Non soltanto plagio, ora i cinesi copiano direttamente le auto ufficiali di un marchio tedesco. L’allarme arriva anche in Italia.
Negli ultimi mesi, il mercato automobilistico europeo ha registrato un preoccupante aumento di importazione di Audi contraffatte importate in modo non ufficiale dalla Cina. Questo fenomeno ha sollevato allarmi significativi, non solo per questioni legali, ma soprattutto per i rischi legati all’acquisto di veicoli che non rispettano gli standard di sicurezza europei. Audi, il noto marchio tedesco, ha emesso un avviso ai consumatori per mettere in guardia contro l’acquisto di modelli falsi e per fornire indicazioni su come riconoscerli.

Le vetture contraffatte che sarebbero soprattutto cloni del modello Q2, in particolare quelle con numero telaio LFV, sono progettate unicamente per il mercato cinese e mancano della certificazione CoC (Certificate of Conformity), necessaria per la circolazione nell’Unione Europea. Questo documento attesta che il veicolo rispetta le normative europee in materia di sicurezza e di emissioni.
La mancanza di tale certificazione comporta diverse problematiche per i proprietari, tra cui l’incompatibilità dei software di bordo con apparecchi elettronici distribuiti in Unione Europea, l’impossibilità di ricevere assistenza e sfruttare di conseguenza la garanzia del marchio e naturalmente rischi legati alla qualità inferiore e la scarsa sicurezza del modello rispetto ad una Q2 originale prodotta dalla casa. Di conseguenza, gli automobilisti si ritrovano in possesso di un veicolo che non solo non offre le prestazioni promesse, ma potrebbe anche rappresentare un pericolo.
Hai comprato un Audi falsa: come non cascarci
Per evitare di cadere nella trappola delle importazioni non ufficiali, Audi consiglia di seguire alcune linee guida essenziali:
- Acquistare solo da concessionari autorizzati, verificabili attraverso il portale ufficiale di Audi.
- Controllare il numero telaio: le Audi Q2 originali iniziano con “WAU” o “VAG”, mentre quelle cinesi potrebbero avere numeri diversi.
- Richiedere la certificazione CoC, che deve essere fornita al momento dell’acquisto.
Seguire questi semplici passaggi può aiutare a garantire un acquisto più sicuro e conforme agli standard europei.

Il fenomeno delle importazioni non ufficiali non riguarda solo le Audi Q2, ma si estende a molti altri modelli e marchi. Gli automobilisti europei, spesso attratti da prezzi stracciati, rischiano di trovarsi con veicoli privi di garanzie legali e potenzialmente pericolosi. Negli ultimi anni, le autorità competenti hanno intensificato i controlli per contrastare questa prassi, ma è fondamentale che i consumatori siano ben informati sui rischi.
L’educazione dei consumatori gioca un ruolo cruciale in questo contesto, poiché una maggiore consapevolezza può contribuire a ridurre la domanda di veicoli contraffatti.
Audi, insieme ad altri produttori, sta attivamente lavorando per sensibilizzare i consumatori sui rischi legati all’acquisto di veicoli importati non ufficialmente. Le campagne informative e le collaborazioni con le forze dell’ordine mirano a creare una rete di protezione per gli automobilisti. È essenziale che i consumatori rimangano vigili e informati, affinché possano fare scelte consapevoli e sicure.