Norma UE stringente sui possessori di biciclette: da oggi sarà quasi impossibile fare questo

Batosta pesante per i ciclisti, l’UE dice di no. Ecco cosa cambia per gli appassionati del pedale. 

Come sappiamo, le normative dell’Unione Europea, in merito alla circolazione e ai trasporti, quelle che vengono approvate dalla Commissione hanno un effetto immediato sulla vita di tutti i giorni delle persone che utilizzano questi veicoli. Oggi, è toccato alle biciclette. Un recente dibattito in Europa, infatti, potrebbe cambiare radicalmente le abitudini dei nostri ciclisti.

Euro decisione bici
Addio bici, l’UE ha deciso – www.AutoMotoriNews.it

La mobilità sostenibile è un tema che fa molto breccia nell’immaginario dei cittadini europei, italiani inclusi. Milioni di persone hanno iniziato a usare questi mezzi che sono scelti per Il fatto che sono silenziosi, economici e che non consumano benzina né sono soggetti a blocchi del traffico. I mezzi a due ruote però stanno subendo una stretta e di recente, due nuove norme sono state approvate in merito.

A partire dallo scorso anno, sono cambiate le cose e sono state introdotte severe norme che regolano circolazione e parcheggio dei veicoli con sole due ruote, dalle bici fino alle moto. Andiamo quindi ad analizzare come le decisioni della Commissione hanno cambiato il modo di circolare – o fermarsi – con questo tipo di veicoli molto popolari in Italia.

Moto e bici, cosa devi sapere

Per quanto riguarda le motociclette, l’UE ha recentemente applicato una normativa sul DB Killer o Decibel Killer, il sistema installato negli scarichi delle moto per impedire che questi producano un’eccessiva dose di inquinamento acustico. Da ora, i marchi come Akrapovic che producono scarichi per moto non possono realizzare scarichi da cui si possa in qualsiasi modo svitare il sistema, rendendo la moto più rumorosa di quanto concesso per legge.

Bici addio Europa
Battuta d’arresto per i ciclisti europei – www.AutoMotoriNews.it

Per quanto riguarda le bici, nonostante l’opposizione di alcuni stati membri, è stato invece approvato lo scorso anno un decreto relativo ai parcheggi: tutti i condomini dove è assente un parcheggio per auto interrato o esterno dovranno infatti essere forniti di almeno due posti per parcheggiare le bici. Una cosa che modifica sensibilmente il modo in cui i costruttori devono muoversi e, sopratutto, le abitudini dei ciclisti ivi residenti.

Queste due nuove normative sono solo un esempio di come l’UE influisca ogni giorno sulla vita di milioni di persone che vivono negli Stati Membri tra cui ovviamente c’è anche il nostro. In un momento storico così delicato, però, dove più che mai dobbiamo essere uniti come europei, possiamo anche accettare qualche piccolo sacrifico alla nostra libertà personale. O no?

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