Traffico, parcheggi inesistenti e auto troppo grandi. Una soluzione ci sarebbe ma le case automobilistiche non la amano, ecco il perché!
Negli ultimi anni le già congestionate città europee sono diventate in media ancora più convulse e affollate, specie quando si parla di automobilismo: le vetture non stanno solo diventando più costose ma anche più grandi, come certifica una ricerca dell’European Transport Safety Council secondo cui le vetture si “allargano” di un centimetro ogni due anni in media. Merito dell’avvento dei SUV ma anche di standard di sicurezza più alti che richiedono più accessori a bordo.

Non serve sottolineare troppo come questo contribuisca in modo negativo alla gestione del traffico: molte strade italiane sono state progettate ormai cinquanta o sessanta anni fa quando in media, le varie Fiat 500, Fiat 126 e Citroen 2CV diffuse nelle nostre città occupavano molto meno spazio. Stesso discorso per i parcheggi, in netta riduzione anche per il fatto che un’auto lunga cinque metri occupa molto più spazio di una di tre e mezzo quando posteggia in strada.
La soluzione potrebbe essere uscire un po’ dagli schemi, per ridurre drasticamente le dimensioni delle auto che guidiamo e qualche casa produttrice negli anni passati lo ha anche fatto. Basterebbe “levare un pezzo” alle auto che guidiamo per renderle più agili e aumentare lo spazio a disposizione degli automobilisti? Una domanda a cui oggi, tenteremo di rispondere andando ben fuori dai canoni stilistici moderni!
Tre meglio di quattro. Non tutti sono d’accordo
Il fenomeno delle automobili a tre ruote non è nuovo al mondo: una delle case produttrici che si è specializzata in questo campo prima del suo fallimento occorso nel 2002 è stata la britannica Reliant che a partire dal 1935 si è mossa nel campo dei tricicli. Queste vetture erano sicuramente più piccole ed agili delle loro controparti a quattro ruote, grande vantaggio in città. Un esempio? La Reliant Robin, auto più famosa del marchio, era lunga appena 3 metri e larga appena 1,4 con un peso di 450 chilogrammi.
Non bisogna però uscire nemmeno dal nostro paese per trovare vetture come queste: che dire del triciclo più famoso del mondo ossia la Piaggio Ape? Chi ha bisogno di un furgone piccolo e molto agile può ricorrere a questo “bolide” tutto italiano con una lunghezza di soli 3 metri ed una larghezza di 2, il tutto potendo caricare la stessa massa di un piccolo furgone.

Le auto a tre ruote – o i furgoni – non vanno bene per tutti: impossibile creare un modello a quattro posti, per ragioni ingegneristiche, ma se più vetture di piccole dimensioni seguissero questo concept, non sarebbe meglio per tutti? Non guadagneremmo molto più spazio nelle nostre piccole città?
Il fatto è che ci sono due problemi: il primo è di natura legislativa. In Italia, solo le auto con un motore dalla cilindrata di 50 cc o inferiore rientra nella giusta categoria per essere considerato Triciclo Leggero. In più, queste auto tendono ad essere molto instabili, al punto che possono essere ribaltate con facilità da un uomo adulto e devono avere quindi il centro di massa il più vicino a terra possibile. In un Unione Europea che fa della sicurezza in strada la sua priorità quindi, auto come la Reliant Robin, per quanto affascinanti e comode, troverebbero davvero poco spazio. Un vero peccato.