Attento perché quando parcheggi potresti dimenticartene. Non fare questi errori, col disco orario.
Quando si parcheggia in aree dove la sosta è regolamentata da limiti temporali, l’esposizione del disco orario diventa un elemento cruciale. Tuttavia, può capitare di ricevere una multa anche dopo aver esposto correttamente il disco. Quali possono essere le ragioni di questo inconveniente? In questo articolo, esploreremo le regole che disciplinano l’uso del disco orario, le sanzioni associate e le modalità per contestare una multa che sembra ingiusta.

In Italia, l’uso del disco orario è regolato dall’articolo 157 del Codice della Strada. Questo articolo stabilisce che nei luoghi dove la sosta è consentita solo per un periodo limitato, i conducenti devono indicare l’orario di inizio sosta in modo visibile. Questo obbligo è fondamentale per regolare il flusso di traffico e garantire che gli spazi di sosta siano utilizzati equamente da tutti gli automobilisti.
Il disco deve essere posizionato sul cruscotto dell’auto, con l’orario di arrivo ben visibile. Se non si dispone di un disco orario ufficiale, è possibile utilizzare un semplice foglio di carta su cui indicare l’orario di arrivo. È essenziale che l’orario sia scritto in modo chiaro e leggibile per evitare sanzioni.
Perché mi hanno multato?
Le multe per la mancata esposizione del disco orario sono tra le infrazioni più comuni nelle aree di sosta a tempo. Le sanzioni variano da un minimo di 42 euro a un massimo di 173 euro, a seconda della gravità dell’infrazione. È importante notare che non solo l’assenza del disco comporta una sanzione, ma anche l’esposizione di un orario errato o scaduto.
Ecco alcune delle sanzioni più comuni:
- Assenza del disco orario: multa da 42 a 173 euro.
- Orario errato: multa da 26 a 102 euro, a seconda del tempo di sosta oltre i limiti consentiti.
- Sosta prolungata: se l’auto rimane parcheggiata oltre il tempo consentito, la multa sarà calcolata in base alle ore di eccesso.
Cosa molto importante, assicuratevi che il disco orario sia esposto correttamente, dove gli agenti possono vederlo e, cosa fondamentale, che non sia scaduto, una leggerezza che come vedete, può costare cara!
Modalità di contestazione della multa
Se si riceve una multa per mancata esposizione del disco orario, è possibile contestarla. Ecco alcuni motivi validi per farlo:
- Vizi di forma: controllare se ci sono errori nel verbale, come numero di targa o data di emissione.
- Eventi imprevisti: se la sosta è stata causata da eventi di forza maggiore, come un’emergenza medica, è possibile presentare documentazione a supporto.
- Visibilità della segnaletica: se i cartelli che indicano la regolamentazione della sosta sono danneggiati o poco visibili, si può contestare la multa.

Il termine per presentare un ricorso è di 60 giorni dalla data di notifica della multa. Il ricorso può essere inviato al Comando di Polizia Municipale che ha emesso il verbale o direttamente al Prefetto. È fondamentale utilizzare modalità formali, come la raccomandata con ricevuta di ritorno, per garantire che il ricorso venga ricevuto correttamente.
Non sottovalutare la questione della multa per disco orario. La sua gestione corretta non solo evita spese impreviste, ma contribuisce anche a una maggiore consapevolezza sulle normative che regolano la sosta. Le sanzioni, sebbene elevate, sono pensate per garantire il rispetto delle norme e la sicurezza di tutti gli utenti della strada.