Auto elettriche si o no? Si alza un coro di assensi in Europa a cui però, si accompagna un’altra voce non meno importante legata ad un profondo dissenso.
Il futuro della mobilità in Europa sta per affrontare una trasformazione significativa, con l’introduzione dell’obbligo di fermare la vendita di auto a combustione interna entro il 2035. Questo provvedimento, promosso dall’Unione Europea, ha generato un ampio dibattito tra i cittadini, evidenziando un divario di opinioni tra gli italiani e gli altri europei. Una recente indagine condotta da Autoscout24 ha messo in luce le diverse posizioni su questo tema cruciale.
Prima di leggere i risultati duri e puri, ci sono un paio di punti da considerare, molto interessanti per comprenderli. Un aspetto interessante emerso dall’indagine per esempio è la differenza di opinioni tra le generazioni. Gli over 35, in particolare, sono i più critici nei confronti del passaggio alle auto elettriche, spesso legati a motivazioni affettive e a una lunga consuetudine con i motori a combustione.

Al contrario, i giovani sembrano essere più favorevoli a una transizione rapida verso i veicoli elettrici: il 18% dei giovani intervistati desidera addirittura anticipare il divieto rispetto al 2035. Questo divario generazionale mette in evidenza una visione contrastante del futuro della mobilità, con i più giovani che tendono a guardare favorevolmente alle innovazioni tecnologiche e ai benefici ambientali delle auto elettriche.
Il tema dei costi è un altro elemento fondamentale che influisce sulla percezione di questi mezzi. Le auto elettriche, pur rappresentando una soluzione tecnologicamente avanzata, sono ancora percepite come troppo costose. Il 44% degli italiani ha dichiarato di essere meno disposto a spendere di più per un’auto elettrica rispetto a un anno fa, mentre solo il 16% è pronto a investire maggiormente per passare a un modello elettrico. Questo freno economico è ulteriormente aggravato dall’incertezza riguardo agli incentivi statali, che rappresentano un fattore cruciale per incentivare l’acquisto di veicoli elettrici.
I dati raccolti: chi è d’accordo e chi no
La ricerca ha coinvolto oltre 6.000 partecipanti in sei Paesi europei, tra cui Austria, Germania, Francia, Italia e Belgio.
I risultati hanno rivelato una crescente opposizione verso il divieto di immatricolazione di nuove auto a benzina e diesel. In Italia, il 52% degli intervistati si è dichiarato contrario a questo divieto, un dato che riflette un malcontento diffuso e una frattura generazionale. Questo scetticismo non è isolato, anzi, è condiviso da molti altri Paesi:

1. Austria: il 61% degli intervistati chiede il rinvio o l’abolizione della misura
2. Germania: il 58% in disaccordo
3. Francia: il 55% è contrario
Nonostante le preoccupazioni, la rete di ricarica per i veicoli elettrici sta crescendo e si stanno introducendo sul mercato modelli più economici. Tuttavia, per molti cittadini, l’incertezza sugli incentivi e il prezzo elevato delle auto elettriche rimangono barriere significative. In questo contesto, è essenziale monitorare l’evoluzione del mercato automobilistico e le decisioni politiche future, comprese quelle riguardanti l’uso di carburanti sintetici.
L’argomento delle auto elettriche e della transizione energetica è complesso e multifattoriale e richiede una riflessione approfondita per garantire un futuro sostenibile e accessibile per tutti. Sicuramente però, questo sondaggio dà una buona visione sulla percezione del cittadino medio di queste misure future.