"Ferrari senz'anima", Montezemolo boccia la scuderia di Maranello (screenshot YouTube) automotorinews.it
Luca Cordero di Montezemolo non ha dubbi, ecco cosa sta succedendo alla Ferrari: l’analisi della stagione nell’intervista.
Che l’inizio di stagione delle due Ferrari sia stato deludente non è più un mistero. Le prestazioni fornite da Charles Leclerc e Lewis Hamilton non possono far sorridere la scuderia di Maranello, che fin dall’inizio dell’anno ha sempre dichiarato di avere ambizioni altissime.
Melbourne, Cina e Giappone sono state per le monoposto rosse tre weekend negativi, dai quali ripartire nel tentativo di continuare a sognare traguardi importanti. Un compito di notevole complessità vista la forza dimostrata dalle McLaren e, come al solito, da Max Verstappen che risulta dominante anche su una monoposto meno competitiva del solito.
Dopo oltre dieci anni è tornato nel paddock Luca Cordero di Montezemolo, ex presidente della Ferrari, che ha parlato ai microfoni della Rai delle sensazioni che si provano a tornare a vivere il mondo della Formula 1. “Tornare è un’emozione perché intanto dieci anni sono tanti, poi perché spero di portare fortuna alla Ferrari che in questo momento ne ha molto bisogno. Come mi sento da tifoso? Triste perché vedo una squadra senza un’anima. La Ferrari è passione, la Ferrari è lavorare giorno e notte, la Ferrari è non arrendersi mai. E sono anche un po’ arrabbiato perché speravo almeno quest’anno di vedere fin dall’inizio una macchina veramente competitiva”, ha commentato Montezemolo.
L’arrivo di Hamilton e anche un focus sul Gran Premio del Bahrein, nel quale la Ferrari ha portato una serie di aggiornamenti nel tentativo di colmare il gap con McLaren e Red Bull. Questi i temi trattati dall’ex presidente della Ferrari, sotto la cui guida vinse 14 titoli mondiali e costruttori, di cui 11 consecutivi dal 1999 al 2004.
“Hamilton è un grandissimo, ha fatto parte della storia della Formula 1. Sa che ha l’ultima occasione, è venuto alla Ferrari per vincere, per chiudere la carriera alla Ferrari. Adattarsi a un nuovo modo di lavorare è difficile, il problema è avere una vettura che sia in grado di puntare al mondiale. Abbiamo bisogno dopo tanti anni di avere una macchina vincente. Se la Ferrari in Bahrain avesse risolto quei problemi di bilanciamento e competitività, sarei più ottimista per il futuro. Oggi dopo le prime tre gare lo sono meno”, ha concluso Montezemolo.
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