Non solo quelli Stellantis: ecco tutti i motori che hanno la cinghia di distribuzione in bagno d’olio

Non solo Stellantis ha questo problema: ecco l’elenco dei marchi che possono causarti un problema. 

La cinghia di distribuzione in bagno d’olio sta guadagnando sempre più attenzione nel settore automobilistico, non solo a causa delle problematiche legate ai motori PureTech di Stellantis, ma anche per l’adozione di questa tecnologia da parte di altri importanti produttori. Questa innovazione è stata sviluppata per migliorare l’economicità e la silenziosità dei motori, ma ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alla sua affidabilità.

Panda auto motore
Non solo Fiat ha questo problema (Stellantis) – www.AutoMotoriNews.it

La cinghia di distribuzione è fondamentale nei motori a combustione interna, poiché sincronizza il movimento degli alberi a camme e delle valvole. Quando funziona correttamente, il motore opera in modo fluido e senza problemi. Tuttavia, se la cinghia non è allineata correttamente con l’albero motore, possono verificarsi danni gravi, come il contatto tra le valvole e i pistoni, compromettendo gravemente la funzionalità del motore stesso.

La scelta della cinghia di gomma, rispetto alla tradizionale catena di distribuzione, è stata motivata dalla ricerca di una soluzione più economica e silenziosa. L’idea era di utilizzare materiali e lubrificanti che garantissero una lunga durata e un funzionamento efficace. Tuttavia, nella pratica, questa scelta ha portato a risultati contrastanti.

Uno dei principali problemi riscontrati con la cinghia di distribuzione in bagno d’olio è la sua esposizione continua all’olio motore. Questo contatto può deteriorare il rivestimento della cinghia, generando particelle di gomma nell’olio, che possono ostruire componenti vitali come la pompa dell’olio. Le conseguenze più gravi di questo fenomeno includono una lubrificazione insufficiente ed un’usura davvero pesante. Pertanto, è essenziale che i proprietari di veicoli dotati di questa tecnologia siano ben informati sulle corrette pratiche di manutenzione.

Quali modelli utilizzano la cinghia in bagno d’olio?

Sebbene i motori PureTech di Stellantis abbiano ricevuto molta attenzione per i loro problemi, non sono i soli a utilizzare questa tecnologia. Molti altri costruttori, tra cui Ford, Volkswagen e Honda, hanno adottato motori con cinghia di distribuzione in bagno d’olio. Ecco un elenco dei principali modelli e motori coinvolti:

Ford auto problema
Anche alcuni modelli Ford nell’elenco dei “cattivi” (Ford Media Press) – www.AutoMotoriNews.it
  • Ford:
  • 1.5 EcoBoost (3 cilindri, 2018/2019): Utilizzato in modelli come Ford Focus, Fiesta ST e Kuga.
  • 2.0 EcoBlue Diesel (dal 2018): Montato su Ford Focus, Kuga, Transit e Tourneo Custom.
  • 1.8 TDCI (Endura-DI, dal 2007): Presente su Ford Galaxy, S-Max e Mondeo.
  • Stellantis (ex PSA):
  • 1.2 PureTech (EB2FA – EB2DT E – B2ADTD – EB2DTS, dal 2014): Utilizzato in Citroën Berlingo, C3, C4, Fiat Doblò e Opel Corsa.
  • Volkswagen:
  • 1.0 TSI e 1.4 TSI (EA211, dal 2011): Presente su modelli come Golf, Passat e Audi A3.
  • 1.6 TDI e 2.0 TDI (EA288, dal 2012): Utilizzati in Golf, Passat e vari modelli Audi.
  • Honda:
  • 1.0 VTEC Turbo (P10A2, dal 2017): Installato sulla Honda Civic (2017-2021).
  • Opel:
  • 1.2 Turbo (F12SHL/F12SHT/F12SHR, dal 2019): Utilizzato sulla Opel Astra K.

Questa panoramica dimostra che la cinghia di distribuzione in bagno d’olio è una pratica comune tra i produttori di automobili e la sua adozione non è esclusiva di Stellantis. Con l’aumento della consapevolezza riguardo ai rischi associati e un’adeguata manutenzione, i proprietari di veicoli possono sperare in un’esperienza di guida soddisfacente e duratura.

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