Ma l’ho solo presa in prestito! Ecco tutti i casi in cui prendere l’auto di un amico, un parente o un consorte ti crea una situazione legale molto antipatica!
Guidare un’auto intestata ad un’altra persona è una pratica comune, ma spesso sottovalutata nei suoi risvolti legali e pratici. Con l’aumento delle auto in circolazione e la necessità di condividere mezzi tra amici e familiari, è fondamentale comprendere cosa dice il Codice della Strada riguardo a questa situazione. In questo articolo, analizzeremo le normative attuali, i rischi e le responsabilità legate a questa pratica, oltre a fornire suggerimenti utili per evitare sanzioni e complicazioni legali.
![Firma autorizzo auto](https://www.automotorinews.it/wp-content/uploads/2025/02/Firma-Auto-10-2-2025-www.AutoMotoriNews.it_.jpg)
Secondo l’articolo 94, comma 4-bis del Codice della Strada, in vigore dal 3 novembre 2014, è possibile per un familiare, coniuge o convivente guidare un’auto intestata ad un’altra persona, a patto che ci sia un legame di parentela o convivenza. Tuttavia, la legge non è così permissiva come potrebbe sembrare a prima vista. Infatti, quando un conducente viene fermato dalle Forze dell’Ordine, queste ultime devono avere la possibilità di verificare il legame tra il conducente e il proprietario dell’auto. Questo viene fatto attraverso il database anagrafico del Comune, senza richiedere al conducente documentazione aggiuntiva.
Un aspetto cruciale da considerare è che se si guida un’auto intestata a un familiare non convivente, si è considerati “soggetti estranei” e quindi si rischia di incorrere in sanzioni severe. Inoltre, nel caso si utilizzi un veicolo intestato a una persona deceduta, gli eredi devono eseguire il passaggio di proprietà, pagando il bollo e aggiornando il nominativo sulla carta di circolazione.
Hai poco tempo!
Un punto fondamentale da tenere a mente è che è possibile utilizzare un’auto intestata ad un’altra persona per un massimo di 30 giorni. Superato questo limite, diventa obbligatorio annotare il nome del nuovo conducente sulla carta di circolazione e informare la Motorizzazione Civile. Questo obbligo è stato introdotto per garantire una maggiore responsabilità e sicurezza nelle strade, evitando possibili abusi.
Se si ha bisogno di utilizzare un veicolo intestato a un soggetto non familiare per un periodo superiore ai 30 giorni, è consigliabile stipulare un contratto di comodato d’uso. Questo è un accordo formale che deve essere registrato presso la Motorizzazione Civile, compilando il modulo TT2119 e allegando una dichiarazione firmata dal proprietario dell’auto. Questo passaggio non solo garantisce la legalità dell’uso del veicolo, ma offre anche una certa protezione legale in caso di incidenti o controversie.
Le sanzioni per chi guida un’auto intestata ad un’altra persona senza rispettare le normative possono essere piuttosto severe. Le multe possono variare dai 700 ai 3.000 euro a seconda della gravità dell’infrazione, con tanto di ritiro della carta di circolazione del veicolo che andrà al Dipartimento dei Trasporti Terrestri.
E se fai un incidente?
Se si è coinvolti in un incidente con un veicolo non intestato a sé, è fondamentale conoscere i diritti e i doveri. Se non si è responsabili dell’incidente, l’assicurazione del proprietario coprirà i danni. Tuttavia, se si è ritenuti responsabili, si dovrà rispondere delle conseguenze legali e finanziarie. In caso di danni a terzi o lesioni, il guidatore dovrà far fronte alle spese per il risarcimento e potrebbe anche subire un aumento della classe di merito dell’assicurazione, che comporta un incremento dei premi futuri.
Questo scenario evidenzia l’importanza di avere una copertura assicurativa adeguata. Quando si guida un’auto non intestata a sé, è sempre consigliabile accertarsi che il proprietario abbia una polizza assicurativa che copra anche gli utilizzatori occasionali.
![Auto guidatore secondario](https://www.automotorinews.it/wp-content/uploads/2025/02/Auto-Passeggeri-10-2-2025-www.AutoMotoriNews.it_.jpg)
In un contesto legale complesso come quello della circolazione stradale, è fondamentale essere a conoscenza di tutte le responsabilità associate alla guida di un veicolo intestato a qualcun altro. Anche se si dispone di un permesso verbale per utilizzare l’auto, ciò non esonera il guidatore dalla responsabilità legale in caso di problemi. È importante sottolineare che la responsabilità penale può ricadere sul conducente, a prescindere dal fatto che il veicolo sia intestato a un’altra persona.
Inoltre, se si guida un’auto a lungo termine senza un accordo formale, ci si espone a problematiche legali in caso di incidenti, multe o altre violazioni del Codice della Strada. La mancanza di documentazione adeguata può complicare ulteriormente la situazione, creando un onere legale non solo per il guidatore, ma anche per il proprietario del veicolo.