“Errore gravissimo dei commissari”, MotoGp nel caos

Scoppia la polemica in MotoGp, il team principal non ci sta e si scaglia contro la direzione gara.

Passano i giorni, passano i weekend di gara ma non si placa la polemica scoppiata nel corso del Gran Premio di Austin di MotoGp. Il caos generato da Marc Marquez sulla griglia di partenza, e i conseguenti errori dei commissari di gara che hanno consentito il riposizionamento in griglia dei piloti che avevano scelto di cambiare moto, continuano a far parlare di sé.

MotoGp
“Errore gravissimo dei commissari”, MotoGp nel caos (screenshot YouTube) automotorinews.it

Nello specifico è intervenuto Davide Brivio, team principal del team Trackhouse, che ai microfoni di Sky Sport MotoGp ha espresso tutto il suo disappunto.

Domenica ad Austin in griglia mi sono molto arrabbiato con chi era addetto a gestire la partenza perché sono stati commessi diversi errori. Quando c’erano 12 piloti in griglia si poteva dare il via al warm-up lap. Non è vero che ce n’erano più di dieci che stavano partendo dalla pit-lane, perché in quel momento erano solo quattro. Poi hanno dato lo ‘start delayed’, quindi la bandiera rossa e le bandiere gialle, che è la procedura dello ‘start delayed’. Ma il regolamento dice che quando dai uno ‘start delayed’ tutta la procedura parte dai tre minuti, cosa che non è stata fatta. L’hanno trasformata in una nuova partenza. Poi lo hanno anche ammesso, sono andati nel panico perché c’era troppa confusione“, ha commentato Brivio.

MotoGp, l’attacco di Brivio continua

Il team Trackhouse, inoltre, era uno di quelli direttamente interessati alla questione. Ogura era uno dei tre piloti che non aveva cambiato moto, e che quindi sarebbe potuto partire con un enorme vantaggio, poiché di fatto uno dei tre piloti già schierati in griglia.

Davide Brivio
MotoGp, l’attacco di Brivio continua (screenshot YouTube) automotorinews.it

“Io mi sono molto arrabbiato perché con Ogura avevamo fatto la scelta delle slick che era stata giusta e anche coraggiosa, pensando che lui è un debuttante e avrebbe avuto le gomme slick su una pista non completamente asciutta. Eravamo in tre con quelle gomme quindi poteva venire un bel risultato e abbiamo perso una grande opportunità. Dobbiamo imparare da queste cose. Il direttore di gara il regolamento lo conosce: ha ritenuto di mandare tutti nei box per capire meglio cosa stava succedendo. Per quanto sia contorto il regolamento, c’erano in quel momento tutte le condizioni perché potesse essere applicato. Quello che succederà ora è cercare di avere un regolamento più semplice, perché così non è chiarissimo. Il video Marquez-Rigamonti? Ha dimostrato che non era vero che lui voleva che tutti lo seguissero…”, ha concluso Brivio.

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