Bollo auto venduta, paga il venditore o l’acquirente? Cosa dice la legge

Parlando della tassa più odiata dagli automobilisti, chi paga il Bollo Auto in questo caso? 

Il tema del bollo auto in caso di vendita di un veicolo è spesso fonte di confusione per venditori e acquirenti. La tassa automobilistica, conosciuta anche come tassa di possesso, è una tassa regionale che grava sul proprietario del mezzo e deve essere pagata annualmente. Ma quali sono le responsabilità di pagamento in caso di passaggio di proprietà? Oggi, potremo schiarirci le idee a riguardo una volta per tutte.

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Perché pagare così tanto? – www.AutoMotoriNews.it

È fondamentale comprendere che il bollo auto deve essere corrisposto annualmente entro l’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza del bollo precedente. Se la scadenza coincide con un giorno festivo, il pagamento può essere effettuato il primo giorno lavorativo utile successivo senza incorrere in sanzioni. Ogni veicolo ha una scadenza di pagamento specifica che può variare a seconda della data di immatricolazione, con scadenze tipiche fissate nei mesi di aprile, agosto e dicembre.

Quando si tratta di vendere un veicolo, la questione del pagamento del bollo diventa più complessa. Chi deve pagare il bollo per l’anno in cui avviene la vendita? La legge stabilisce chiaramente che, in caso di un passaggio di proprietà, il nuovo proprietario non è tenuto a pagare la tassa relativa al periodo antecedente all’acquisto. Questo significa che eventuali cartelle esattoriali per il bollo non pagato saranno indirizzate al precedente proprietario fino a quando il passaggio di proprietà è ufficialmente registrato.

Chi lo deve saldare? 

Per comprendere cosa fare in caso di vendita, ecco un paio di esempi concreti a riguardo:

  1. Se un’auto ha il bollo in scadenza a settembre e viene venduta a ottobre, il nuovo proprietario sarà responsabile del pagamento del bollo, poiché la scadenza per il pagamento non era ancora trascorsa al momento dell’acquisto.
  2. Se invece la vendita avviene dopo il 1° novembre, il pagamento del bollo ricadrà sul vecchio proprietario.

Questa situazione solleva interrogativi e, a volte, frustrazioni, poiché in alcuni casi il venditore si ritrova a dover pagare una tassa di possesso per un periodo durante il quale non ha più posseduto il veicolo. Molti esperti consigliano che le Regioni dovrebbero rivedere le normative per consentire una divisione più equa del bollo tra il vecchio e il nuovo proprietario.

Nel caso di acquisto di un veicolo usato da un concessionario, la situazione è leggermente diversa. I concessionari hanno la possibilità di richiedere l’esenzione temporanea del bollo fino al momento della vendita definitiva del veicolo. Ciò significa che il termine per il pagamento viene sospeso fino a quando il veicolo non viene trasferito al nuovo proprietario. In alcune circostanze, il concessionario potrebbe anche decidere di coprire il pagamento del bollo per un anno o più.

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Chi deve pagarla? – www.AutoMotoriNews.it

Se un venditore decide di cedere il proprio veicolo a un concessionario in permuta, la dichiarazione di vendita libera il venditore dalla responsabilità per i pagamenti del bollo che scadono dopo la firma del contratto di vendita. Tuttavia, se il venditore ha già pagato il bollo e decide di vendere l’auto entro le 12 mensilità, non potrà richiedere alcun rimborso per la tassa già pagata.

È opportuno sottolineare che, a differenza dell’assicurazione auto, il bollo non può essere trasferito su un nuovo veicolo acquisito. Pertanto, è sempre vantaggioso per i venditori cercare di sincronizzare la vendita del veicolo con il mese di scadenza del bollo, minimizzando così le spese e semplificando la gestione delle tasse automobilistiche. Pianificare la vendita in prossimità della scadenza del bollo può evitare di pagare due volte la tassa, rendendo il processo più efficiente e meno stressante.

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