Il pluricampione si è esposto e non ci sono più dubbi. Ferrari ha asfaltato Mercedes stavolta.
Lewis Hamilton, il sette volte campione del mondo di Formula 1, ha recentemente espresso la sua entusiastica opinione su qualcosa che quest’anno, la Scuderia Ferrari ha messo in campo affermando che è “migliore di quello Mercedes”. Questo commento arriva dopo il suo ingaggio nel team di Maranello, dove tale tecnologia ha rappresentato il suo primo approccio con la storica scuderia.

Lo strumento in questione, cruciale nella moderna Formula 1, viene utilizzato dalle squadre non solo per la progettazione, ma anche per la continua evoluzione delle monoposto, permettendo di adattare e ottimizzare le performance basandosi sui dati raccolti in pista.
Il fatto che un campione come Hamilton si sia convinto che questa tecnologia schierata dalla scuderia dalla casacca rossa sia addirittura meglio di quella di Mercedes ai tempi d’oro è segno di un’ottimo inizio stagione per Maranello. Andiamo dunque a vedere cosa è riuscito a conquistare la stima e l’apprezzamento di un pilota che, notoriamente, non fa complimenti a vuoto!
Era tutta…una simulazione!
Il simulatore di Ferrari, frutto di una collaborazione con l’azienda britannica Dynisma, è stato progettato per offrire un’esperienza di guida estremamente realistica. Dynisma, fondata nel 2017 da Ash Warne, ex ingegnere di Formula 1, ha rivoluzionato il settore grazie a tecnologie avanzate che minimizzano la latenza e massimizzano la larghezza di banda. Questo consente di simulare in modo preciso le condizioni di gara, replicando le forze laterali, di accelerazione e di frenata che un pilota sperimenta durante una corsa reale.
Negli ultimi anni, la Formula 1 ha assistito a un cambiamento significativo nell’approccio ai test e alla preparazione. Tradizionalmente, le squadre passavano giorni in pista per testare le loro vetture e raccogliere dati. Oggi, grazie all’evoluzione dei simulatori, gran parte di questo lavoro viene svolto in ambiente virtuale. I punti chiave di questo cambiamento includono:
- Telaio mobile: I moderni simulatori sono dotati di un telaio mobile che si muove in risposta ai comandi del pilota, riproducendo le sollecitazioni reali che si avvertono in gara.
- Adattamento rapido: Questo livello di dettaglio permette ai piloti di adattarsi alle monoposto senza dover necessariamente passare ore in pista.
- Sviluppo della monoposto: Ogni aggiornamento aerodinamico viene testato nel simulatore prima di essere implementato in pista.
Hamilton ha riferito di essere rimasto colpito dalla qualità del simulatore Ferrari, sottolineando come il suo livello di realismo superi quello che aveva conosciuto con Mercedes. Questa affermazione è significativa, considerando l’importanza che ha avuto il team tedesco nelle ultime stagioni della Formula 1. La capacità di Ferrari di attirare un talento del calibro di Hamilton e di impressionarlo con la propria tecnologia è un chiaro segnale della direzione in cui la squadra sta andando.
Il simulatore non è solo uno strumento di allenamento, ma diventa un elemento chiave nella fase di sviluppo della monoposto. Il processo di correlazione dei dati è fondamentale: più i dati ottenuti dal simulatore e quelli raccolti in pista sono vicini, più rapida e efficace sarà l’evoluzione della vettura. In un contesto di competizione spietata, ogni vantaggio tecnologico può fare la differenza.