Al sicuro in ogni condizione ed occasione con il brevetto Yamaha, nessuna concorrente lo aveva mai fatto.
Alcune ricerche hanno stabilito che circolare in moto è tre volte più pericoloso che farlo in auto, dal punto di vista della sicurezza stradale; gli incidenti in moto sono più frequenti di quelli in auto e, spesso, più letali. E non è sempre colpa dei centauri dal momento che traffico aggressivo, cattive condizioni meteorologiche e strade in condizioni pessime sono solo alcune delle variabili da prendere in considerazione.

In una situazione simile in cui la mancanza di una carrozzeria e relativo airbag espone un motociclista e l’eventuale passeggero ad un rischio enorme ad ogni caduta, sarebbe opportuno che qualcuno iniziasse a studiare delle misure protettive per i centauri. E in effetti al livello europeo qualcosa si muove: in alcuni paesi, stanno studiando Guard Rail in plastica rinforzata che sono meno pericolosi per un motociclista in caso di incidente.
Non è tuttavia l’unico progetto di questo tipo dato che Yamaha che è notoriamente uno dei brand che producono le motociclette più veloci del mondo, consapevole quindi dei rischi che possono correre i suoi clienti, ha lanciato un brevetto che promette di cambiare per sempre sia il modo in cui guidiamo le moto, sia il concetto di “rischio” su due ruote. Ecco di cosa si tratta.
Finalmente l’airbag per motociclisti
In MotoGP, diverse tecnologie consentono ai piloti di cavarsela con incidenti altrimenti letali come moto più stabili e tute speciali imbottite o addirittura, capaci di gonfiarsi in caso di impatto o caduta; nessuno però aveva pensato a qualcosa di così estremo quanto ciò che Yamaha starebbe studiando e, secondo quanto si dice nell’ambiente, starebbe per proporre ai clienti.
Non sono ancora ben chiari i dettagli che la casa, per ovvi motivi, starebbe tenendo segreti per evitare un plagio. Tuttavia, Yamaha progetta il ritorno degli airbag sulle moto, cosa vista già su modelli come la Honda Gold Wing dei primi 2000 ma non molto efficace nei casi di incidente più grave. Il brevetto che sarebbe stato ideato sulla piattaforma della Tricity e della YZF R1 però sarebbe radicalmente diverso da quanto abbiamo visto a quei tempi…

Stando a varie informazioni provenienti dal web, la casa nipponica avrebbe depositato un brevetto per un airbag strutturato a “W” che in caso di incidente, si staccherebbe letteralmente dal telaio del mezzo, avvolgendo nella sua interezza il pilota della moto anche durante la caduta, limitando i danni di un impatto a terra, anche a gran velocità.
La forma del pallone non sarebbe casuale ma ricalcherebbe la struttura del mezzo a due ruote, per garantire la massima protezione allo sventurato. Ora, non abbiamo molte informazioni in merito ma la casa giapponese è nota per svelare le sue innovazioni in occasione di grandi eventi e al Tokyo Motorcycle Show di quest’anno non abbiamo visto niente quindi, è lecito pensare di dover aspettare almeno un annetto per avere altre informazioni. Ne varrà sicuramente la pena, considerando le grandi sorprese a cui il brand ci ha abituato.