La casa americana potrebbe essere indagata per gravi illeciti. Il Governo e la stampa sono furiosi con Tesla.
La situazione di Tesla si complica ulteriormente con l’apertura di un’indagine ufficiale da parte delle autorità canadesi. Al centro della questione c’è un sospetto di frode legato agli incentivi statali per l’acquisto di veicoli elettrici. Questo tema è particolarmente rilevante in un periodo in cui la transizione verso l’elettrico è al centro dell’attenzione globale. Ma cosa è realmente accaduto?

Per comprendere la portata della questione, è fondamentale analizzare il contesto degli incentivi governativi. In un paese del Nord America, come in molti altri, il governo ha implementato programmi di incentivi per stimolare la vendita di auto elettriche, con l’intento di ridurre le emissioni di carbonio e promuovere la sostenibilità. Gli acquirenti potevano beneficiare di un sussidio fino a 5.000 dollari per ogni veicolo elettrico acquistato, un’iniziativa che ha portato a un notevole aumento delle vendite nel settore.
A metà gennaio 2025, il Governo ha lanciato un allerta riguardo al rapido esaurimento dei fondi disponibili per questi incentivi. Questo avviso ha creato una vera e propria corsa all’acquisto, con i consumatori che si sono affrettati a finalizzare le loro transazioni. In questo frangente, Tesla ha registrato un numero record di vendite. Secondo un’inchiesta condotta dal Toronto Star, quattro concessionari Tesla avrebbero presentato richieste di rimborso per ben 8.653 veicoli in soli tre giorni, l’ultimo della finestra di disponibilità.
Le cifre emerse sono state considerate sospette da molti osservatori del settore. In particolare, la sede di Quebec City ha segnalato la consegna di circa 2.500 veicoli in un solo giorno e circa 4.000 nel corso del weekend conclusivo. Tali numeri hanno sollevato interrogativi, poiché il concessionario in questione può ospitare solo poche centinaia di veicoli.
Scoperti ad imbrogliare?
Le preoccupazioni non si limitano solo ai numeri, ma si estendono anche alle conseguenze per i concessionari di altre marche. A causa del comportamento di Tesla in Canada, il paese del Nord America dove è stata riscontrata questa situazione, molti concessionari si sono trovati privi di incentivi per 2.295 veicoli. La Canadian Automobile Dealers Association (CADA) ha espresso il suo disappunto, definendo inaccettabili le pratiche di Tesla e sottolineando che tali comportamenti danneggiano i concessionari che operano in modo trasparente e conforme alle normative vigenti.

A seguito delle segnalazioni, Transport Canada ha avviato un’indagine ufficiale per fare chiarezza sulla questione. Le autorità stanno esaminando se Tesla abbia accumulato richieste di rimborso in modo non trasparente, utilizzando strategie discutibili per garantire una fetta significativa degli 71,8 milioni di dollari rimasti disponibili. Finora, Tesla si sarebbe assicurata 43,1 milioni di dollari, il che ha sollevato non poche polemiche nel settore automobilistico.
Le implicazioni di questa indagine potrebbero essere enormi. Se le autorità dovessero trovare prove di irregolarità, Tesla rischierebbe non solo pesanti sanzioni finanziarie, ma anche danni reputazionali che potrebbero influenzare la fiducia dei consumatori e degli investitori. In un momento in cui l’industria automobilistica sta cercando di affermarsi nel mercato delle auto elettriche, la reputazione di Tesla potrebbe subire un duro colpo. L’azienda, già alle prese con vari problemi, potrebbe trovarsi di fronte a un nuovo ed imprevisto capitolo di sfide legali e normative.