Il principale dirigente del marchio Dacia non le manda a dire alle principali rivali. Le parole suonano come una protesta che da voce a tutti!
Un mercato come quello europeo, in fermento e competizione continua con nuovi marchi che arrivano nel nostro territorio giorno dopo giorno, non può non scatenare lo stesso effetto di due galli che entrano nello stesso pollaio – se ci passate la metafora terra terra – tra marchi rivali, costretti a contendersi una clientela sempre più ridotta e poco incline a lanciarsi sul mercato del nuovo quando l’usato è spesso ben più conveniente.

In questo universo fatto di grandi rivali che cercano in qualche modo di far crescere il proprio fatturato facendo fronte a mille difficoltà, una casa emerge come la vera vincitrice di questo “gioco al massacro” tra case produttrici. E’ la Dacia, marchio romeno proprietà ormai da decenni del Gruppo Renault. Attraverso una saggia politica morigerata, la casa ha proposto auto entry level fino a diventare uno dei brand che se la passa meglio dal punto di vista delle vendite.
Dacia ha chiuso un 2024 incredibile che ha portato la sua quota di mercato al +2,7% rispetto al 2023, superando lo storico traguardo delle 9 milioni di auto vendute in appena vent’anni di attività. La casa ha fatto dei prezzi contenuti la propria strategia vincente – modelli come Duster e Sandero vendono molto bene in Italia per esempio – e dopo questo exploit si è perfino potuta permettere di lanciare una frecciatina alle rivali.
La frecciatina del CEO!
Chi può essere molto soddisfatto di questa situazione è il CEO di Dacia Denis Le Vot che di recente si è lanciato in una interessante analisi sul successo del marchio che dirige. Il basso prezzo delle auto è un fattore vitale su un mercato che, come osserva lo stesso Le Vot, vede ormai crescere i prezzi delle automobili in modo vertiginoso da dieci anni. E i clienti sono stanchi di tutto questo.

“In quasi tutti i Paesi europei possiamo osservare che le automobili stanno diventando sempre più costose. E stiamo vedendo sempre più clienti che stanno facendo la scelta deliberata di scegliere la loro mobilità in modo diverso e dicono: ‘Non investo più così tanti soldi nelle auto”, spiega Le Vot che lancia un non tanto velato attacco a tutte le principali rivali di Dacia senza citarle, da quelle italiane alle giapponesi.
Ecco quindi che questi clienti, stanchi di spendere oltre 35.000 euro per una banale utilitaria da usare in città, cambiano rotta e si dirigono verso l’unica alternativa papabile: “Quando cercano qualcos’altro, molti di loro lo trovano Dacia”, spiega il CEO ad AutoMoto, probabilmente con un sorriso soddisfatto. Una cosa è certa: le auto Dacia potrebbero non essere le più lussuose o potenti sul mercato e hanno anche qualche piccolo difetto. Ma il successo del brand da’ assolutamente ragione al suo dirigente.