Ricco rimborso in arrivo per questi automobilisti: chi sono i fortunati

Dopo tanta attesa, arrivano i primi rimborsi. Se hai avuto questo problema con la tua auto, ti spettano dei soldi. 

Quando la nostra automobile ha un problema, è possibile che la nostra reazione non sia tra le più pacate soprattutto se la casa produttrice non ci assiste come avremmo desiderato: imprecazioni, frustrazione, rabbia e magari anche una letterina verso il produttore del nostro bolide con la firma dell’avvocato sono il minimo sindacale. Ma a volte bisogna saper guardare le cose da un’altra prospettiva…

Soldi risarcimento evviva
Ti coprono di denaro! – www.AutoMotoriNews.it

Abbiamo infatti la fortuna di vivere in un paese e, più nel dettaglio, in un continente dove chi produce e vende prodotti di qualsiasi genere non può semplicemente prendere i soldi del consumatore ed abbandonarlo senza assistenza. Nel caso delle automobili, non è raro che avvengano richiami quando le vetture non rispettano gli standard qualitativi minimi o hanno addirittura difetti che mettono a repentaglio l’incolumità degli occupanti e del compratore.

Uno su tutti ha sconvolto un colosso europeo dei motori molto attivo in Italia. Di recente, anche il Tribunale delle Imprese di Torino ha dichiarato ammissibile la Class Action che diversi sindacati del nostro paese hanno lanciato in seguito ai gravi problemi di affidabilità che alcune auto prodotte tra il 2009 ed il 2019. Questo potrebbe portare a corposi risarcimenti nei confronti di chi ha guidato queste auto.

Airbag Takata, basta attendere, arrivano i soldi

Le automobili in questione, principalmente Citroen C3 e DS3 vendute anche in Italia, montavano degli airbag della ormai estinta ditta giapponese con nome Takata. Indagini approfondite hanno provato che questi dispositivi funzionavano male e in caso di incidente o banale tamponamento, avrebbero potuto letteralmente uccidere il guidatore esplodendo in modo incontrollato lanciando frammenti pericolosi nell’auto.

Citroen auto risarcimento
Risarcimento per i proprietari di C3 e DS3 (YouTube) – www.AutoMotoriNews.it

Questa vicenda è costata cara a Stellantis in quanto a reputazione e l’azienda con sede in Olanda sta ancora richiamando auto su auto per la sostituzione che sembra non avere fine. Davanti alla decisione del TDT che potrebbe finalmente portare al maxi risarcimento a chi ha guidato le auto oggetto del richiamo, si apre uno scenario interessante per i proprietari in cui – per Altroconsumo – ogni mese di ritardo nella sostituzione degli airbag potrebbe valere ben 520 euro a cui aggiungere 17 euro di danni patrimoniali e ben 1.500 di danni morali.

Se la class action dovesse avere successo, come è accaduto spesso negli USA – ricordate i casi della Ford Pinto e degli pneumatici della Explorer? – i risarcimenti potrebbero iniziare ad arrivare e siamo nella prima fase di quello che potrebbe diventare un procedimento storico. Da notare, però, che non è solo Stellantis ad avere avuto questo problema. Takata ha fornito tantissimi airbag “incriminati” a decine di marchi, ai tempi: non è un caso che ogni tanto, spuntino fuori nuovi richiami.

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