La proposta del nuovo pilota spagnolo della Williams strizza l’occhio ad una vecchia regola che fa parte del passato della Formula 1

Carlos Sainz nel 2025 ha dato il via ad una vera e propria seconda vita sportiva. Per l’ex ferrarista non solo il passaggio in Williams, con l’ambizioso obiettivo di riportare la scuderia di Grove ai fasti di un tempo, ma anche il ruolo di direttore del GPDA, il sindacato dei piloti di Formula 1, dove ha preso il posto dell’ex pilota Toro Rosso, Red Bull, Ferrari ed Aston Martin Sebastian Vettel.
Sainz, assieme ai suoi colleghi, è reduce dalla tre-giorni di test prestagionali in Bahrain. Nel poco tempo avuto a disposizione, il suo Team, proprio come gran parte dei rivali, ha dovuto mettere in pista una mole incredibile di nuovo materiale ed upgrade, per cercare di trovare la base migliore con cui presentarsi alla prima gara dell’anno.
Spesso, questa mancanza di tempo necessario per provare nuove specifiche sulle monoposto pesa tanto nell’economia di un mondiale per una scuderia, ed infatti è da un po’ di tempo a questa parte gli appassionati di F1 si chiedono: perché non tornare all’epoca in cui erano concessi i test privati? Carlos Sainz, di recente, ha dichiarato di voler proporre alla FIA un cambiamento in questo senso: ecco le parole del pilota.
Test in F1, la proposta di Sainz: “Mettiamo delle ore di test privati spendibili nel budget cap”
I test privati in Formula 1 sono vietati dall’ormai lontano 2009: più di 15 anni in cui gli appassionati si sono abituati a vedere le macchine in pista esclusivamente nei weekend di gara. Ma adesso, in vista delle prossime stagioni, sembra proprio che i piloti possano chiedere alla FIA un parziale ritorno al passato.

A parlarne è stato Carlos Sainz, che ha avanzato pubblicamente la sua proposta per rivedere le limitazioni dei test privati in F1:
Ho ormai 30 anni e dieci di esperienza in F1, sto cominciando a capire come funziona questo sport, e non solo sul piano della guida, ma anche delle connessioni tra la FIA e la FOM. Negli ultimi mesi ho pensato a come poter contribuire con la mia esperienza. Un esempio è quello dei test. Molti team spendono tantissimi soldi per i loro simulatori all’avanguardia e chiedono ai loro piloti di usarli, ma magari devono volare in Inghilterra da qualsiasi parte del mondo in cui si trovano
Non capisco perché dobbiamo avere solo tre giorni di test. È bello avere un test collettivo e credo che le cose possano continuare così, ma il mio suggerimento è quello di inserire altri giorni di test privati nel budget cap. In questo modo, ogni squadra potrebbe decidere come spendere i propri soldi, se sulle prove in pista o sul simulatore
Una proposta rivoluzionaria, che potrebbe migliorare e non poco i percorsi di sviluppo dei singoli Team. Stremo a vedere quale sarà la risposta della FIA.