Martin: “Sono al punto più basso di un’atleta”, lo spagnolo posticipa il rientro in pista

Lo spagnolo prosegue la sua riabilitazione, ma deve posticipare il recupero: le sue parole non lasciano dubbi.

La stagione in MotoGp di Jorge Martin non poteva iniziare in un modo peggiore. Gli infortuni hanno tenuto fuori dai giochi lo spagnolo campione del mondo per i primi due appuntamenti stagionali, in Thailandia e in Argentina. E se qualche giorno fa lui stesso aveva, tramite un video sui social, provato a tranquillizzare i suoi fan parlando del suo recupero fisico e del suo rientro, adesso ha raccontato le difficoltà.

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Martin: “Sono al punto più basso di un’atleta”, lo spagnolo posticipa il rientro in pista (screenshot Youtube) automotorinews.it

Jorge Martin è stato ospite del podcast di Aleix Espargaro, dove ha commentato proprio le ultime settimane travagliate, senza nascondere però un certo carattere combattivo in merito alla questione.

Poco tempo fa ero al top e ora sono nel punto più basso per un atleta, che è essere infortunato. Sono stato due settimane senza poter pedalare, sollevare pesi, o fare qualcosa che potesse riavvicinarmi a guidare la moto. Ovviamente sto facendo molta riabilitazione, ma è stato difficile, poiché io sono un tipo irrequieto, quasi iperattivo, mi è mancato lo sport nella mia vita quotidiana. Alla fine non ho altra scelta che continuare a guardare avanti. L’obiettivo era rientrare ad Austin ma è impossibile, quindi ora abbiamo spostato al Qatar”, ha raccontato Martin.

Martin, l’analisi dello spagnolo: il successo e la crescita personale

Lo spagnolo, però, ha anche analizzato la sua posizione, di fatto prendendo coscienza della fortuna che ha nel fare un certo lavoro e soprattutto prendendo atto di cosa possa significare davvero fare successo.

Jorge Martin
Martin, l’analisi dello spagnolo: il successo e la crescita personale (screenshot Youtue) automotorinews.it

“L’altro ieri ero nella sauna, guardavo la mia casa e mi sono detto: “Jorge, sei venuto dal nulla e guarda dove sei”. Non ho mai pensato a cosa sia il successo in sé, ma credo sia dare tutto ciò che si ha. Non tutti possono vincere dei mondiali e delle gare, ma possono essere persone di successo o sentirsi tali. Forse il successo può essere rappresentato da quelle persone che persistono anche se le cose vanno male, che in generale non gettano la spugna nella vita. Quelle sono le persone che alla fine hanno successo”, ha concluso Martin.

A questo punto ci si aspetta di rivederlo in pista, salvo altri posticipi, in Qatar, nella gara prevista per il 13 aprile.

 

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