Ferrari, atteso il grande ritorno: ci aveva lasciati nel 2012

Il marchio Ferrari rassicura gli appassionati. Un addio durato troppi anni è giunto finalmente al termine, ecco come sarà il futuro. 

Il fututo del marchio Ferrari è segnato da diversi punti di domanda, così come quello di qualsiasi casa produttrice che non si sia mai avventurata nel mondo delle energie rinnovabili. L’uso di motori V8 o V12 esclusivamente termici – o quasi – pone clienti ed appassionati del marchio in una posizione difficile tra la curiosità per come saranno le auto del futuro e la paura che possano non soddisfare le aspettative storiche del brand italiano.

Ferrari grande ritorno
Un ritorno attesissimo – www.AutoMotoriNews.it

Ma a pensarci, Ferrari ha già attraversato con successo tantissimi cambiamenti, basta pensare a come siano cambiate negli anni le vetture del marchio italiano, dalla loro estetica alla dotazione di bordo fino alla strumentazione, passando per i primi modelli a montare motori elettrici supplementari in aggiunta al propulsore termico. La casa, possiamo stare tranquilli, sa cosa sta facendo e come mantenere emozionanti i suoi bolidi.

Un unico passo indietro, forse arrivato per ragioni pratiche, forse per sfruttare l'”effetto nostalgia”, è arrivato in queste ore dopo circa dieci anni di addio. Un componente che non si vedeva più sulle Ferrari fa il suo drammatico ritorno. Possiamo solo dirvi una cosa. Per godere a pieno di un’auto simile, serve a tutti i costi. E la casa lo sa bene…

Il cambiamento…parte dal cambio!

In questo periodo di sconvolgimenti sul mercato dell’automotive, uno dei primi componenti a salutarci sarà probabilmente il cambio manuale. Sono pochissime le case produttrici che ancora lo offrono di default sui loro modelli, ancora meno quelle che lo montano su richiesta e solo un paio – Alfa Romeo e Subaru – quelle che pensano di proporlo sulle auto elettriche ma solo come “simulatore” per ricordare le emozioni di una vecchia auto.

Cambio manuale auto
Ferrari, torna l’emozionante cambio manuale – www.AutoMotoriNews.it

Dal canto suo, Ferrari ha detto addio al cambio manuale nel 2012, quindi oltre dieci anni fa, con la Ferrari California che è stata l’ultima vettura ad uscire dalle strutture di Maranello con questo accessorio di default. Le successive? Hanno il cambio automatico come molte auto americane del periodo. A ricordare che questa non è stata solo una mossa studiata a tavolino ma più “obbligata” è stato il Chief Product Development Officer Gianmaria Fulgenzi“Stiamo raggiungendo prestazioni da Formula Uno, con auto che staccano lo zero – cento in due secondi e mezzo”, sarebbe il motivo per cui il cambio automatico è più sicuro.

Detto ciò, il ritorno sulle one-off o sulle vetture della Serie Icona come la Daytona SP1 per citarne una su tutte potrebbe avvenire. I clienti dovranno sicuramente pagare un sovrapprezzo per avere questo optional ma anche essere consapevoli che al di là del divertimento alla guida e della bellezza del classico, ci sono dei rischi“Per auto sopra i 900 cavalli, l’uso del cambio manuale richiede uno sforzo importante” – conclude Fulgenzi – “Non so quanti clienti vogliano andare in palestra solo per accendere la loro auto nel fine settimana”.

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