“Non è una buona notizia”: questi esperti smontano le auto elettriche cinesi e mettono in guardia i produttori storici

Le automobili cinesi e quelle europee, specie quelle elettriche, hanno qualcosa in comune o grandi differenze? Bella domanda! Vediamo “l’autopsia” degli esperti!

Un tempo, ogni automobilista degno di tale nome sapeva perfettamente cosa si celasse sotto il cofano e la carrozzeria in senso più lato della propria vettura. Ad oggi, con auto moderne e molto complesse tra cui quelle elettriche che sono sicuramente il pinnacolo di questa evoluzione tecnologica, è davvero difficile che il signor Mario Rossi, l’italiano medio, sappia esattamente come funziona ogni singolo componente dell’auto che guida.

Shock auto cinese
Dati che fanno paura! – www.AutoMotoriNews.it

Per questo a volte è bene affidarsi agli esperti che possono rivelarci dettagli interessanti che non sapevamo riguardo le vetture che guidiamo. Oggi faremo particolare riferimento alle auto elettriche, il grande “mistero” dell’epoca moderna. Di recente, siamo stati letteralmente invasi da auto di questo tipo provenienti soprattutto dalla Cina con il dubbio che possano essere meno affidabili o pratiche di quelle europee.

Questo stereotipo in realtà ha un fondamento dal momento che nei primi anni duemila, molte auto elettriche e non provenienti dalla Cina erano copie fatte male di auto europee o americane o al limite dal Giappone fatte con pezzi meno pregiati. Ad oggi la situazione è cambiata e, se andiamo ad “aprire” un’auto elettrica  cinese ed una europea, scopriamo qualcosa…

Scavare più a fondo

Una cosa che preoccupa davvero molto gli esperti francesi del portale Caresoft è che le automobili cinesi costano meno non solo per le massicce sovvenzioni governative sul mercato elettrico negli scorsi anni, non soltanto perché in Cina la paga degli operai è decisamente “ridotta” rispetto a paesi con una legislazione occidentale ma anche per un aspetto legato alla produzione.

MG auto produzione
Le auto cinesi hanno…una marcia in più (MG Press Media) – www.AutoMotoriNews.it

Le auto cinesi infatti sono più facili da costruire e, soprattutto, hanno meno parti in fase di montaggio: una cosa che come è facile immaginare influenza positivamente la rapidità e i costi di assemblaggio. Le case cinesi, per fare due esempi pratici trovati smontando queste auto, usano plastica al posto dell’alluminio per imbottire il retro del cruscotto e nastro al posto dei magneti con cui sono fissate alcune componenti meno sensibili alle sollecitazioni.

Per far capire quanto queste banalità, tutte sommate assieme, contribuiscano a snellire il sistema di produzione in serie sappiate solo una cosa: gli esperti definiscono queste auto “Una minaccia esistenziale ai marchi europei” e Tesla ha già copiato questo metodo su alcuni modelli. D’altra parte, qualche anno fa un brand americano fece lo stesso con la sua Model T che fu l’auto più prodotta e venduta al mondo per tanti anni semplificando la produzione in serie. La storia si ripete.

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