Arriva l’ennesima mazzata del Nuovo Codice della Strada. Questo obbligo non piacerà affatto agli italiani.
Il Nuovo Codice della Strada ha rivoluzionato il modo in cui gli italiani devono guidare, facendo già sentire i suoi effetti. Numerose patenti sono state ritirate per l’uso di cellulari alla guida, sicuramente l’infrazione più comune che, a quanto pare, viene compiuta dai guidatori del Bel Paese. Tuttavia, non si tratta dell’unico comportamento da sanzionare che molti di noi svolgono.

Negli ultimi tempi infatti, il tema dell’alcool alla guida è tornato di drammatica attualità. Molte persone continuano a mettersi al volante dopo aver bevuto, una decisione molto pericolosa che a volte, può costarci tutto, compresa la vita o nel migliore dei casi la patente: i limiti di tolleranza non sono scesi, per quanto riguarda l’alcool alla guida ma le sanzioni, beh, sono molto più dure e includono il ritiro immediato della patente.
Per non arrivare proprio a dover fare i conti con l’operato di automobilisti beoni, in ogni caso, il Governo ha tirato di nuovo fuori una misura che potrebbe impedire di fatto ai guidatori di mettersi al volante se hanno bevuto troppo. La misura è molto popolare in Europa e impedisce materialmente di accendere l’auto se si ha alzato troppo il gomito. Come? Ve lo spieghiamo subito…
Il “lock” del volante quando bevi troppo
Ormai molto popolare in Unione Europea, l’alcool Lock è un prodotto che si può collegare alla propria automobile e che consiste in poche parole di un etilometro che va ad interferire con il vero e proprio funzionamento dell’automobile se si ha un tasso alcolemico superiore ai livelli di guardia, ossia di almeno 0,80 g/l. Per precauzione, l’auto non partirà se siamo sopra questa soglia.

I governi dell’UE, italiano in primis, accarezzano da tempo l’idea di inserire questo sistema a bordo delle vetture che guidiamo ogni giorno per impedire che possano essere guidate da persone che hanno bevuto troppo. Il problema è che al momento, mancando una vera normativa in merito, non si può obbligare nessuno ad utilizzarlo. Entro questa estate, la norma in questione potrebbe arrivare sul tavolo del Ministero competente.
Permangono dubbi su chi dovrebbe pagare l’installazione dello strumento – costa almeno 1.500 euro – tra il cliente, il costruttore dell’auto o il Governo stesso. In ogni caso, è altamente probabile che nei prossimi dodici mesi si inizierà a parlare seriamente di questa possibilità. E voi siete pro o contro?