Come si fa a prendere una multa così elevata? Il motivo va ricercato nell’identità della persona, ecco perché potrebbe capitare anche a noi…
Le multe stradali rappresentano un aspetto cruciale della regolamentazione della sicurezza sulle strade. Tuttavia, l’approccio tradizionale delle multe fisse sta iniziando a essere messo in discussione, soprattutto alla luce di recenti casi in cui le sanzioni sono state calcolate in base ad una caratteristica molto specifica del trasgressore. Un esempio eclatante quanto assurdo è un caso recente dove un automobilista è stato multato di ben 100.000 euro per non aver rispettato la distanza di sicurezza. Questo importo elevato ha suscitato molte domande e discussioni sul perché di tali sanzioni.
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Per capire il motivo, dobbiamo introdurre una questione complessa. Il concetto di multe variabili in base al reddito non è una novità e trova applicazione in alcuni Paesi come la Svizzera e la Finlandia. A differenza dell’Italia, dove le multe sono di importo fisso e universale, in questi Paesi si cerca di rendere il sistema sanzionatorio più equo e proporzionato alla capacità economica del trasgressore. In pratica, questo significa che le sanzioni sono calcolate in base a una percentuale del reddito del conducente.
Nel caso svizzero per fare un esempio la multa di 98.500 franchi svizzeri (circa 105.000 euro) è stata calcolata sulla base di 50 redditi giornalieri, considerando che il conducente guadagnava annualmente 1,6 milioni di franchi (1,7 milioni di euro). Ecco perché dovete stare molto attenti se, come questa persona sfortunata, vi trovate a viaggiare nella confederazione…
Una differenza fatale
In Italia, il sistema di multe stradali è caratterizzato da un approccio statico, in cui le sanzioni sono fisse e non tengono conto della situazione economica del trasgressore. Ad esempio, una multa per eccesso di velocità avrà lo stesso importo sia per un lavoratore precario che per un dirigente d’azienda. Questo porta a interrogarsi su come un eventuale cambiamento del sistema potrebbe influenzare la giustizia sociale nel Paese.
La discussione è stata sollevata dal caso che vi abbiamo accennato prima: in Svizzera, un ricco dirigente è stato multato di un importo pari a 100mila euro in Franchi Svizzeri per non aver rispettato la distanza di sicurezza e causato un tamponamento. Caso analogo è avvenuto in Finlandia dove un ricco guidatore ha superato di 32 chilometri orari la velocità massima in autostrada prendendo una multa da 121mila euro, un vero record.
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Il modello delle multe basate sul reddito presenta vantaggi e svantaggi che meritano un’analisi approfondita. Tra i principali vantaggi vi è l’equità. Una multa che può essere un peso significativo per una persona con un reddito basso potrebbe risultare quasi irrilevante per chi ha un reddito elevato ma riempire le case comunali. Questo approccio potrebbe migliorare l’efficacia delle sanzioni, dissuadendo comportamenti rischiosi, poiché una multa salata potrebbe far riflettere di più un alto reddito rispetto a una somma fissa.
Tuttavia, ci sono anche criticità da considerare tra cui la complessità amministrativa: calcolare le multe in base al reddito richiede l’accesso a informazioni finanziarie dettagliate, il che potrebbe sollevare problemi di privacy e protezione dei dati personali. Questo senza considerare la reazione delle persone con redditi elevati, che potrebbero percepire il sistema come ingiusto. Insomma, un modo di vedere la giustizia diverso dal nostro che, come abbiamo visto, potrebbe colpire anche un ricco italiano in vacanza in uno di questi due paesi europei.