Pessimo errore, guidare in questo modo. Stai facendo soffrire la tua auto e non te ne rendi conto!
Quanti di voi per ragioni economiche, di tempo o per pura pigrizia si sono trovati anche questa settimana a guidare con il serbatoio in riserva almeno una volta? Non siete gli unici, tra i milioni di automobilisti italiani che guidano sulle nostre strade ogni giorno e probabilmente non vi faremo cambiare abitudine con un singolo pezzo scritto online: tuttavia, se avete questa abitudine è giusto domandarsi se sia sana…per il motore della vostra auto!

Partiamo dal principio: la riserva del serbatoio si attiva quando vedete comparire quella piccola spia rossa al lato dell’indicatore del livello di carburante. Si tratta di un sistema di “emergenza” volto ad assicurarsi che il guidatore sappia quando è ora di fermarsi a fare il pieno. In media, con un’auto in riserva, vi potrebbero restare fino a 50 km di autonomia ma varia molto da modello a modello, età del motore e condizioni generali del bolide che guidate.
La domanda sorge spontanea: se siamo costantemente nella situazione di ridurci in riserva prima di fare il pieno, la nostra auto potrebbe farci qualche brutto scherzo. La risposta è “si” e, a seconda di quale tipo di auto guidiamo, i danni che questa pratica potrebbe apportare al nostro mezzo sono diversi e di gravità minore o maggiore. Ma andiamo con ordine e analizziamo qualche scenario.
In riserva rovini il motore: tutta la verità
Muoversi con l’auto in riserva comporta diversi rischi. Tanto per cominciare un serbatoio troppo “vuoto” a lungo può danneggiare la pompa della benzina. Questa infatti, specie nelle stagioni estive, tende a lubrificare e raffreddare la temperatura del serbatoio usando proprio il carburante come mezzo per farlo. Avere il serbatoio costantemente vuoto può nuocere grandemente a questo componente, alla lunga.

Il motore stesso potrebbe fare i conti con prestazioni peggiori dato che il motore fa molta fatica a girare a pieno regime quando non c’è abbastanza carburante. Questo è vero soprattutto con i motori diesel dove potrebbe anche entrare aria nell’iniettore del motore in questi casi, sempre se il comportamento viene re-iterato continuamente nel tempo.
Per finire, l’altro rischio ovvio è quello di perdere la dimensione di quanto stiamo consumando e rimanere a secco specie se non abbiamo aggiornato il conto dei chilometri parziali quando siamo entrati in riserva. Nel caso delle auto elettriche, per finire anche se non si parla di riserva ma di poca autonomia residua dall’ultima ricarica, il rischio è che le prestazioni della batteria non siano le stesse in estate e in inverno, finendo per rimanere senza corrente prima di quanto ci aspettiamo.