Auto, c’è un altro elemento che inquina anche più del diesel: la scoperta semina il panico

Ma davvero sono i motori termici il nemico dell’ambiente? Questo componente lo hanno anche le elettriche, è davvero molto pericoloso per l’aria! 

Negli ultimi anni, l’attenzione si è concentrata sulle emissioni di gas di scarico dei veicoli come principale causa di inquinamento atmosferico, responsabile di gravi problemi di salute. Tuttavia, una nuova ricerca condotta dall’Università di Southampton ha rivelato un aspetto inquietante: il particolato emesso da un componente apparentemente innocuo potrebbe risultare addirittura più dannoso per la nostra salute rispetto alle emissioni di particolato di origine diesel.

Smog auto inquinare
Lo smog non è il solo fattore d’inquinamento – www.AutoMotoriNews.it

Se fino ad oggi abbiamo sempre visto lo scarico della macchina come una fonte di smog e particolato, la sostanza che viene misurata per stabilire quanto l’aria di una data metropoli sia pulita o meno, forse a partire da questo momento dovremo cambiare modo di vedere le cose e ragionare in un quadro più ampio. Uno studio ha infatti rivelato una cosa davvero spaventosa.

Tutta colpa di questo componente 

Il traffico veicolare è una delle fonti principali di inquinamento nelle aree urbane ma a peggiorarlo, potrebbero essere i freni. Gli scienziati, guidati dal dottor James Parkin, hanno analizzato il particolato emesso da quattro tipologie di pastiglie freno, ognuna con composizioni chimiche diverse. La ricerca si è concentrata principalmente sulle particelle più piccole, quelle di dimensioni inferiori a PM2,5, che riescono a penetrare in profondità nei polmoni, superando le difese naturali delle vie respiratorie e raggiungendo gli alveoli polmonari. Qui, il particolato interagisce con il flusso sanguigno, generando effetti tossici e infiammatori.

Freni inquinamento pesante
I freni inquinano più del motore! – www.AutoMotoriNews.it

I risultati dello studio hanno evidenziato che:

  1. Le pastiglie freno organiche, prive di amianto, sono le più pericolose in termini di effetti tossici sulle cellule polmonari umane.
  2. Le pastiglie in ceramica contengono elevate concentrazioni di rame, un metallo noto per la sua tossicità.
  3. Rimuovendo il rame dalle pastiglie, il particolato risultante diventa significativamente meno nocivo.

Questi risultati suggeriscono che una modifica nella composizione chimica delle pastiglie freno, con una riduzione del contenuto di rame, potrebbe contribuire a mitigare gli effetti avversi sulla salute umana.

Il futuro delle normative anti-inquinamento

Il professor Matthew Loxam ha avvertito che il passaggio ai veicoli elettrici non rappresenta una soluzione definitiva al problema delle emissioni di particolato. Infatti, i veicoli elettrici tendono a essere più pesanti, il che porta a un aumento dell’attrito durante la frenata, comportando un incremento delle emissioni di particolato derivante dall’usura delle pastiglie freno.

Attualmente, le normative anti-inquinamento non contemplano misurazioni specifiche per il particolato emesso durante le frenate. Tuttavia, la nuova normativa Euro 7, che entrerà in vigore il 1° luglio 2027, prevede limiti per le emissioni di particelle generate durante la frenata:

  • Veicoli elettrici: limite di 3 mg/km
  • Veicoli ibridi e a combustione: limite di 7 mg/km

Questa scoperta ha sollevato preoccupazioni considerevoli tra ricercatori, consumatori e produttori di veicoli. La crescente consapevolezza riguardo agli effetti nocivi del particolato delle pastiglie freno potrebbe portare a una maggiore pressione per rivedere le normative vigenti e promuovere ricerca e sviluppo di nuovi materiali per freni, che siano meno inquinanti e più sicuri per la salute umana.

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