Novità importanti riguardo gli Autovelox nel nostro paese. E’ finita la pacchia.
Il Ministero delle Infrastrutture sta per introdurre un decreto fondamentale per l’omologazione degli autovelox, un tema che ha sollevato dibattiti accesi nel corso degli anni. Questa iniziativa mira a risolvere un problema annoso legato alla validità delle multe emesse dai rilevatori di velocità. Attualmente, le contravvenzioni elevate con autovelox non omologati possono essere facilmente annullate tramite un ricorso al Giudice di Pace o al Prefetto. Tuttavia, con l’introduzione del decreto, il panorama delle multe stradali potrebbe cambiare radicalmente.

Secondo l’articolo 142, comma 6, del Codice della Strada, le sole prove valide per determinare l’osservanza dei limiti di velocità sono quelle ottenute tramite apparecchiature debitamente omologate. In sostanza, se un autovelox non è omologato, la prova dell’eccesso di velocità non sussiste.
La questione della Validità delle multe è sicuramente il punto focale di questa situazione. Un ricorso, infatti, può portare all’annullamento della multa se l’autovelox non è omologato. Le circolari ministeriali tendono a confondere i due concetti di “omologazione” e “approvazione” è serve maggiore chiarezza così che la legge prevalga su ogni interpretazione personale del magistrato.
La posizione della Cassazione
Un aspetto cruciale di questa vicenda è stato chiarito dalla Cassazione con l’ordinanza 10505/2024 del 18 aprile. La Corte ha stabilito che l’approvazione non è equivalente all’omologazione, poiché i due termini hanno caratteristiche e finalità diverse. Solo l’omologazione completa garantisce la precisione dell’apparecchio, rendendo legittimi gli accertamenti effettuati tramite autovelox. La precisione è quindi il fattore determinante per assicurare che solo i trasgressori vengano sanzionati.
Inoltre, l’articolo 192 del Regolamento del Codice della Strada chiarisce ulteriormente la distinzione tra approvazione e omologazione, delineando le diverse funzioni e attività coinvolte in ciascun procedimento.

Per procedere con l’omologazione degli autovelox, è essenziale che venga emesso un decreto specifico. In questo contesto, il Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, sta spingendo affinché tale decreto venga attuato. È interessante notare che, dopo le polemiche tra i Comuni e il leader leghista riguardo agli abusi nell’uso degli autovelox, ora è proprio il Ministero a sostenere le amministrazioni locali. Senza il decreto, però, gli autovelox rischiano di essere spenti, lasciando i Comuni senza un importante strumento di controllo.
Nonostante la chiarezza della legge, la giurisprudenza in materia di autovelox ha spesso mostrato incoerenze. Recentemente, una sentenza del Giudice di Pace di Bologna ha annullato un numero considerevole di contravvenzioni, evidenziando la mancanza di omologazione degli apparecchi utilizzati. Questo ha aperto un dibattito sul corretto uso degli autovelox e sulla trasparenza delle amministrazioni locali nel gestire queste tecnologie.