Multe salate in arrivo, la nuova telecamera anti-smartphone ti becca al volante!

Come funziona la nuova arma segreta della Polizia Municipale: ecco come non essere “beccati” impreparati. 

L’innovazione tecnologica sta trasformando il nostro modo di vivere e interagire con il mondo circostante. In particolare, l’intelligenza artificiale (IA) si sta rivelando un’alleata potente, ma anche controversa, soprattutto in relazione alla sicurezza stradale e alla privacy. Recentemente, proprio nel nostro paese, è stato introdotto un sistema innovativo chiamato Mobile Phone & Seat Belt Detection, progettato per monitorare l’uso del cellulare e il rispetto dell’obbligo di allacciare le cinture di sicurezza durante la guida. Questa iniziativa ha suscitato un acceso dibattito riguardo alla sicurezza stradale, alla privacy dei cittadini e all’uso dell’intelligenza artificiale in contesti pubblici.

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Queste telecamere ti beccano subito – www.AutoMotoriNews.it

La telecamera anti-smartphone è dotata di un avanzato sistema di intelligenza artificiale che le consente di rilevare in tempo reale se un conducente sta utilizzando il telefono cellulare o se non ha allacciato la cintura di sicurezza. Il dispositivo è posizionato in alto rispetto alla strada, il che gli consente di avere una visione chiara e ampia delle vetture in transito. Grazie a un occhio virtuale ad alta risoluzione, il sistema è in grado di catturare immagini e video sia di giorno che di notte.

Quando il sistema identifica un’infrazione, il materiale raccolto viene automaticamente inviato alle autorità competenti per le verifiche necessarie. Fabrizio Baroncelli, vice sindaco e assessore alla polizia municipale di Agliana, in provincia di Pistoia, prima località dove è stato provato lo strumento,  ha dichiarato che non si tratta di uno strumento per fare cassa, ma di un investimento per la sicurezza stradale. Il costo del dispositivo è di circa 25mila euro, ma il Comune è riuscito a ottenerlo a metà prezzo, rendendo l’iniziativa più accessibile.

Una questione di sicurezza

L’uso del cellulare alla guida è uno dei principali fattori di rischio per la sicurezza stradale. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’uso di dispositivi mobili mentre si è al volante aumenta significativamente le probabilità di incidenti. Gli automobilisti che utilizzano il telefono durante la guida possono distrarsi e perdere di vista la strada, causando incidenti che coinvolgono non solo loro stessi, ma anche altri utenti della strada.

L’introduzione di strumenti come la telecamera anti-smartphone mira a ridurre la frequenza di tali comportamenti pericolosi. Tuttavia, la domanda che molti si pongono è se sia giusto utilizzare la tecnologia per monitorare e punire i trasgressori. La risposta non è semplice e richiede un’analisi approfondita dei benefici e dei rischi legati all’uso di sistemi di sorveglianza avanzati.

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Uno dei maggiori ostacoli all’implementazione di tali tecnologie è la questione della privacy. Gli automobilisti sono giustamente preoccupati per il modo in cui i loro dati e le loro immagini possano essere utilizzati. La sorveglianza costante solleva interrogativi etici e legali. È importante trovare un equilibrio tra la necessità di garantire la sicurezza stradale e la protezione della privacy dei cittadini.

A Milano, ad esempio, è stata avviata una sperimentazione simile, in cui una telecamera dotata di intelligenza artificiale monitora i flussi di traffico. In quel caso, l’Agenzia mobilità ambiente e territorio ha implementato misure per garantire una gestione responsabile della privacy. È stato creato un Comitato Etico per l’Intelligenza Artificiale, con l’obiettivo di monitorare l’uso delle tecnologie di IA e garantire il rispetto delle normative vigenti.

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