Il campione scandinavo non ha dubbi: per Mika Hakkinen, quest’anno sul tetto del mondo con lo scettro di campione ci sale lui!
Prevedere come andrà un mondiale di Formula Uno alle battute iniziali è una scienza tutt’altro che esatta, dal momento che gli equilibri in pista possono essere sconvolti da una varietà di fattori che poche persone al mondo sarebbero in grado di anticipare, anche se parliamo di campioni, esperti o statistici fenomenali. Ci sono stati mondiali in cui scuderie da pochi dollari hanno dominato – il caso della Brawn comprata per pochi soldi a inizio stagione – ed altri dall’esito molto più scontato come gli ultimi con Red Bull e Verstappen.

La storia però ci insegna che spesso, i campioni che hanno a loro volta corso e vinto in un mondiale di questo sport hanno un occhio di riguardo per i dettagli; è come se fossero in qualche modo connessi a questa disciplina e avessero una marcia in più nel provare a prevedere come andranno le cose in pista, anche molto prima che il semaforo verde si accenda davanti alle monoposto in gara.
Tra i pochi uomini al mondo a poter vantare di aver alzato il trofeo più ambito in F1 c’è il finlandese Mika Hakkinen, classe 1968, uno dei pochi piloti ad essersi guadagnato il rispetto di un colosso assoluto come Michael Schumacher ma sopratutto, in grado di vincere ben due mondiali iridati, uno nel 1998 ed uno nel 1999 sempre con la McLaren. Il campione seguirà con attenzione maniacale questa stagione, visto che ha già un favorito.
La predizione del finlandese
Molto presto per fare un pronostico, come dicevamo, ma un campione come Hakkinen può sicuramente essere preso sul serio più del vostro amico medio al tavolino del bar che parla di Ferrari e Red Bull per partito preso. Il campione ha seguito il mercato dei piloti del pre-stagione ed individuato l’uomo che potrebbe davvero sorprenderci; forse neanche troppo, tutto sommato.

Non sarà esattamente sfavorito considerando che ha già vinto più mondiali di tutti i colleghi in griglia di partenza ma per Hakkinen, Lewis Hamilton, il Sir trapiantato in Ferrari potrebbe davvero essere l’uomo che farà la differenza, quest’anno: “Avrà sicuramente un impatto positivo su Ferrari, si è sempre saputo evolvere”, ha detto Hakkinen intervistato dal Corriere dello Sport sull’edizione del 4 marzo di quest’anno.
Secondo Hakkinen, l’età non è un fattore determinante per la vittoria: “Ha tanta esperienza e secondo me 40 anni non sono troppi. Forse lo erano ai miei tempi, la tecnologia e i metodi di allenamento si sono evoluti”, le sue parole. E Max Verstappen starà a guardare? Non proprio, ma la pressione su di lui potrebbe fare la differenza: “Mentalmente non è facile. Devi reggere la pressione e le critiche, non passi le giornate a dirti “sei il migliore” allo specchio. Questo è il grande lavoro che Max ha saputo fare”, analizza Mika valutando come la pressione dei media potrebbe cambiare l’equilibrio in campo a seconda di come i due piloti sapranno reggerla.
E per finire, il campione tira fuori una terza concorrente non banale: “La McLaren che vediamo oggi è tosta come ai miei tempi, ha saputo evolversi lentamente nel tempo. A Lando? Consiglio di non alzare il piede dal pedale. Sembra banale ma in certi duelli non lo è affatto”, consiglia il pilota a Lando Norris in conclusione.