)

    Alla fine, il pilota umbro ha deciso di approdare nel WorldSBK. Nel 2023 correrà con la Ducati Panigale V4 R del Barni Spark Racing Team. Ha firmato un contratto annuale e il trasferimento nella squadra di Marco Barnabò rappresenta un ritorno, visto che con essa ha già corso il campionato Superstock 1000 nel 2011.

    La formazione indipendente mantovana viene da tre stagioni complicate e per certi versi la scelta di Petrux può sembrare rischiosa. Tuttavia, lui crede fortemente che essa sarà in grado di tornare a fare ottimi risultati con lui.

    Superbike 2023: Petrucci con il team Barni Ducati

    Petrucci non ha mai corso nel Mondiale Superbike e si tratterà della quarta diversa competizione importante nella quale correrà in poco più di un anno. Il suo 2022 è iniziato con la Dakar, poi è proseguito con il MotoAmerica e c’è stato anche il momentaneo ritorno in MotoGP per sostituire Joan Mir sulla Suzuki in Thailandia. A gennaio 2023 ci sarà il primo test WorldSBK con la Ducati del team Barni, poi il campionato partirà effettivamente nel weekend 8-10 aprile ad Aragon (Spagna).

    Il 32enne ternano è entusiasta di intraprendere una nuova avventura nella sua carriera: “Sono davvero felice di questo ritorno con Barni. Il 2011 è stata una delle mie migliori stagioni, ma soprattutto non ho potuto dire di no alla possibilità di correre nel World Superbike con una moto così competitiva. Non ho mai gareggiato in questo campionato e non vedo l’ora di misurarmi con la concorrenza. Voglio ringraziare tutto il team Barni per avermi dato questa opportunità e tutti quelli che hanno contribuito a rendere possibile questo accordo”.

    Petrucci ci tiene a ben figurare con la squadra di Marco Barnabò, anche perché gli potrebbe spalancare la porta di quella ufficiale Aruba nel 2024. Sia il campione Alvaro Bautista sia il compagno Michael Ruben Rinaldi hanno un contratto che scade alla fine del prossimo anno. I vertici di Borgo Panigale lo terranno in forte considerazione se dovesse disputare una stagione di alto livello.

  • Superbike, Bautista campione del mondo: Ducati in trionfo dopo 11 anni

    Superbike, Bautista campione del mondo: Ducati in trionfo dopo 11 anni

    Bautista in Indonesia si aggiudica il titolo Mondiale Superbike 2022: dopo il ritorno al successo in MotoGP, per Ducati un altro trionfo prestigioso.

    È Alvaro Bautista il campione del mondo Superbike 2022. Il tris di vittorie di Toprak Razgatlioglu in Indonesia non è servito per rinviare la festa dello spagnolo e del team Aruba Ducati.

    Alvaro Bautista
    Alvaro Bautista (foto WorldSBK)

    Al leader della classifica è bastato arrivare secondo in Gara 1, quarto in Superpole Race e secondo in Gara 2 per conquistare la corona iridata SBK. Una grande soddisfazione e anche una rivincita, se pensiamo che nel 2019 con la Panigale V4 R buttò via un titolo che sembrava già suo. Undici vittorie di fila al debutto nel campionato, poi una serie incredibile di errori e infine il divorzio da Ducati.

    I due anni in Honda non sono stati semplici, però lo hanno comunque aiutato a maturare. Ha voluto fortemente risalire sulla moto bolognese e con essa ha dimostrato di rappresentare un binomio difficile da battere. Ha saputo gestire al meglio praticamente tutte le situazioni, sbagliando solamente una gara a Donington. Ha capito cosa dover fare per vincere il mondiale e non ha fallito stavolta.

    SBK Indonesia, Bautista e Ducati al settimo cielo a Mandalika

    Per Bautista si tratta del secondo titolo iridato assoluto, dato che ne vinse uno anche nella classe 125 del Motomondiale nel 2006. Per quanto riguarda Ducati, si tratta del quindicesimo titolo piloti in Superbike. Si è interrotto un lungo digiuno che durava dal 2011, quando a trionfare fu un altro spagnolo, Carlos Checa, con il team Althea Racing di Genesio Bevilacqua.

    Alvaro Bautista
    Alvaro Bautista (foto WorldSBK.com)

    Alvaro era emozionato e commosso dopo aver tagliato il traguardo di Gara 2 a Mandalika. Faceva fatica anche a parlare, però ha comunque espresso bene la sua grande soddisfazione per il risultato straordinario conquistato: “Un sogno che si avvera, dopo due stagioni complicate. Sono felicissimo, ce l’abbiamo fatta finalmente. Ringrazio Ducati per aver avuto fiducia in me, dandomi la possibilità di riprovarci dopo il 2019. Mi sono impegnato e ho cercato di essere il migliore pilota possibile. Ho vinto contro avversari incredibili come Razgatlioglu e Rea”.

    In Indonesia si sono recati anche il direttore generale Gigi Dall’Igna e il direttore sportivo Paolo Ciabatti, che una settimana fa a Valencia hanno festeggiato il successo in MotoGP di Pecco Bagnaia e che oggi hanno gioito insieme a Bautista. Un anno da incorniciare per la casa motociclistica di Borgo Panigale. Nel prossimo weekend ci sarà l’ultimo round del calendario SBK 2022 a Phillip Island, in Australia. Lì l’obiettivo sarà quello di aggiudicarsi anche il mondiale costruttori, ormai a un passo.

    Superbike 2022: classifica piloti e costruttori aggiornate

    Classifica piloti SBK 2022

    1. Alvaro Bautista 553 punti
    2. Toprak Razgatlioglu 487
    3. Jonathan Rea 450
    4. Michael Ruben Rinaldi 279
    5. Andrea Locatelli 245
    6. Alex Lowes 234
    7. Axel Bassani 230
    8. Scott Redding 190
    9. Iker Lecuona 189
    10. Xavi Vierge 154
    11. Garrett Gerloff 129
    12. Loris Baz 112
    13. Philipp Oettl 77
    14. Lucas Mahias 56
    15. Michael van der Mark 42
    16. Eugene Laverty 36
    17. Roberto Tamburini 36
    18. Luca Bernardi 35
    19. Xavi Fores 29
    20. Kohta Nozane 15

    Classifica costruttori SBK 2022

    1. Ducati 584 punti
    2. Yamaha 535
    3. Kawasaki 478
    4. Honda 241
    5. BMW 238
  • Superbike, svelato il calendario 2023: doppio sogno italiano

    Superbike, svelato il calendario 2023: doppio sogno italiano

    In attesa che il titolo mondiale Superbike torni in pista a Indonesia, svelato il calendario 2023 con un paio di novità importanti e qualche conferma

    Dodici tappe certe. L’ultima delle quali ancora da destinare. Ma non è escluso un prolungamento della stagione che quest’anno è stata divisa in dodici eventi e che gli organizzatori della Superbike vorrebbero allungare per lo meno con un’altra tappa.

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    Dodici tappe per ora nel calendario Superbike 2023 (Foto ANSA)

    Im vista dell’appuntamento che tra sabato e domenica sul circuito di Mandalika in Indonesia potrebbe rivelarsi determinante per l’assegnazione del titolo con Alvaro Bautista e la Ducati in netto vantaggio nella corsa al campionato, la Superbike ha anticipato il calendario del 2023.

    Superbike, si torna alle tradizioni

    Si torna all’antico. Con una stagione che al momento prevede dodici tappe, proprio come quella che si sta concludendo. Ma che non è escluso possa allungarsi a tredici eventi. Una possibilità che Dorna e WSBK tengono aperta in attesa di alcune conferme da parte di organizzatori locali. La stagione 2022 risentiva infatti ancora di quelle che erano state le conseguenze della pandemia e del lockdown in molti paesi.

    Il calendario Superbike 2023

    Il 2023 sotto questo aspetto rappresenta finalmente un ritorno alla normalità. Si riparte dunque dall’Australia costretta quest’anno a posticipare il proprio evento che, la prossima settimana, chiuderà il Mondiale. Le normative per il contenimento della pandemia avevano addirittura messo in forse la tappa di Philip Island. Che dal prossimo anno torna ad aprile il Mondiale.

    La prima gara dell’anno è fissata il 24 febbraio seguita a pochi giorni dalla tappa indonesiana di Mandalika. Poi la lunga sessione europea: Olanda (Assen), Spagna (Barcellona), Italia (Misano), Gran Bretagna (Donington), Republica Ceca (Most), Francia (Magny Cours) per chiudere con Aragon e Portimao. Poi di nuovo oltreoceano: in Argentina il 13 ottobre, penultima data di un Mondiale Superbike che prevede sicuramente una 12esima e ultima tappa ancora in data e sede da definire.

    Confermata anche la pausa estiva per tutto il mese di agosto, tra Most e Magny Cours. Su quello che potrebbe l’ultimo evento ci sono diverse ipotesi, una delle quali davvero molto affascinante.

    L’ipotesi di due tappe italiane

    Superbike Calendario 2023 Bautista Automotorinews 221109
    Alvaro Bautista, vicinissimo al titolo mondiale (Foto ANSA)

    La Dorna sta da tempo trattando il ritorno della Superbike all’autodromo Dino ed Enzo Ferrari di Imola. E non è escluso che quella in Romagna possa essere addirittura una 13esima tappa se si chiudessero positivamente le trattative per inserire un ulteriore evento. Forse all’Estoril. Ma ci sono altre trattative in piedi che riguardano Thailandia, più difficile da incastrare a fine stagione, o in Qatar in un finale simile a quello del 2018 e del 2019.

    A questo punto il Mondiale Superbike, compatibilmente con i costi che tutti i team stanno cercando di ridurre, tornerebbe a essere un campionato da tredici eventi. Confermato invece, almeno per il momento, il format che prevede prove e qualifiche per Gara #1, Superpole Race e Gara #2.

  • Superbike, quando si corre la prossima Gara: date e orari

    Superbike, quando si corre la prossima Gara: date e orari

    Il campionato del mondo di Superbike volge verso il penultimo round del 2022. Alvaro Bautista e Ducati vicino alla vittoria iridata.

    Il round in Argentina del Mondiale SBK ha confermato che il 2022 è l’anno della rivincita Ducati, vicino alla conquista della Triple Crown nel Motomondiale. Pecco Bagnaia a Valencia potrebbe riportare il marchio emiliano sul tetto della classe regina a distanza di 15 anni dall’ultimo trionfo iridato di Casey Stoner. Ma anche nel campionato Superbike i colori Ducati sono pronti a brillare.

    Alvaro Bautista Automotorinews 29-10-2022
    Alvaro Bautista (foto Ansa)

    Alvaro Bautista ha concluso il week end in Argentina con una doppia vittoria in gara 1 e gara 2 e un secondo posto in Superpole Race. La classifica del WorldSBK parla chiaro, non resta che attendere la manna della matematica prima di poter decretare Alvaro Bautista il nuovo campione del mondo 2022. Lo spagnolo del team Aruba.it Racing è il leader indiscusso con 507 punti seguito da Toprak Razgatlioglu a quota 425 e Jonathan Rea a 409 punti.

    Ducati vuole il bis mondiale SBK – MotoGP

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    Prima tripletta stagionale per Alvaro Bautista (Foto ANSA)

    Anche stavolta la corsa allo scettro mondiale della SBK è una vicenda a tre fra i big di questo campionato. Il nordirlandese Jonathan Rea, dopo sei titoli iridati, ha dovuto cedere la leadership prima al turco della Yamaha, nel 2022 ad Alvaro Bautista, forte di una Panigale V4R senza competitor, in particolare sui rettilinei, dove ha fatto prevalere la potenza indiscussa del suo quattro cilindri desmodromico.

    Ancora due Gran Premi da disputare prima della fine di questo campionato, il prossimo round si terrà in Indonesia dall’11 al 13 novembre, sul circuito di Mandalika. Per i tanti tifosi del Mondiale delle derivate di serie sarà un tour de force con gli orari e il fuso orario e saranno costretti alle ore piccole. Prove libere al via venerdì 11 novembre alle 03:00 (FP1), sabato 12 novembre Superpole alle 03:40, alle 06:30 gara 1 di Superbike. Per gara 2 i fan dovranno svegliarsi alle 06:30 di domenica.

    La stagione si sta rivelando avvincente nonostante la supremazia Ducati, con i tre big che continuano a superarsi senza esclusione di colpi e senza fare troppi sconti, anche nelle dichiarazioni post gara. Grande il seguito dei supporter, in TV e sugli spalti. Nel week end in Argentina Dorna ha registrato 78.549 spettatori. Questo rende quello di San Juan l’evento più frequentato da Imola 2019, quando la cifra dei paganti era di 72.113.

  • “Arrabbiato e deluso”, Razgatlioglu resta in corsa ma fa autocritica

    “Arrabbiato e deluso”, Razgatlioglu resta in corsa ma fa autocritica

    Dopo la caduta nella gara #1 di sabato in Argentina, Toprak Razgatlioglu ammette che le possibilità di bissare il mondiale superbike sono poche

    La ferocia con la quale ha risollevato la sua Yamaha da terra mettendosi all’inseguimento di una rimonta quasi impossibile è stata quasi commovente.

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    Toprak Razgatlioglu, protagonista di una amara caduta in Argentina (Foto ANSA)

    Ma nella caduta di sabato in Argentina di Toprak Razgatlioglu c’è tutta la delusione di un campione del mondo che sa di essere sempre di più un campione uscente.

    Razgatlioglu, caduta fatale

    Il modo in cui ha cercato di rimontare fin da subito dopo una partenza dalla pole position imperfetta è stato ammirevole. Ma forse precipitosa. E ha pagato la sua generosità duramente con un tonfo alla curva nove che gli potrebbe costare il Mondiale. Il 15esimo posto finale in gara #1 gli vale un solo punto. E domenica, pur vincendo la superpole race e conquistando un secondo posto in gara #2 – ma sempre alle spalle di Bautistail campione turco ha potuto solo limitare i danni.

    “Ci sono poche possibilità…”

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    Toprak Razgatlioglu, in forte ritardo nella classifica del mondiale SBK (Foto ANSA)

    Alla fine del mondiale mancano due tappe e sei gare. Razgatlioglu ammette che l’errore potrebbe essere stato fatale: “Credo che ormai per il campionato sia tutto finito – ha detto un Razgatlioglu quasi affranto – ma cercherò di fare di tutto per rinviare la sentenza finale. Sapevamo che Bautista fosse forte in Argentina. E sicuramente andrà fortissimo anche in Australia”, ha detto il 26enne campione del mondo in carica.

    Razgatlioglu sa di avere commesso un grave errore: “Sono stato ingenuo e precipitoso. Ma in due anni devo anche dire che questo è stato il mio errore peggiore in assoluto. E in due anni in cui spingi sempre al massimo ci può stare. Quello che mi pesa è che questa caduta possa essere purtroppo decisiva”.

    Razgatlioglu si pone da qui al termine del mondiale senza strategie: “Correrò gara per gara, curva dopo curva, dando tutto e senza obiettivi né strategie. Non me lo posso permettere. Farò il massimo. Ma so che le possibilità di bissare il titolo sono davvero poche…”

  • Superbike Argentina, Bautista vince anche gara 2: mondiale vicino

    Superbike Argentina, Bautista vince anche gara 2: mondiale vicino

    In Argentina seconda vittoria in tre gare di Bautista che allunga il suo vantaggio nel campionato mondiale Superbike su Razgatlioglu

    Se la vittoria in gara #1 con la caduta di Razgatlioglu era stata importantissima, il successo anche nella seconda gara argentina del mondiale Superbike rende la candidatura al titolo di Alvaro Bautista e della Ducati sempre più autorevole.

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    Alvaro Bautista conquista in Argentina due vittorie, e sono 14 nella stagione (Foto ANSA)

    É una marcia a passo di carica quella del pilota spagnolo che si fa sempre più autorevole tappa dopo tappa nel percorso del calendario iridato.

    Superbike Argentina, Bautista vince ancora

    La seconda giornata sul circuito di San Juan si apriva con ombre pesanti sulla schiena del campione in carica Toprak Razgatlıoglu. Soprattutto per colpa della caduta – sicuramente evitabile – dopo poche curve della gara #1 di sabato che ha forse definitivamente compromesso la difesa del titolo per il pilota turco della Yamaha.

    Ordine d’arrivo e classifica generale

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    Ottantadue  punti di vantaggio per Bautista nella classifica del mondiale Superbike (Foto ANSA)

    Nonostante una bella vittoria nella superpole race, che ha visto Razgatlioglu chiudere proprio davanti a Bautista al termine di un bel testa a testa, gara #2 ha riaffermato la netta supremazia della Ducati dello spagnolo sul passo lungo della gara.  E con un bilancio da 59 punti nel corso del fine settimana Bautista si può considerare assolutamente più che soddisfatto della sosta in Argentina.

    Con Razgatlioglu in pole è stato Jonathan Rea, terzo incomodo nella lotta al titolo, a conqusitare il primo posto alla prima curva. Ma, ancora una volta, proprio come sabato, Bautista ha lasciato lenza a tutti i diretti concorrenti, facendoli sfogare nei primi giri per poi prendere il controllo della gara con largo margine di anticipo e chiudere autorevolmente.

    Solito copione. Inutile la strenua resistenza di Razgatllioglu, che chiude al secondo posto davanti a Rea, seguito da Lowes e Rinaldi. Con due tappe e sei gare al termine, che si traducono in un bottino di 124 punti a disposizione, Bautista si presenta alla vigilia del gran premio di Mandalika in Indonesia con 82 punti di vantaggio su Razgatlioglu e 98 su Rea. Con la prospettiva di chiudere i conti fin dal prossimo appuntamento in programma tra 12 e 13 novembre.

  • Superbike Argentina gara 1, Bautista vince: le mani su mondiale

    Superbike Argentina gara 1, Bautista vince: le mani su mondiale

    É davvero vicinissimo il titolo mondiale Superbike per Alvaro Bautista che vince anche nella gara #1 in Argentina dominando dopo la caduta di Razgatlioglu

    Massimo risultato. E forse anche minimo sforzo per Alvaro Bautista. Il pilota della Ducati ufficiale è adesso davvero vicinissimo al suo primo titolo mondiale Superbike.

    Superbike Argentina Bautista Automotorinews 231022
    Ottanta punti di vantaggio per Bautista nella classifica del mondiale Superbike (Foto ANSA)

    Una vittoria quasi in scioltezza per Bautista, partito come un fulmine e bravissimo a bruciare Toprak Razgatlioglu fin dalla prima curva. Una scelta aggressiva che ha pagato immediatamente.

    Superbike Argentina, vince Bautista

    Colto di sorpresa, nel tentativo di cercare un recupero immediato e forse anche troppo azzardato, Razgatlioglu è incappato in uno di quegli errori che lo hanno penalizzato anche in passato. E che stavolta potrebbe costargli definitivamente il titolo. Il suo ingresso alla curva #9 è davvero troppo spinto, la frenata per correggere una traiettoria sbagliata è eccessiva. La Yamaha del campione del mondo si mette di traverso e cade a terra. In quel tonfo c’è quasi tutto il destino del campionato Superbike.

    Tredicesima vittoria stagionale

    Superbike Argentina Bautista Automotorinews 231022
    Alvaro Bautista, tredicesima vittoria stagionale (Foto ANSA)

    Via libera per Bautista che copiando e incollando una strategia già applicata con successo nel recente passato in quasi tutte le sue vittorie di questa stagione, ha atteso il momento giusto prima di involarsi e imporre il suo ritmo facendo il vuoto alle sue spalle. Il tutto mentre un inconsolabile Razgatlioglu tentava una disperata rimonta.

    Bautista se la prende comoda: lascia sfogare Rea, Axel Bassani e Lecuona. Poi a poco a poco sfrutta la superiorità della sua Ducati prendendo gli avversari per stanchezza. Prova di enorme consistenza quella dello spagnolo che una volta davanti non lascia spazio a niente e nessuno per chiudere con oltre cinque secondi davanti a Rea con Axel Bassani ottimo terzo. A seguire Lecuona, Rinaldi, Lowes, Redding e Locatelli. Commovente la disperata rincorsa di Razgatlioglu che risale sulla sua Yamaha vistosamente ammaccata per recuperare il 15esimo posto e punticino d’onore.

    Dopo la vittoria in Portogallo per Bautista è il tredicesimo successo stagionale in Superbike. Lo spagnolo allunga a un enorme vantaggio di 80 punti in classifica. Con 161 punti ancora da assegnare tra le altre due gare argentine e i tre eventi in programma tra Indonesia e Australia è presto per parlare di aritmetica. Ma la vittoria di Bautista è se non decisiva, sicuramente fondamentale.

  • Alvaro Bautista, stoccata a Ducati: “In SBK vinco solo io”

    Alvaro Bautista, stoccata a Ducati: “In SBK vinco solo io”

    Ducati si avvia verso il titolo mondiale in SBK con Alvaro Bautista. Dopo la gara di Portimao fa un confronto con la MotoGP.

    Alvaro Bautista esce dal weekend di Portimao con una vittoria e due secondi posti che gli consentono di blindare la sua leadership nel campionato del mondo  di SBK. A poco più di una settimana dal prossimo round in Argentina, terzultima tappa della stagione 2022, il pilota spagnolo della Ducati può contare su un vantaggio di 56 punti dal diretto inseguitore Toprak Razgatlioglu.

    Alvaro Bautista Automotorinews 11-10-2022
    Alvaro Bautista (foto Ansa)

    Per la Casa di Borgo Panigale potrebbe essere l’anno della consacrazione, con le eventuali vittorie iridate in MotoGP e SBK ad opera di Pecco Bagnaia e Alvaro Bautista. Nel secondo caso va dato merito ai vertici dell’azienda emiliana di aver ridato fiducia all’ex pilota che già aveva tentato di conquistare lo scettro mondiale nel 2019, prima di essere raggiunto e sorpassato da Jonathan Rea nella seconda parte di stagione. Ma stavolta la musica sarà diversa…

    Bautista e la differenza con la MotoGP

    Superbike Bautista Automotorinews 091022
    Alvaro Bautista vince gara #3 e conserva ampio margine in vetta al mondiale Superbike (Foto ANSA)

    A Portimao è riuscito a battere anche il campione turco della Yamaha, che aveva dominato gara 1 e la Superpole Race. Bautista ha dimostrato anche di poter colmare il gap con la testa, con una strategia gomme che ha dato i suoi frutti. Infatti ha attaccato sin dai primi giri della seconda manche per cercare di spingere i rivali a stressare le loro gomme e poterli attaccare nel finale. Del resto ognuno dei tre big ha i suoi punti di forza da sfruttare e quello di Alvaro è proprio la gestione delle gomme. “Yamaha e Kawasaki hanno più velocità in curva, si nota nelle curve in discesa, che hanno più carico“.

    Per Ducati potrebbe essere l’anno giusto per rimettere le mani sullo scettro del WorldSBK, ma anche in MotoGP le cose sembrano mettersi per il verso giusto. Con una differenza che Alvaro Bautista vuole fare notare ai media: “La Desmosedici sembra che sia una moto più facile rispetto ad anni fa e ci sono tanti piloti che vincono sulla Ducati. Ma in Superbike vinco solo io, questa è la realtà“.

    Il pilota spagnolo ha saputo alzare l’asticella e mettersi in mezzo alla sfida fra titani (Rea vs Razgatlioglu), riuscendo a recitare il ruolo di terzo incomodo. Ma sa che alcune modifiche saranno necessarie sulla Panigale V4R del prossimo anno per tenere testa a Yamaha e Kawasaki. “Vorrei migliorare la fase di accelerazione perché in quella fase serve più stabilità, è il problema più grande. Ne ho già parlato con Dall’Igna, ci sentiamo spesso e sa cosa penso“.

  • La Yamaha ha scelto il pilota del suo futuro: ma non è Razgatlioglu

    La Yamaha ha scelto il pilota del suo futuro: ma non è Razgatlioglu

    Si è parlato talmente tanto del possibile arrivo di Razgatlioglu in MotoGP con la Yamaha, che la decisione della scuderia di Iwata sul suo futuro non può che sorprendere

    Toprak Razatlioglu ne aveva parlato apertamente non più di qualche giorno fa. Il campione del mondo Superbike, di fronte alle voci che continuano a spingerlo verso la MotoGP, aveva definitivamente chiuso a qualsiasi illazione di questo genere.

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    Razgatlioglu, campione del mondo con la Yamaha in SBK (AP LaPresse)

    In compenso qualcosa si muove sul mercato interno della Yamaha che ha deciso di puntare su piloti della sua scuderia: e tra questi in particolare su  Kohta Nozane, che passerà dalla Superbike alla Moto2 per la stagione 2023.

    La Yamaha annuncia Nozane in Moto2

    L’annuncio ufficiale arriva dalla scuderia Yamaha e segue di poche settimane la notizia della definitiva separazione con la GRT, scuderia privata storica motorizzata dalla scuderia di Iwata. Persa questa occasione a Nozane, 25 anni, ne viene offerta subito un’altra, non in MotoGP ma in Moto2. Una mossa tutto sommato sorprendente.

    Correrà con la VR46

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    Nozane passa dalla Superbike alla Moto2 ma resta in Yamaha (AP LaPresse)

    Proprio come sta accadendo in MotoGP con la RNF, la scuderia satellite della Yamaha che dall’anno prossimo correrà con le Aprilia, anche in Superbike la GRT passerà al marchio italiano con Remy Gardner e il campione del mondo Supersport Aegerter.

    Nozane aveva una doppia scelta: restare in Superbike, ma con una scuderia da definire o passare al motomondiale con una Moto2. Per il campione All-Japan Superbike 2020 si profila un ruolo da protagonista con la scuderia di Valentino Rossi

    “Sono riuscito a vincere il titolo JSB1000 nel 2020 e da allora dopo questi due anni di esperienza in Superbike sono pronto per nuove sfide. Ho imparato molto e acquisito molta esperienza” dice il giapponese, felice del suo passaggio al motomondiale.

    Nozane al momento è al 19esimo posto nella classifica di Superbike con quattro tappe ancora da concludere. Il suo miglior risultato quest’anno è un 11esimo posto. Lo scorso anno aveva chiuso al 14esimo posto assoluto con un settimo posto nell’ultima gara dell’anno a Mandalika.

    Per Nozane sarà comunque un ritorno in MotoGP dopo la gara del Motegi del 2017 quando sostituì Jonas Folger, malato, nel team Tech 3 Yamaha. Quattro le sue presenze in Moto2 che risalgono alla stagione 2013 quando aveva soltanto 17 anni.

  • Superbike Portogallo, Bautista rompe il tris a Razgatlioglu a Portimao

    Superbike Portogallo, Bautista rompe il tris a Razgatlioglu a Portimao

    Con due vittorie e 57 punti complessivi nel week-end, Toprak Razgatlioglu sfiora la tripletta sul circuito di Portimao in Portogallo, ma la terza gara è di Bautista sempre più vicino al mondiale di Superbike

    Tre gare quasi identiche, con gli stessi protagonisti sul podio. Ma in gara #2 a vincere è Bautista, una risposta più che autorevole alla doppietta tra gara e superpole race di Toprak Razgatlioglu.

    Superbike Bautista Automotorinews 091022
    Alvaro Bautista vince gara #3 e conserva ampio margine in vetta al mondiale Superbike (Foto ANSA)

    Tre gare estremamente significative anche dal punto di vista della classifica generale del mondiale che resta in discussione.

    Superbike Portogallo, Bautista in gara #2

    Su una pista che vedeva la Yamaha del campione del mondo in carica nettamente favorita, Razgatlioglu ha rispettato quelli che erano i favori del pronostico nelle prime due gare. Faticando tuttavia moltissimo, in modo particolare nella superpole race, contro la Ducati di Alvaro Bautista, vinta davvero di un nulla.

    Piazzamento d’onore per lo spagnolo sia in gara uno #1 che in superpole, in un podio assolutamente identico, copiato e incollato rispetto a gara #1. Un bilancio sostanzialmente già accettabile per Bautista leader della classifica generale pur con un margine molto meno rassicurante in vista delle ultime tre gare della stagione.

    Lotta a tre per il titolo

    Yamaha Razgatlioglu Automotorinews 081022
    Razgatlioglu, due vittorie con la Yamaha a Portimao (AP LaPresse)

    Ma in gara #2 la risposta di Bautista e della Ducati è stata a dir poco dirompente. Lo spagnolo prende il comando a metà gara e prende il largo con un margine davvero significativo su Razgatlioglu, secondo ma molto staccato con margini importanti nel corso degli ultimi giri.

    Forte di un ulteriore rinnovo con la Kawasaki, l’ex campione del mondo Jonathan Rea si accontenta di tre terzo posto e di una dote di punti che gli consentono di restare aritmeticamente ancora in corsa per il titolo ma, sostanzialmente, sempre più lontano sia da Bautista che dallo stesso Razgatlioglu, che in settimana ha respinto qualsiasi tentazione dalla MotoGP.

    Si conferma dunque l’impressione che sarà un vero e proprio testa a testa tra lo spagnolo e il turco nelle ultime tre gare stagionali in programma in Argentina, tra 15 giorni, in Indonesia, 12 e 13 novembre e Australia, la settimana dopo, per l’assegnazione di un titolo ancora estremamente incerto.

    La classifica vede Bautista a quota 448, Razgatlioglu a 392 con Rea 368 e tutti gli altri costretti a fare da cornice. A cominciare da Rinaldi, questa volta giù dal podio in tutte e tre le gare ma ottimo quarto in gara #2, Bassani (caduto nell’ultima prova) e Locatelli, sesto alle spalle di Lowes nella corsa di oggi. Italiani sempre in evidenza nel corso del weekend portoghese ma incapaci reggere il ritmo davvero insostenibile dei tre leader assoluti là davanti.

  • SuperBike, dove eravamo rimasti: la classifica prima di Portimao

    SuperBike, dove eravamo rimasti: la classifica prima di Portimao

    Il Mondiale Superbike approda in Portogallo dal 7 al 9 ottobre. Bautista prova a prendere il volo, Rea e Razgatlioglu inseguono.

    Il campionato del mondo di Superbike giunge al nono appuntamento stagionale, sul circuito di Portimao, dove la Ducati arriva saldamente al comando della classifica con Alvaro Bautista a quota 394 punti. Il pilota spagnolo ha dominato l’ultimo turno casalingo in Catalunya con un formidabile tris che gli ha consentito di rimediare all’incidente con Jonathan Rea a Magny Cours.

    Alvaro Bautista Automotorinews 05-10-2022
    Alvaro Bautista (foto LaPresse)

    Per la Casa di Borgo Panigale sembra essere l’anno giusto per riportare a casa il titolo mondiale SBK, colmando quel vuoto che avanza dal 2011, quando a conquistare lo scettro iridato delle derivate di serie fu un altro spagnolo, Carlos Checa. Prima di mettere le mani sullo scettro iridato Bautista dovrà vedersela con i due big e diretti inseguitori Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea, rispettivamente a 335 e 327 punti.

    Mondiale SBK una vicenda a tre

    Jonathan Rea
    Jonathan Rea (foto Ansa)

    Non può più sbagliare Jonathan Rea con la sua Kawasaki Ninja ZX-10RR. Non vince una gara dal weekend di Estoril a maggio, da allora il suo distacco dal leader della Ducati Alvaro Bautista è passato da 17 a 67 punti. Il campione in carica Toprak Razgatlioglu, in sella alla sua Yamaha R1, ha superato il sei volte iridato ma ha un distacco di 59 punti che rende tutto più difficile.

    La pista di Portimao si addice bene alle caratteristiche di guida di Rea, anche se il lungo rettilineo di 969 metri è un punto a favore delle Panigale V4R. La speranza dell’alfiere Kawasaki è di ripetere l’impresa della stagione 2019, quando riuscirà a raggiungere e sorpassare in classifica Alvaro Bautista, che fino alla pausa estiva sembrava il grande favorito. Ma stavolta sarà diversa la musica. Ad assicurarlo è il leader del campionato, ritornato quest’anno in Ducati dopo un biennio molto opaco con la Honda. “Rispetto a tre anni fa vivo tutto in modo diverso“, ha dichiarato il 37enne a Speedweek.com. “Non avevo esperienza all’epoca. Sono stato molto veloce nelle prime gare, ma non sapevo perché. Poi ho cominciato a cadere e neppure sapevo il motivo. Oggi conosco molto meglio le gomme e i limiti. So spingere il limite senza superarlo“.

    Ben più distaccati gli altri piloti nella classifica Mondiale Superbike, a dimostrazione che i primi tre sono di un altro pianeta. Al quarto posto in classifica c’è Michael Ruben Rinaldi, che ha recentemente rinnovato il contratto con Aruba.it Racing Team, con 205 punti, seguito da Andrea Locatelli a 173, Axel Bassani a 170 e Alex Lowes a 161.

  • “Voglio essere come Rea”: Razgatlioglu respinge qualsiasi offerta MotoGP

    “Voglio essere come Rea”: Razgatlioglu respinge qualsiasi offerta MotoGP

    É una vera e propria dichiarazione d’amore quella di Toprak Razgatlioglu nei confornti della Superbike e del suo grande avversario, Jonathan Rea

    Chi vive il paddock della Superbike li definisce ‘i simpatici nemici’. Un giornalista turco qualche giorno fa ha scritto che Razgatlioglu e Rea ‘si detestano, ma cordialmente’.

    Razgatlioglu Rea Automotorinews 051022
    Razgatlioglu confermato in Yamaha anche per la prossima stagione (AP LaPresse)

    Certo è che anche in questa stagione caratterizzata dal dominio di Alvaro Bautista e della Ducati, il confronto più sentito e appassionante per i tifosi della Superbike è quello tra Razgatlioglu e Rea, l’attuale campione e lo storico monumento del campionato mondiale.

    La MotoGP può attendere

    Le ultime dichiarazioni rilasciate da Toprak Razgatlioglu non lasciano spazio ad alcuna interpretazione. Di fronte alle voci di motomercato che volevano l’attuale campione mondiale Superbike della Yamaha come un possibile interlocutore per una guida in MotoGP, non solo con la casa giapponese di Iwata ma magari anche con qualche concorrente, il pilota turco ha respinto qualsiasi illazione.

    Razgatlioglu e Rea, ‘nemici’ a confronto

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    Razgatlioglu davanti al suo grande nemico, Jonathan Rea (AP LaPresse)

    “Preferisco puntare a essere un simbolo, così come lo è stato Jonathan Rea per tutti questi anni in Superbike, piuttosto che cogliere un’occasione in MotoGP solo per il gusto di esserci ma senza avere alcuna garanzia di poter essere competitivo e di puntare alla vittoria”.

    Parole più che chiare quelle di Razgatlioglu che, alcune settimane fa, ha di fatto rinnovato il suo impegno con la scuderia Superbike della Yamaha. Indipendentemente da come si chiuderà l’attuale stagione. Con o senza la conferma del suo titolo. Il tutto prima che la casa giapponese definisse ‘conclusa’ la sua esperienza con la scuderia non ufficiale della RNF Racing. Una condizione che a questo punto obbligherebbe Razgatlioglu a guardare ad altre scuderie, forse con ancora meno garanzie.

    Nonostante queste dichiarazioni il campione del mondo turco ha confermato che molto presto tornerà ancora a testare la M1 per un’altra sessione di test dopo quella di alcune settimane fa ad Aragon, una quarantina di giri sotto la pioggia.

    “Un giro in moto non si rifiuta mai” ha risposto Razgatlioglu a un magazine online turco confermando la sua intenzione di non volere assolutamente lasciare la Superbike: “Mi auguro una carriera lunga, e tante possibilità di scelta. Ma in questo momento la Superbike mi diverte, mi piace e mi vede in lotta per vincere. E non vedo perché dovrei rinunciare a tre aspetti così importanti”.

  • Superbike Barcellona, tris delle meraviglie di Bautista e Ducati

    Superbike Barcellona, tris delle meraviglie di Bautista e Ducati

    Si conclude in trionfo il fine settimana di Barcellona per Alvaro Bautista e la Ducati che fa il pieno di punti nel mondiale Superbike

    C’era grande attesa per capire quale sarebbe stata la risposta di Bautista a Barcellona dopo la caduta nell’ultima prova del mondiale Superbike a Magny Cours.

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    Prima tripletta stagionale per Alvaro Bautista (Foto ANSA)

    La risposta dello spagnolo, leader della classifica mondiale dopo le prime sette gare, non si è fatta attendere ed è stata assolutamente autorevole: tre vittorie nelle tre gare in programma.

    Superbike, in graa #2 a Barcellona domina Bautista

    Dominio assoluto da parte di Bautista che, ancora una volta, peraltro agevolato dalla pole position, parte in modo praticamente perfetto ripetendo la gara esagerata di ieri e facendo una corsa a sé, staccando a suon di decimi di vantaggio a ogni giro tutta la compagnia. Impossibile reggere il suo ritmo per i diretti avversari nella corsa al titolo, in particolare Rea, davvero in grande difficoltà, e Razgatlioglu.

    Ordine d’arrivo gara #2 e classifica generale

    Superbike Bautista Automotorinews 250922
    Bautista, quattro gare ancora da correre, allunga in vetta alla classifica Superbike (Foto ANSA)

    Bautista raccoglie un vantaggio nuovamente abissale, quasi dieci secondi. E conclude trionfalmente davanti al compagno di scuderia Michael Ruben Rinaldi protagonista di un fine settimana davvero eccellente che lo riporta sul podio festeggiando nel modo migliore la sua riconferma alla Ducati ufficiale. Per Bautista è 11esima vittoria stagionale, la prima tripletta di questa stagione. Un pieno da 12 punti anche nella Superpole Race, dominata pure quella senza incertezza.

    Agli altri restano soltanto gli avanzi: dietro Bautista e Rinaldi riesce a rimontare un terzo posto non disprezzabile il campione del mondo in carica Razgatlioglu seguito da Rea che, ancora una volta, ha faticato a trovare il ritmo giusto crescendo solo nel finale. A seguire Bassani, Vierge, Oettl, Lecuona, Baz e un sorprendente Tamburini, miglior prestazione stagionale per il pilota Yamaha della Motoxracing.

    In classifica generale Bautista aumenta ancora il suo vantaggio 374 punti per lo spagnolo della Ducati, davanti a Razgatlioglu (319) e Rea (327). Prossimo appuntamento, l’ultimo in Europa, in Algarve l’8 ottobre.

  • Superbike Barcellona gara 1, dominano Bautista e Ducati

    Superbike Barcellona gara 1, dominano Bautista e Ducati

    Ancora una splendida affermazione della Ducati di Alvaro Bautista che conquista gara #1 del Gran Premio di Barcellona di Superbike e guadagna altro terreno in classifica generale

    È ancora lunga la strada verso l’assegnazione del titolo mondiale di Superbike. Ma non c’è dubbio che la vittoria di Alvaro Bautista nella gara #1 del Gran Premio di Barcellona assume un peso specifico davvero significativo nella corsa al titolo.

    Superbike Bautista Automotorinews 240922
    Alvaro Bautista, in vetta al mondiale con largo margine (Foto ANSA)

    Dominio quasi assoluto da parte di Bautista, che pure partiva dalla seconda fila. Ma la partenza dello spagnolo è stata a dir poco bruciante. Micidiale lo scatto che lo mette davanti a tutti con il solo Razgatlioglu, partito addirittura dalla ottava piazza in griglia, che cerca di reggere il suo ritmo.

    Superbike Barcellona, Bautista stratosferico

    Che Bautista abbia qualcosa in più non si capisce fin dal primo giro e tornata dopo tornata, con la Ducati del pilota ufficiale che guadagna non meno di due decimi a ogni passaggio. Un ritmo frenetico quello del leader della classifica del mondiale: si tratta solo di capire se moto e gomme saranno in grado di reggerlo fino al termine del Gran Premio.

    Ordine d’arrivo e classifica finale

    Superbike Bautista Automotorinews 240922
    Nona vittoria stagionale per la Ducati di Alvaro Bautista (Foto ANSA)

    Dopo cinque giri Bautista ha già rifilato più di mezzo secondo a Razgatlioglu, per raddoppiando il suo gap fin da metà gara. Insormontabile il distacco alle sue spalle che diventa abissale a 10 giri dalla conclusione, addirittura due secondi. Grandi difficoltà per tutti, anche per Razgatlioglu, secondo davanti a Lecuona, che comincia a fare fatica a rintuzzare il ritorno di Lowes e Rea che dopo un iniziale momento di difficoltà prende confidenza e guadagna terreno.

    In una gara senza storia tutto ruota intorno alle posizioni di rincalzo che portano al podio. É  solo a cinque giri dall’arrivo, con Bautista che ormai corre per conto proprio, che la gara diventa interessante anche perché la Yamaha di Razgatlioglu perde clamorosamente aderenza e terreno costringendo il campione mondiale turco a correre tra mille prudenze. Ne approfitta Jonathan Rea che in cinque giri guadagna tre posizioni e si porta al secondo posto, ma a distanza molto ragguardevole da Bautista.

    L’ultimo passaggio dello spagnolo, è già una sorta di giro d’onore considerando che prima di iniziarlo lo spagnolo aveva dieci secondi di vantaggio, una enormità. Ma alle sue spalle, tra moto provate e gomme deteriorate, succede di tutto. Rea deve difendere la seconda posizione dei continui attacchi di Garrett Gerloff che chiude terzo con Michael Ruben Rinaldi, fresco di rinnovo con la Ducati ufficiale quarto e Razgatlioglu quinto a fatica, sotto la spinta di Lecuona. A seguire Lowes, Bassani, Locatelli e Laverty.

    In classifica generale Bautista allunga a quota 357 con Razgatlioglu secondo (313) incalzato da Rea (305) e Rinaldi quarto ma lontano dalla lotta per il titolo.

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