La stagione di F1 2025 è ufficialmente entrata nel vivo con il primo Gran Premio disputato in Australia, a Melbourne.

La competizione in F1 si è accesa ed è già entrata nel vivo. La McLaren riparte così come aveva smesso, confermando le aspettative alla vigilia del campionato. La vettura papaya, la MCL39, ha dimostrato in Australia di essere ancora la prima forza in griglia di partenza. Una monoposto che a Melbourne è stata sfruttata dal britannico Lando Norris, vincendo la gara ai danni del rivale Max Verstappen. Il quattro volte campione del mondo della Red Bull ottiene il secondo posto, una distanza minima per far capire all’avversario che darà tutto per non abdicare e continuare il suo regno nel circus.
Un primo appuntamento pieno di colpi di scena, per un campionato che avrà – a lungo – l’occasione di sorprendere con i rimanenti ventitré GP e le sei Sprint Race. Dopo l’esordio in Oceania, la F1 si sposta a Shangai dove nell’imminente weekend andrà in scena la seconda tappa del mondiale nonché la prima gara sprint.
Chiamata al riscatto la Ferrari, reduce da un deludente esordio in F1 nel 2025. Ottavo posto per Charles Leclerc e solamente la decima casella per il tanto atteso Lewis Hamilton. L’esperienza in rossa non è partita al meglio per il fuoriclasse britannico, sette volte campione del mondo è chiamato ad invertire la rotta già in Cina. Sorride invece la sua ex scuderia, la Mercedes ha chiuso con un terzo posto di George Russell e un quarto posto del rookie Andrea Kimi Antonelli.
F1, Marko non si nasconde
La Red Bull lotterà fino alla fine per contendere i due titoli in palio nel 2025 di F1. Parola di Helmut Marko, il consulente sportivo della scuderia di Milton Keynes fissa la deadline affinché la monoposto RB21 possa raggiungere il livello della MCL39 di McLaren, in prima fila per la lotta ai mondiali costruttori e piloti.

Le parole dell’ottantunenne austriaco rilasciate dopo la gara di Melbourne:
“Sappiamo quali sono i nostri problemi e ci stiamo lavorando, contiamo di crescere a livello di prestazione e di arrivare al loro livello in 3-5 gare. Sapevamo dopo i test che eravamo dietro di mezzo secondo o tre decimi. A inizio gara Verstappen è rimasto insieme ai piloti McLaren, ma poi è arrivato il degrado della gomma e non c’è stato niente da fare. Le condizioni meteo mutevoli hanno permesso a Max di giocarsela e nel finale era più veloce di Norris, ma non era possibile superare. Ha provato ad indurre Norris all’errore, ma Lando non ha sbagliato”.