Non tutti i record di Formula Uno sono così lusinghieri da ottenere: queste squadre, queste auto e questi piloti non sono invidiabili.
Correre in Formula Uno significa già di per se aver realizzato un sogno che pochi esseri umani, al mondo, potranno mai raccontare di aver colto: essere uno dei pochi piloti a correre su una monoposto durante una stagione ufficiale anche solo per qualche minuto significa entrare in una “elite” molto ristretta che racchiude il meglio del meglio del mondo del motorsport. O quasi: quelli di oggi sono i peggiori record mai ottenuti in Formula Uno…

Partiamo dai record peggiori colti dai piloti: nella stagione del 1972, Lotus era grande favorita e infatti, con il suo pilota titolare Emerson Fittipaldi, si portò a casa il titolo. Peccato che il secondo pilota della stagione, Dave Walker, star della F3 trapiantata nel campionato più veloce del mondo non ebbe la soddisfazione di portare a casa nemmeno un misero punto, caso unico nella storia. Gioco di squadra? Non proprio…
Il grande e compianto pilota italiano Andrea de Cesaris è stato molto sfortunato ed irruento nella sua carriera: il pilota infatti vanta – a pari merito con un connazionale, Riccardo Patrese – il record di ritiri in F1: ben 147 su 208 gare iniziate! La cosa impressionante è che De Cesaris “vanta” anche il maggior numero di ritiri consecutivi – 18 tra il 1985 ed il 1986 – ed il maggior numero di gare senza andare a punti – 208 – prima che Nico Hulkenberg lo superasse nel 2024.
Auto che non vanno…
Una delle peggiori Formula Uno della storia dal punto di vista prettamente delle prestazioni è purtroppo sempre italiana nonché uno dei maggiori punti interrogativi della storia della Formula Uno. La Life 190 del 1990 si presentava come una assoluta novità con il suo rivoluzionario motore W12 mai visto prima nel torneo. Peccato che, per ragioni principalmente economiche di budget, l’auto fosse davvero molto lenta al punto da sopportare un distacco di ben 30 secondi dall’ultima classificata in qualifica, la Euro Brun di Claudio Langes, cosa che la rende l’auto più lenta mai iscritta alle pre qualifiche di F1.
Il premio per la minore longevità di una scuderia, invece, va sicuramente alla MasterCard Lola del 1997, una grande promessa di quella stagione che non decollò ma anzi, affondò nel giro di poche settimane. La scuderia britannica infatti perse la sponsorizzazione proprio da MasterCard fino a fallire. Tutto questo, nel giro di appena una gara: le pessime qualifiche del GP di Melbourne bastarono allo sponsor per perdere fiducia nel progetto, staccandogli la spina.
Record assurdi
Passiamo ora a qualche record davvero assurdo. Il campione inglese Stirling Moss, noto volto di Mercedes-Benz quando ancora si correva su auto molto diverse da quelle di oggi come le storiche Frecce d’Argento vanta un record molto triste: ben 16 vittorie nelle stagioni tra il 1955 ed il 1961 senza mai arrivare al titolo. Non è un caso che lo chiamassero l’eterno secondo.

Hans Heyer nel GP di Germania del 1977 invece è diventato l’unico pilota al mondo ad essere squalificato, non qualificato ad una gara e ad essersi ritirato dopo averla iniziata, tutto assieme! Come è possibile? Semplice, Heyer sulla sua monoposto Penske PC4 non si era qualificato alla fase finale del GP ma è partito illegalmente come 25esimo pilota sfruttando la confusione alla partenza. I giudici avevano deciso di comunicargli la squalifica al decimo giro a cui la Penske non arrivò mai per un guasto! Assurdo ma vero.
E chiudiamo con quello che è forse il record più triste di tutti: riguarda la storica scuderia inglese Arrows, attiva tra il 1977 ed il 2002 che in ben 382 gare non ha mai vinto nemmeno una volta con un quinto posto finale in classifica come miglior risultato. Tra i team più duraturi, solo la Minardi può “vantare” un risultato simile. Questi erano i record meno piacevoli in Formula Uno: ne avreste inseriti degli altri? Fateci sapere!