Renault affronta una brutta crisi. Nonostante i buoni propositi, il dato va giù!
La casa Renault è una delle realtà seguite con maggiore interesse dagli esperti, in questo periodo. Il suo marchio entry level Dacia, i progetti interessati nel campo del rinnovabile come la nuova R5 e l’idea di proporre una low cost elettrica sotto i 20mila euro sono tutti propositi che fanno gola ai clienti. Ma come stanno andando, nel concreto?

Analizzando le vendite per marchio, le immatricolazioni mondiali della Renault hanno raggiunto 389.016 veicoli, con un incremento del 6,5%. Solo in Europa, le vendite della Losanga sono cresciute del 3,8%, per un totale di 246.036 unità. Le autovetture hanno mostrato un miglioramento significativo del 17,7%, grazie alla popolarità della Renault 5 e dei veicoli ibridi, con un incremento notevole del 46,1% per quest’ultima categoria. Le auto elettriche hanno visto un aumento impressionante del 87,9%, rappresentando il 17,1% delle vendite totali.
Per quanto riguarda Dacia, le immatricolazioni in Europa hanno raggiunto 154.378 veicoli, in crescita dello 0,6%. Alpine, invece, ha registrato un eccezionale +96,4% con 2.088 vendite, trainate dai risultati positivi della A290 in Francia. Ma non è tutto oro quel che luccica, a quanto pare.
Calo drastico nelle vendite, Renault preoccupata.
Il gruppo Renault si troverebbe infatti ad affrontare una situazione finanziaria complessa nel primo trimestre del 2025. I risultati finanziari recentemente comunicati rivelano un fatturato di 11,7 miliardi di euro, con una lieve contrazione dello 0,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nonostante a tassi di cambio costanti si registri una crescita modesta dello 0,6%, il calo nel settore automobilistico è più significativo, con un fatturato sceso a 11,675 miliardi di euro, corrispondente a una contrazione del 3%.
Nonostante i numeri che potrebbero suonare preoccupanti, visto che davanti alla concorrenza spietata anche un piccolo calo è indice di un danno economico, le vendite globali del gruppo hanno mostrato un incremento del 2,9%, raggiungendo un totale di 564.980 veicoli e veicoli commerciali. Di questi, 402.413 sono stati venduti in Europa, con una crescita del 2,8%. Tuttavia, il contesto economico attuale ha avuto un impatto negativo significativo, influenzato da vari fattori.
Un aspetto cruciale è l’impatto dei cambi, in particolare per valute come il real brasiliano, il peso argentino e la lira turca, che hanno inciso per 0,8 punti percentuali, pari a circa 85 milioni di euro. Anche il mix geografico e di volume ha contribuito negativamente, con flessioni rispettivamente di -0,7 e -2,6 punti percentuali. È interessante notare che, nonostante l’aumento delle immatricolazioni, si è registrata una riduzione degli stock della rete dei concessionari, con una diminuzione di 24 mila veicoli rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Nonostante le sfide, il gruppo Renault ha confermato i propri obiettivi finanziari per il 2025, puntando a un margine operativo di almeno il 7% e flussi di cassa pari o superiori a 2 miliardi di euro. In vista del futuro, la Renault ha pianificato un ambizioso programma di lanci per il 2025, con sette nuove introduzioni sul mercato, tra cui la Renault 4 E-Tech Electric, il Dacia Bigster e la Alpine A390. Inoltre, sono previsti aggiornamenti per i modelli Renault Austral e Renault Espace.
Il futuro è ancora una sfida aperta per la direzione del gruppo che ha deciso di adottare misure proattive per ridurre ulteriormente le spese operative, come sottolineato dal direttore finanziario Duncan Minto, evidenziando così una chiara strategia di adattamento alle sfide del mercato attuale. Vediamo cosa faranno concretamente nei prossimi mesi i dirigenti del brand e se la strategia funzionerà come ha fatto per Dacia…