Auto

La cinghia a bagno d’olio c’è anche su alcuni modelli Volkswagen: quali e se c’è da preoccuparsi

Attento a cosa compri, anche queste auto Volkswagen – e non solo – usano un componente molto pericoloso! 

Negli ultimi anni, il tema delle cinghie a bagno d’olio ha suscitato un forte interesse tra gli automobilisti, in particolare tra i possessori di veicoli del Gruppo Volkswagen. Questa tecnologia, adottata da diversi produttori di automobili, ha generato preoccupazioni riguardo all’affidabilità e alla longevità dei motori. I motori turbodiesel EA288, noti per la loro diffusione nei modelli Volkswagen, Audi, Skoda e Seat, utilizzano una cinghia a bagno d’olio esclusivamente per il funzionamento della pompa dell’olio. Ma quali sono le implicazioni di questa scelta e ci sono motivi di preoccupazione per i proprietari di questi veicoli?

Anche Volkswagen usa questo accessorio (Volkswagen Media Press) -www.AutoMotoriNews.it

La cinghia a bagno d’olio è una soluzione tecnica che ha trovato applicazione su diversi motori, grazie ai suoi potenziali vantaggi in termini di affidabilità e riduzione del rumore. Nel caso dei motori TDI EA288, questa cinghia è dedicata unicamente alla pompa dell’olio, mentre i due alberi a camme sono azionati tramite una tradizionale cinghia di distribuzione a secco. Questa separazione dei sistemi dovrebbe teoricamente garantire una maggiore durabilità e una minore possibilità di guasti catastrofici, ma la presenza di una cinghia a bagno d’olio solleva interrogativi sulla manutenzione e sulla salute a lungo termine del motore.

Perché è un problema?

Sebbene i motori TDI EA288 siano generalmente considerati affidabili, non si può ignorare il fatto che la cinghia a bagno d’olio possa essere soggetta a degrado nel tempo, proprio come le cinghie di distribuzione tradizionali. I principali rischi associati includono:

  1. Degrado della cinghia: L’abrasione della gomma può rilasciare particelle.
  2. Ostruzione dei condotti di aspirazione: Le particelle possono compromettere la lubrificazione del motore.
  3. Guasti catastrofici: Un guasto della cinghia può portare a danni irreparabili al motore in pochi secondi.

Fortunatamente, la possibilità di tali eventi catastrofici è considerata rara, soprattutto se si seguono rigorosamente le indicazioni di manutenzione fornite dal costruttore. Gli esperti consigliano di prestare particolare attenzione alla qualità dell’olio utilizzato e ai tempi di sostituzione. Un cambio dell’olio regolare, ogni 15.000 km o ogni due anni, può eliminare gran parte delle particelle di usura e ridurre i rischi associati all’abrasione.

Per i possessori di veicoli con il motore TDI EA288, ci sono alcune pratiche che possono contribuire a garantire una lunga vita al motore e alla sua cinghia a bagno d’olio. Ecco alcune raccomandazioni utili:

  1. Utilizzare oli motore approvati: L’uso di prodotti non conformi può aumentare il rischio di deterioramento della cinghia.
  2. Mantenere una routine di manutenzione regolare: Le cinghie di distribuzione devono essere sostituite secondo le scadenze previste.
  3. Ispezionare la cinghia a bagno d’olio: Durante i controlli di routine, è importante identificare eventuali segni di usura prima che diventino problematici.

Opzioni alternative

Per coloro che sono particolarmente preoccupati riguardo alla cinghia a bagno d’olio, esistono anche soluzioni alternative. Alcuni produttori offrono kit di conversione che sostituiscono la cinghia con un sistema a catena, come quello prodotto dalla Mikmotoren. Questa opzione, sebbene più costosa, può fornire una maggiore tranquillità per gli automobilisti che desiderano evitare i rischi associati alla cinghia a bagno d’olio. Tuttavia, è importante considerare i costi totali, che includono sia il prezzo del kit che le spese di montaggio, prima di prendere una decisione.

Attento alla cinghia ad olio – www.AutoMotoriNews.it

In sintesi, la presenza di una cinghia a bagno d’olio nei motori TDI EA288 della Volkswagen non rappresenta necessariamente un motivo di allerta per i proprietari di questi veicoli. Con una manutenzione adeguata e l’uso di oli motore di qualità, i rischi associati possono essere notevolmente ridotti. Tuttavia, è sempre saggio rimanere informati e consapevoli delle esigenze del proprio veicolo, per garantire prestazioni ottimali e tranquillità nel lungo termine.

Manfredi Falcetta

Recent Posts

MotoGP, Pernat sicuro: “Bagnaia? Vi svelo perché sta soffrendo”

Il dirigente sportivo e manager di piloti ha voluto dire la sua sul momento no…

7 ore ago

Conosci il significato dei nomi delle Maserati? Davvero curioso

I nomi delle automobili del Tridente a volte sono scelti in modo banale, altre volte...nascondono…

9 ore ago

Ferrari, il dato che emerge dall’Australia preoccupa: non accadeva dal 2014

La nuova coppia di piloti della Rossa formata da Leclerc ed Hamilton si è resa…

11 ore ago

Chi ha un Vespino è ricco e non lo sa: oggi vale un botto di soldi

Un piccolo ed insospettabile modello Piaggio vale una fortuna. Ecco come sfruttare al meglio il…

13 ore ago

MotoGp, Di Giannantonio: “Mi manca forza fisica, devo fare uno step di mentalità”

L'analisi relativa al suo fisico è chiara, manca ancora qualcosa: c'è da lavorare. Il mondiale…

15 ore ago

Dimentica il Giappone, sali su questo treno e ammira i ciliegi in fiore: si trova in Italia, esperienza unica

Non serve un biglietto aereo per il Giappone per questo panorama. Basta prendere un treno…

17 ore ago