Ancora rincari sotto questo profilo. Ecco cosa preoccupa gli automobilisti italiani, nelle ultime ore.
Se possedere, comprare e guidare una macchina in Italia costa sempre di più, l’ultimo rincaro che minaccia di colpire le persone che guidano nel nostro paese potrebbe far davvero infuriare i milioni di guidatori che saranno soggetti a questo tipo di nuovo balzello, protagonista di un grande rincaro.

La questione di cui parliamo riguarda quella delle multe e delle spese di notifica e si inserisce in un contesto di difficoltà economiche che colpiscono sia i cittadini che le amministrazioni locali. Secondo l’Associazione sostenitori e amici della Polizia Stradale il rincaro delle spese postali rappresenta un campanello d’allarme, poiché colpisce direttamente le tasche degli automobilisti. Questi ultimi sono costretti a sostenere costi sempre più elevati per violazioni che, in molti casi, potrebbero essere evitate con una maggiore educazione stradale e una segnaletica adeguata.
Un ulteriore problema è il crollo della riscossione volontaria delle sanzioni, scesa drasticamente. In diverse località, soprattutto nel Sud Italia, la percentuale di pagamenti delle multe entro i 60 giorni dalla notifica varia dal 50% fino a un preoccupante 12%. Questa situazione mette in difficoltà gli enti locali, costretti a sostenere i costi di notifica anticipando somme considerevoli a Poste Italiane, il che può tradursi in milioni di euro di debito per i comuni. Ma vediamo come questo si rifletterà sui consumatori italiani…
Multe, ancora dei rincari
A partire dal 31 marzo 2025, gli automobilisti italiani si troveranno ad affrontare un ulteriore rincaro delle spese di notifica delle multe. Questo aumento, significativo e preoccupante, potrebbe gravare notevolmente sui bilanci familiari. Infatti, il costo per la notifica delle sanzioni passerà a 12,40 euro, un incremento rispetto ai 9,50 euro fissati nel giugno 2022. In meno di tre anni, le spese per la notifica delle multe sono aumentate del 30,5%, un dato che supera ampiamente la crescita dell’inflazione nello stesso periodo.
L’Asaps ha lanciato un appello al Governo affinché si fermino questi aumenti costanti delle spese postali e suggerisce l’adozione della piattaforma digitale Send per la notifica delle sanzioni. Questa piattaforma potrebbe portare a risparmi significativi per i cittadini, consentendo ai comuni di avviare notifiche elettroniche e preavvisi telematici tramite l’App Io, riducendo i costi legati alla tradizionale posta cartacea.

Per rendere più chiaro l’impatto economico di questi aumenti, l’Asaps ha presentato alcuni esempi concreti:
- Una multa di 42 euro per divieto di sosta comporterebbe un aggravio di 12,40 euro per le spese di notifica.
- A questa cifra si aggiungono ulteriori costi procedurali che possono variare tra i 3 e i 20 euro, e in alcuni casi oltre i 70 euro se l’ente notificante è la Polizia Locale.
- Pertanto, una semplice violazione del Codice della Strada, inizialmente prevista con una sanzione di 42 euro, può facilmente superare i 60 euro a causa delle spese accessorie.
Anche le sanzioni per le zone a traffico limitato vedranno aumentare il proprio carico economico. Un verbale di 83 euro può tradursi in un costo totale che supera i 100 euro. Infine, chi viene sorpreso alla guida mentre utilizza il cellulare, con una multa di 250 euro, dovrà considerare un esborso complessivo di circa 270-275 euro, oltre alla sospensione immediata della patente. Tutti carichi ulteriori sul portafoglio dei cittadini, insomma.