Un acquisto finito male sia per il compratore che per il venditore. Ma perché è successo tutto questo? Una storia assurda ma vera.
Quando si acquista un’automobile usata, bisogna sempre assicurarsi che il gioco valga la candela, anche se si compra in una concessionaria, un luogo dove teoricamente si dovrebbe essere al riparo dalle truffe. La stessa concessionaria però potrebbe aver acquistato per errore l’auto senza accorgersi di alcuni difetti da una terza persona, ecco una delle tante ragioni per cui un giro di prova è sempre consigliato.

La vicenda accaduta ad un compratore europeo in queste ore ha fatto sorgere tante domande: la prima, leggendo già le prime righe, sorge spontanea: perché mai qualcuno dovrebbe riportare un’auto appena comprata al concessionario dopo poche ore? Il fatto è che è successo proprio questo. Il protagonista della storia non è stato molto fortunato ed ha comprato una vettura che onera nelle condizioni promesse dal venditore.
In poche parole, l’auto era usata e aveva percorso 145mila chilometri. Cosa ancora più grave, aveva avuto un proprietario in più rispetto a quello che aveva dichiarato il venditore. La situazione è degenerata al punto che il compratore si è rivolto alle autorità. Una lezione importante per quelli tra noi a cui dovesse succedere un caso simile: ecco come lo ha risolto questa persona…
Risarcimento immediato
Dopo aver tentato di rivolgersi al concessionario per ottenere una spiegazione sui gravi difetti dell’auto tra cui pneumatici sgonfi e consumati e un cattivo odore di tabacco a bordo, il cittadino finlandese che ha acquistato l’auto ha chiamato le autorità competenti minacciando di rivalersi legalmente. L’auto che aveva comprato, tra l’altro, non era nemmeno stata presa a buon mercato.

L’auto in questione era un SUV Ford Edge da 47mila euro, un veicolo a cinque porte noto per essere un mezzo di alta fascia nel listino dell’Ovale Blu. Di fronte ai numerosi problemi che secondo il meccanico avrebbero richiesto almeno 12mila euro di lavori riportati dall’auto, l’uomo è finalmente riuscito a patteggiare una soluzione con il venditore.
Il concessionario ha sborsato oltre 8000 euro di rimborso a cui aggiungere oltre 3000 euro di danni morali legati ancelle false informazioni sulla vettura che il cliente si è trovato davanti. Un risarcimento giusto ma sicuramente tardivo che ci invita a tenere sempre gli occhi aperti quando si compra un’auto usata, anche in un ambiente sicuro come un autosalone!