Esistono diversi ADAS a bordo di un’auto ma solo questo elimina davvero il rischio di incidenti. Ecco come funziona e perché vale la pena di usarlo…ma al contrario!
Le tecnologie di assistenza alla guida, comunemente note come ADAS (Advanced Driver Assistance Systems), sono state sviluppate con l’intento di migliorare la sicurezza stradale e ridurre il numero di incidenti. Tuttavia, un recente studio condotto da ricercatori olandesi ha rivelato che non tutti i sistemi di assistenza sono efficaci nel prevenire sinistri e che alcuni potrebbero addirittura aumentare i rischi. Questa scoperta solleva interrogativi cruciali sulla progettazione e l’utilizzo di tali tecnologie nei veicoli moderni.

L’analisi ha esaminato 28 diversi sistemi ADAS, suddividendoli in quattro macro-categorie:
- Dispositivi informativi
- Dispositivi di allerta
- Dispositivi di intervento attivo
- Dispositivi di comfort
Questa classificazione è stata fondamentale per comprendere come ciascuna tipologia di sistema influisca sulla sicurezza degli automobilisti, tenendo conto del grado di autonomia che offrono nel controllo del veicolo. Ad esempio, i sistemi di intervento attivo, che agiscono direttamente per correggere il comportamento di guida, hanno dimostrato di avere un impatto significativamente positivo, riducendo il rischio di incidenti in modo tangibile.
Risultati promettenti e sorprese negative
Tra i risultati più promettenti, spicca il dispositivo di mantenimento della corsia, che ha ridotto il rischio di incidenti di quasi il 20%. Questo sistema aiuta i conducenti a rimanere centrati nella propria corsia, intervenendo attivamente in caso di deviazioni involontarie. Altri sistemi, come il monitoraggio del conducente e la frenata automatica d’emergenza, hanno mostrato anch’essi risultati incoraggianti, con riduzioni del rischio rispettivamente del 14% e del 10,7%. Questi dati suggeriscono che i sistemi che forniscono un intervento diretto possono effettivamente contribuire a migliorare la sicurezza stradale.
Tuttavia, la sorpresa negativa è arrivata dal Cruise Control, sia nella sua versione tradizionale che in quella adattiva. Contrariamente alle aspettative, l’uso di questi sistemi ha portato a un incremento degli incidenti: rispettivamente del 12% e dell’8%. Gli studiosi hanno attribuito questo fenomeno alla tendenza dei conducenti a rilassarsi eccessivamente quando questi dispositivi sono attivi, riducendo così la loro attenzione alla guida. Questo aspetto mette in evidenza una delle problematiche principali nell’adozione di tecnologie di assistenza: la dipendenza eccessiva da tali sistemi può portare a comportamenti pericolosi.
Limiti dei sistemi informativi e di allerta
Per quanto riguarda i sistemi di informazione e allerta, i risultati si sono rivelati sostanzialmente neutri. Questi dispositivi, che si limitano a fornire informazioni o avvisi senza intervenire direttamente sul veicolo, hanno dimostrato un’efficacia limitata nella prevenzione degli incidenti. La mancanza di un intervento attivo potrebbe spiegare perché gli automobilisti non reagiscano sempre in modo adeguato agli avvertimenti ricevuti.

Questa ricerca olandese non solo illumina i limiti di alcune tecnologie di assistenza alla guida, ma pone anche l’accento sulla necessità di una valutazione più attenta delle stesse. Ciò implica che i costruttori di automobili e i progettisti di sistemi ADAS debbano considerare non solo l’innovazione tecnologica, ma anche i comportamenti degli automobilisti in risposta a tali tecnologie. È fondamentale ottimizzare l’implementazione delle tecnologie di assistenza alla guida per massimizzare la loro efficacia e ridurre i rischi.
In un contesto in cui la sicurezza stradale è una priorità assoluta, diventa sempre più chiaro che le tecnologie ADAS devono essere progettate e utilizzate in modo tale da supportare i conducenti, piuttosto che sostituire la loro attenzione e responsabilità alla guida. L’obiettivo finale deve essere quello di promuovere una guida più sicura, integrando efficacemente tecnologia e comportamento umano.