Esiste una nazione nel cuore dell’Europa che ha un record singolare: la Porsche 911 è la più immatricolata. Quale verità si nasconde
Nel cuore dei Pirenei, Andorra si distingue come un piccolo stato con un fenomeno automobilistico sorprendente: la Porsche 911 è l’auto più immatricolata nel paese. Questo dato, che potrebbe sembrare affascinante per gli appassionati di motori, nasconde una realtà più complessa e inquietante. Infatti, il fenomeno è legato a un sistema di evasione fiscale e pratiche illecite, che sollevano preoccupazioni tra le autorità locali e internazionali.
![paese in cui porsche 911 auto più immatricolata](https://www.automotorinews.it/wp-content/uploads/2025/02/Porsche-11022025-automotorinews.it_-1024x683.jpg)
Nel 2024, mentre gran parte dell’Europa si dirigeva verso veicoli più economici e sostenibili, Andorra ha fatto segnare un aumento anomalo delle immatricolazioni di automobili di lusso. Con una media annuale di sole 2.000-3.000 immatricolazioni, il mercato automobilistico andorrano mostra un’incredibile concentrazione di veicoli di alta gamma. Tra le auto più popolari infatti, oltre alla celebre Toyota Yaris GR, la nazione annovera la Porsche Macan, la Cayenne e soprattutto, la Porsche 911 che è stata l’auto più immatricolata nella piccola nazione europea.
L’attrattiva per i proprietari di queste auto di Andorra tuttavia non si limita alla bellezza dei suoi paesaggi montani, da percorrere in auto alla massima velocità ma è amplificata dalle sue agevolazioni fiscali, condizione che ha reso il paese un vero e proprio paradiso per gli amanti delle supercar. Qui, le tasse sulle automobili di lusso sono significativamente inferiori rispetto ad altri paesi europei, creando un ambiente favorevole all’immatricolazione di veicoli costosi, spesso di provenienza dubbia.
Il meccanismo di evasione fiscale
Un’inchiesta del giornale locale Altaveu ha rivelato un sofisticato schema di evasione fiscale che sfrutta le leggi fiscali andorrane. Questo sistema prevede l’immatricolazione di automobili di lusso a nome di società locali, che affittano i veicoli a cittadini francesi attraverso contratti fittizi. In questo modo, i cittadini francesi possono circolare con targhe andorrane, eludendo il pagamento dell’IVA e altre tasse elevate in Francia.
Le autorità francesi, preoccupate dalla crescente diffusione di auto di lusso con targhe andorrane nel loro territorio, hanno avviato un’indagine approfondita. Questo ha portato all’arresto di un trentaduenne, considerato il cervello dell’operazione illecita, che ha orchestrato un sistema semplice ma incredibilmente efficace. L’indagine ha messo in luce come, dietro l’immagine di un mercato automobilistico fiorente, si celasse un’organizzazione criminale ben strutturata.
Il fenomeno delle immatricolazioni in Andorra non rappresenta solo un problema di evasione fiscale; ha anche un impatto significativo sull’economia locale e sulla reputazione del paese. La presenza di un numero elevato di auto di lusso potrebbe far sembrare Andorra un centro economico prospero, ma i dati recenti suggeriscono una realtà più complessa. Le autorità fiscali andorrane devono rafforzare i controlli e rivedere le normative fiscali per evitare che il paese venga percepito come un rifugio per evasori fiscali e criminali.
La reazione delle autorità
La scoperta di attività illecite legate all’immatricolazione di veicoli di lusso potrebbe avere ripercussioni a lungo termine sulle relazioni commerciali con altri paesi e sulla fiducia degli investitori. Le autorità andorrane sono pronte a dimostrare che il loro sistema economico è solido e trasparente e che il paese non è un semplice rifugio per attività illecite.
![Porsche record vendite](https://www.automotorinews.it/wp-content/uploads/2025/02/Porsche-Berlina-10-2-2025-www.AutoMotoriNews.it_.jpg)
In risposta a queste problematiche, le autorità andorrane hanno avviato misure per combattere l’evasione fiscale e le pratiche illecite. Sono stati intensificati i controlli sulle immatricolazioni di auto di lusso e rafforzate le collaborazioni internazionali con le autorità fiscali di altri paesi, in particolare della Francia, per scambiare informazioni e combattere insieme le frodi fiscali.
Le misure includono l’implementazione di sistemi di tracciabilità più efficaci, per monitorare le transazioni legate all’immatricolazione di veicoli e verificare la legittimità delle società coinvolte. L’obiettivo è garantire che le agevolazioni fiscali, destinate a promuovere la crescita economica del paese, non vengano sfruttate per attività illecite.