F1, Schumacher: “Ho un conto in sospeso. Sulla griglia attuale…”

Il figlio d’arte del grande Michael Schumacher vuole tornare quanto prima in Formula 1 dopo l’esperienza in Haas conclusa nel 2022

Mick Schumacher – screen Youtube DVAG – automotorinews.it

A Mick Schumacher manca tanto la Formula 1. Il talento tedesco, figlio del grande Michael, da più di due anni non disputa un Gran Premio nella massima categoria del motorsport, e l’astinenza inizia a pesargli parecchio. La sua avventura in F1 prometteva di essere un sogno, e invece si è pian piano trasformata in incubo, per via degli alti (pochi) e bassi (tanti) vissuti in Haas, che prima l’ha promosso nel 2021 dalla Formula 2, e poi l’ha appiedato a fine 2022.

L’occasione giusta per ritornare ad essere uno dei protagonisti in griglia non è ancora arrivata, ma nonostante tutto Schumacher non vuole saperne di dire addio alla categoria che ha reso il papà un mito vivente. Di recente, Mick ha voluto sottolineare questa forte volontà di tornare alla stampa: ecco le sue parole.

Mick Schumacher sicuro: “Voglio dimostrare il mio valore, nella griglia attuale potrei competere senza dubbi”

Dopo l’esperienza targata a stelle e strisce nel Team Haas, Mick Schumacher ha accettato di fare un passo indietro e ricoprire il ruolo di terzo pilota, prima in Mercedes e poi in Alpine, nell’attesa di un varco per tornare all’interno del circus. Lo spiraglio non si è ancora aperto, e all’alba dei 26 anni diventa sempre più difficile ipotizzare un suo ritorno. Ma il buon Mick non ha nessuna intenzione di arrendersi.

Mick Schumacher – screen Youtube DVAG – automotorinews.it

Secondo quanto riportato da Speedweek, infatti, Schumacher ha sottolineato ancora una volta la volontà di tornare a competere in Formula 1:

La Formula 1 farà sempre parte della mia vita. All’età di 11 anni ho deciso che volevo guidare lì e questo è ancora il mio obiettivo, era ed è il sogno della mia vita. Ho un conto in sospeso con la F1 e voglio dimostrare ancora una volta il mio valore. Con l’attuale griglia di partenza posso tenere il passo, non ho dubbi. Non sono da meno e sarebbe bello se potessi avere un’altra occasione per dimostrarlo

Il pilota classe ’99 ha poi voluto commentare le etichette che gli sono state affibbiate nel corso di questi anni:

Credo che molte persone mi abbiano etichettato in modo sbagliato sulla base degli incidenti e dei commenti negativi sul mio conto. Ero insicuro, non ho lottato perché ero timido. Ma alla fine hai bisogno di fiducia in te stesso e di sostegno. Oggi lotterei di più. Sono maturato come persona e non sarei più così pronto a dire che va tutto bene, ma mi farei valere internamente senza compromessi

L’eredità del grande Michael ha pesato e non poco sulle spalle del giovane Mick, che probabilmente ha pagato dazio per un carattere troppo docile. In Formula 1, purtroppo, non basta solo essere veloci, ma conta tanto anche saper incassare i colpi e reagire quando le cose non girano per il verso giusto.

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