Un problema non da poco affligge le auto di questo brand. Ecco quali sono e quali saranno le conseguenze.
La battaglia legale contro Stellantis, il colosso automobilistico nato dalla fusione tra PSA Group e FCA, sta guadagnando sempre più attenzione in Francia. Una class action avviata da quasi 900 proprietari di veicoli dotati dello stesso propulsore ha messo in luce gravi difetti associati a questo motore, in particolare quelli legati alla cinghia a bagno d’olio. Questi problemi non solo hanno sollevato preoccupazioni tra gli automobilisti, ma hanno anche attirato l’attenzione delle autorità e dei media, evidenziando la potenziale pericolosità per gli utenti della strada.
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La denuncia, presentata dallo studio legale dell’avvocato Christophe Lèguevaques, ha portato a accuse di inganno aggravato, pratiche commerciali scorrette e messa in pericolo di terzi. Queste gravi accuse hanno spinto la Procura della Repubblica di Versailles ad avviare un’indagine, dimostrando la serietà della situazione e l’interesse delle autorità nel garantire la sicurezza dei consumatori.
Difetti del motore PureTech 1.2
Il motore in questione è il PureTech 1.2, utilizzato in vari modelli di vetture Stellantis, ha mostrato segnali di malfunzionamento, causando un crescente malcontento tra i proprietari. I problemi riscontrati vanno oltre la semplice rottura della cinghia di distribuzione e includono:
- Consumo anomalo di olio.
- Malfunzionamenti dei serbatoi AdBlue nei motori diesel.
- Compromissione delle prestazioni del veicolo e aumento dei costi di gestione.
Questi difetti hanno portato a una flessione significativa nel numero di partecipanti alla class action, che è passata da quasi 4.800 a 883, principalmente a causa dell’adesione al programma di risarcimenti proposto da Stellantis.
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Il programma di risarcimenti prevede un rimborso retroattivo per le spese di riparazione sostenute dai proprietari tra il 2022 e il 2024. Nonostante questa misura abbia attratto molti a ritirarsi dalla class action, le preoccupazioni per l’affidabilità e la sicurezza dei veicoli rimangono. Stellantis, consapevole del danno reputazionale, ha deciso di mantenere aperte le iscrizioni per la class action fino al 30 giugno 2025, puntando a raggiungere almeno 2.000 adesioni entro marzo. Per incentivare la partecipazione, è stata introdotta una tariffa agevolata.
Le ripercussioni di questa class action potrebbero influenzare significativamente Stellantis, non solo in termini economici, ma anche in relazione alla fiducia dei consumatori e alla reputazione del marchio. In un contesto di crescente attenzione verso la sostenibilità e la sicurezza dei veicoli, la gestione di situazioni come questa è cruciale per mantenere la fiducia dei consumatori e garantire che le case automobilistiche rispettino gli standard di qualità richiesti.