Il Campione del Mondo in carica ha messo in chiaro l’obiettivo di quest’anno, che ancora non è iniziato per lui, stupendo un po’ tutti: parole che frenano gli entusiasmi a Noale
Dalla vittoria del titolo mondiale in MotoGP nel 2024 al “calvario” di questo primo assaggio di 2025: Jorge Martin, che ad oggi ancora non ha avuto la possibilità di poter esordire in un weekend ufficiale in sella all’Aprilia, ha dovuto ridisegnare i suoi piani. Il motivo? Una brutta caduta avvenuta nel corso dei test pre-stagionali a Sepang, che gli è costata diverse fratture alla mano destra e al piede sinistro, seguita poi da un altro infortunio in allenamento poco dopo aver recuperato, che ha complicato e non poco i piani dello spagnolo.
Il rientro è previsto per il Gran Premio del Qatar, che seguirà quello di Austin in programma questo fine settimana, ma non c’è ancora nessuna certezza a riguardo. La priorità è recuperare bene dagli infortuni, per poi tornare a prendere confidenza con la nuova moto. ‘Martinator‘ è stato molto chiaro con la stampa, e ha voluto ribadire l’obiettivo principale di quest’anno.
Martin: “Il 2025 sarà di transizione per fare la storia con Aprilia dal 2026”
Jorge Martin sa bene che la lotta al mondiale di quest’anno potrebbe essere già stata compromessa in maniera irrimediabile, specie se l’avversario di punta è un alieno come Marc Marquez.
Intervistato ai microfoni di Repubblica, lo spagnolo ha voluto fissare il target di stagione, non appena tornerà in forma per scendere in pista:
Il mio obiettivo non è mai stato il mondiale 2025. Sarà una stagione di transizione per imparare e prepararmi a fare la storia dal 2026 con Aprilia. Non ho più la pressione di dover subito dimostrare qualcosa, posso tornare con tranquillità, per prendermi la mia rivincita. Farò un tentativo in Qatar nella prima sessione di prove, vediamo come va. Se non provo troppo dolore, allora corro
L’infortunio che ha subito Jorge è solo l’ultimo di tanti altri patiti in carriera:
Mi sarò rotto le ossa più di cinquanta volte in carriera. Troppo impetuoso, istintivo, incosciente? È perché mi sono steso la prima mattina di prove a Sepang? Non potevo essere più prudente a poche ore dalla partenza per la Thailandia? Sì, no, forse: è il mio lavoro. Ogni giorno impari qualcosa. La sofferenza ti da più tempo per pensare. Sono una macchina che genera dubbi. C’è stato un momento in cui mi sono chiesto se sarei tornato a correre. Ma ora basta tormentarmi: non vedo l’ora di tornare su una moto
La MotoGP aspetta in trepidante attesa il suo Campione del Mondo, che non vede l’ora di tornare a fare la cosa che ama di più, con la calma e la consapevolezza di chi sa che il 2026 sarà l’anno giusto per tornare a lottare per il titolo.
