Škoda mette in campo un nuovissimo carburante: pochi marchi lo usano, come funziona e quali auto del listino lo utilizzeranno.
La casa ceca Škoda, parte del Gruppo Volkswagen, potrebbe avere l’asso nella manica per tramutare molti dei suoi modelli in auto quasi del tutto sostenibili e a zero emissioni, in grado di sorprendere i clienti, salvare l’ambiente e raggiungere la neutralità al carbonio entro i dieci anni imposti dalla commissione europea.

La transizione verso una mobilità più sostenibile si arricchisce di un nuovo capitolo grazie a Škoda, che ha preso una decisione audace integrando l’uso dell’HVO noto anche come olio vegetale idrotrattato nei suoi motori diesel. Questa iniziativa rappresenta un passo significativo nella strategia di decarbonizzazione dell’azienda, mirata a raggiungere la neutralità climatica entro il 2030 nei suoi stabilimenti in Repubblica Ceca e India. La scelta di puntare su un carburante diesel innovativo, piuttosto che abbandonare completamente il diesel, riflette un approccio intelligente e pragmatico al problema delle emissioni.
L’HVO si distingue nel panorama dei carburanti per la sua sostenibilità. Prodotto dalla trasformazione di oli e grassi di scarto, come l’olio da cucina usato, l’HVO non richiede colture dedicate, evitando così di entrare in competizione con la produzione alimentare. Questo carburante presenta vantaggi tecnici significativi: con un numero di cetano che raggiunge 70, superiore ai 51 del gasolio convenzionale, garantisce una combustione più efficiente e un funzionamento più silenzioso del motore. Tali caratteristiche non solo migliorano l’esperienza di guida, ma contribuiscono anche a una riduzione delle emissioni inquinanti.
I vantaggi e il piano di Skoda
Uno degli aspetti più interessanti dell’HVO è la sua composizione chimica. L’assenza di zolfo e idrocarburi aromatici non solo riduce le emissioni di particolato, ma migliora anche l’efficienza dei filtri antiparticolato. Questo si traduce in vantaggi concreti per i proprietari di veicoli, come una minore frequenza dei cicli di rigenerazione dei filtri e una maggiore affidabilità, con conseguenti costi di manutenzione ridotti.
Dal 2021, tutti i modelli Škoda sono compatibili con questo carburante innovativo, facilmente riconoscibili grazie alla sigla XTL sul tappo del serbatoio. Inoltre, l’HVO è già disponibile in numerosi mercati europei, inclusa l’Italia, dove può essere miscelato con il diesel convenzionale, offrendo così una notevole flessibilità d’uso.

Tuttavia, l’impegno di Škoda per la sostenibilità non si limita all’adozione dell’HVO. L’azienda sta pianificando la conversione della centrale termica di Mladá Boleslav alla biomassa, un progetto ambizioso che permetterà di evitare l’emissione di oltre 290.000 tonnellate di CO₂ all’anno. Non dimentichiamo che lo stabilimento di Vrchlabí ha già raggiunto la completa neutralità carbonica nel 2020, dimostrando che l’azienda non solo parla di sostenibilità, ma la pratica attivamente.
La scelta dell’HVO non è solo un’azione simbolica, ma rappresenta un passo concreto verso un futuro più verde. Al momento, i modelli Skoda compatibili con questo carburante sono i seguenti: Škoda Octavia, Škoda Superb, Škoda Kodiaq e Škoda Karoq, tutti popolari e diffusi anche in Italia.