A seguito del rocambolesco infortunio occorso nei test di Sepang, è arrivato l’annuncio che riguarda Fabio Di Giannantonio: avrà lo stesso pacchetto tecnico di un big della Ducati
Si sono conclusi l’altro ieri gli ultimi test della MotoGP nel circuito del Buriram, in Thailandia, stesso luogo in cui si terrà anche la gara che inaugurerà la stagione 2025 delle massima competizione sportiva delle due ruote. Per il team Pertamina Enduro VR46 questo primo assaggio di pista ha avuto un duplice sapore: se da un lato c’è stato il dolce dell’ottimo precampionato di Franco Morbidelli, dall’altro non si può non mettere in evidenza l’amaro dell’infortunio occorso a Fabio Di Giannantonio.
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Arrivato in maniera singolare a seguito di un’impennata finita male, al termine della primissima giornata di test in quel di Sepang, il k.o. ha complicato non poco l’avvio di stagione del pilota romano, che assieme a Marc Marquez e Pecco Bagnaia guiderà la Desmosedici GP25, moto che come spiegato da Davide Tardozzi probabilmente non vedrà la pista nella sua interezza, perché Ducati ha deciso di utilizzare motore e telaio 2024.
La notizia positiva per il ‘Diggia‘ è che, nonostante lo stop che gli ha impedito di svolgere gran parte dei test, potrà godere dello stesso pacchetto tecnico sviluppato da uno dei due big del Team Ducati Factory. L’annuncio è arrivato proprio da parte del boss di VR46, Alessio ‘Uccio’ Salucci: ecco le sue parole.
MotoGP, Uccio rivela: “Abbiamo chiesto a Ducati di avere la moto di Pecco, lui e Diggia sono simili”
Buone notizie per Fabio Di Giannantonio. L’italiano, una volta ritornato dall’infortunio, potrà sedersi in sella alla moto messa a punto da Pecco Bagnaia. A rendere il tutto possibile è stato Alessio Salucci, Team Director del Pertamina Enduro VR46.
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Intervistato ai microfoni di Sky Sport MotoGP, Uccio ha spiegato i motivi di questa scelta:
Ho parlato con Massimo Branchini, il suo capotecnico. Ci stiamo portando avanti con il lavoro e abbiamo chiesto di avere la moto di Pecco. La vogliamo come l’ha scelta lui perché ha uno stile di guida che ci piace e assomiglia a quello di Diggia. Ci serve un pacchetto facile da guidare
La preoccupazione di tutto il Team VR46 è quella di permettere a Di Giannantonio un rientro in sella graduale, visto che prima di infortunarsi a Sepang era reduce da due mesi di inattività a causa dell’operazione subita nella parte conclusiva del 2024:
Diggia dovrà prendere il primo weekend di gara come un test. Non sarà facile, bisognerà legarlo alla sedia. Creeremo una sorta di programma di test per lui. Inevitabilmente ha perso del ritmo, non dobbiamo dirci cavolate
Di Giannantonio nel corso della stagione lotterà sicuramente per le posizioni di vertice della MotoGP, ma all’inizio dovrà essere paziente per evitare inutili ricadute e ritornare al top della forma. Dalla sua, quantomeno, potrà contare sulla moto di un tre volte campione del mondo che renderà il tutto più semplice.