Allarme rosso per questa truffa. Ne hanno scoperti quattro ma potresti finire comunque su uno di centinaia di siti truffa.
L’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, ha recentemente ordinato la chiusura di quattro siti web che vendevano polizze assicurative in modo illecito. Questa operazione si inserisce in un contesto più ampio di lotta contro le truffe assicurative, che ha già portato all’oscuramento di 212 siti dal novembre 2023.

L’azione dell’Ivass si configura come una risposta diretta all’aumento delle frodi nel settore delle assicurazioni, in particolare quelle legate alla responsabilità civile auto. Negli ultimi mesi, l’ente ha intensificato i controlli, attivando nuovi sistemi antifrode come l’Evoluzione Banca Dati Sinistri e l’Archivio Integrato Antifrode, accessibili anche alle Forze dell’Ordine. Le segnalazioni all’AIA nel 2023 hanno raggiunto 4,3 milioni, un incremento significativo rispetto ai 3,6 milioni del 2022, evidenziando un trend preoccupante per i consumatori.
Tra le varie tipologie di frodi, una delle più diffuse è il “ghost broking”, che coinvolge la vendita di polizze assicurative fantasma. In questo caso, gli automobilisti credono di aver stipulato una polizza a un prezzo vantaggioso, solo per scoprire, al momento di un sinistro, che il loro veicolo non è realmente assicurato. Queste truffe si diffondono principalmente attraverso annunci su social media e siti web poco affidabili, rendendo difficile la loro identificazione. Il problema è acuito dalla crescente offerta di polizze a prezzi stracciati che, sebbene allettanti, spesso nascondono trappole per i consumatori ignari.
Truffe assicurazioni, come puoi difenderti
I siti coinvolti sono: landing.unipolsaimacerata.com, sellabrokerassicurazioni.com, mta-co.it e brokerass.it. Tuttavia, non sono gli unici in circolazione, anzi, molti potrebbero essere ancora attivi e fare molti danni agli ignari clienti: ma come difendersi?

L’identificazione di siti irregolari può risultare complessa poiché questi replicano l’aspetto di quelli legittimi, utilizzando loghi e colori simili a quelli di compagnie assicurative riconosciute. Per evitare di cadere in trappola, l’Ivass consiglia di adottare alcune precauzioni. Prima di procedere all’acquisto di una polizza, è fondamentale verificare se l’impresa è iscritta nell’elenco delle compagnie autorizzate e se l’intermediario è registrato nel Registro Unico degli Intermediari assicurativi (Rui). Inoltre, è sconsigliato effettuare pagamenti su carte prepagate, una pratica comune tra le truffe, mentre le polizze regolari devono essere pagate tramite metodi tracciabili.
Dopo aver stipulato un contratto, è buona norma controllare l’attivazione della copertura assicurativa attraverso il portale dell’automobilista, un servizio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Inserendo i dati del veicolo e la targa, è possibile confermare se risulta effettivamente coperto da un’assicurazione. L’attenzione a questi dettagli può fare la differenza tra una protezione legittima e una truffa che può comportare gravi conseguenze economiche e legali per gli automobilisti.
Il panorama delle frodi assicurative è sempre vivo e agisce nell’ombra, con truffatori che si adattano alle nuove tecnologie e metodologie di vendita. L’impegno dell’Ivass nel monitorare e oscurare i siti abusivi è un passo fondamentale per tutelare i consumatori e garantire un mercato assicurativo più sicuro. La vigilanza rimane un elemento cruciale, sia da parte delle autorità che degli stessi consumatori, che devono essere sempre più informati e prudenti nell’acquisto delle polizze.