Sembra che un noto carburante sia sulla via del tramonto in Italia. Gli appassionati di motori non vogliono crederci ma è tutto vero.
Non è certo una novità per gli automobilisti europei sentirsi dire che tra qualche anno, e per la precisione i dieci che ci separano dall’addio ai motori termici secondo Bruxelles, non potremo più guidare o comprare automobili alimentate da determinati combustibili tra cui benzina e diesel. Tuttavia, le cose potrebbero andare diversamente sotto alcuni punti di vista.

Alcuni carburanti spariranno sicuramente dall’equazione prima di altri, se non altro a causa del loro scarso utilizzo da parte dei guidatori che disincentiva la produzione di auto in grado di usarli da parte delle case produttrici. Tempo fa, sembrava arrivata l’ora del metano, per esempio, anche se gli impianti installati in officina continuano ad avere grande successo in tempi di ZTL e limitazioni del traffico.
Le auto alimentate dal tipo di carburante che stiamo per mostrarvi, però, potrebbero non avere vita lunga. Alcune notizie preoccupanti fanno pensare agli italiani che forse, se guidano un mezzo del genere, vendere potrebbe essere la soluzione più intelligente prima di trovarsi letteralmente…un pezzo di ferraglia tra le mani! Cerchiamo di fare chiarezza.
Sulla via del tramonto!
Stiamo parlando del metano, anche noto come carburante a base di gas naturali per autotrazione che secondo diversi esperti potrebbe essere al suo canto del cigno e pronto per dare l’addio al mercato. Nonostante i vantaggi come un costo pari a circa 1,5 euro per litro, inferiore perfino al diesel, ci sono varie ragioni che fanno propendere per un addio del metano dal mercato delle automobili.

Anzi tutto, lo scorso anno solo 1.242 nuove auto a metano sono state immatricolate, pari al 2,3% delle auto totali vendute nei dodici mesi del 2024 e come sappiamo, quando un tipo di auto diventa poco popolare, lo diventano anche le infrastrutture per rifornirle che al Governo non conviene più di tanto aprire in altre parti del paese. Pur essendo ancora poco meno costoso del diesel, il metano ha poi visto una grande crescita nel prezzo dovuta in particolare alla Guerra in Ucraina e non è immune dal problema dell’inquinamento, pur se ridotto.
Diverse case come Volkswagen, SEAT che fa parte dello stesso gruppo industriale e FIAT hanno già dichiarato che le auto a metano saranno le prime a sparire dai loro listini. Insomma, la scommessa di un’auto a metano sembra perdere appeal sul lungo termine. Il cabrante che saluteremo ancora più avanti? Il diesel, ma ne parleremo sicuramente in un’altra occasione…