Il giovane Andrea Kimi Antonelli alza la voce: il pilota della Mercedes risponde a tono alle voci in Formula 1.
Dopo più di dieci anni, la Mercedes disputerà una nuova stagione di Formula 1 senza Lewis Hamilton alla guida della propria monoposto, con cui il britannico ha vinto ben 6 dei suoi 7 titoli mondiale. Il campione britannico ha lasciato il team tedesco per provare nuove emozioni sotto il vessillo della Ferrari, lasciando un vuoto che la Mercedes ha deciso di colmare con l’ingresso di un giovane talento del Circus: Andrea Kimi Antonelli.
La giovane promessa di Bologna, che sarà uno dei piloti più giovani di sempre ad esordire in Formula 1, ha fatto un percorso di crescita importante, iniziando alla Mercedes Juniors Team. Trafila che di conseguenza lo ha portato, grazie al suo innato talento, a ritagliarsi un ruolo tra i grandi del Circus. Inevitabilmente, l’appena 18enne Antonelli dovrà fare i conti con pressioni costanti e aspettative altissime. Il promettente pilota sa bene che andrà ad occupare il posto di chi si è aggiudicato più mondiali in Formula 1 (insieme a Schumacher). Eppure, questo sembra non preoccupare ad Antonelli.
Antonelli alza la voce: il pilota della Mercedes
Andrea Kimi Antonelli vuole prendersi la scena in Mercedes sin da subito, dimostrando dal principio di essere all’altezza della scuderia e di essere un pilota di Formula 1. Il classe 2006 dovrà misurarsi anche con un compagno di scuderia molto esperto come George Russell, senza dimenticare il terzo che sarà Bottas.
Tuttavia, per il giovane pilota, è sbagliato dire che è stato scelto dalla Mercedes per sostituire Lewis Hamilton. Lo ha dichiarato ai microfoni del quotidiano ‘La Gazzetta dello Sport’: “Sono consapevole di aver ereditato un sedile ingombrante da riempire, quello di un sette volte campione del mondo come Lewis Hamilton. E’ una figura che ha fatto la storia della Formula 1, perciò non è corretto metterci a confronto. Io penso solo a fare il miglior lavoro possibile e a costruire il mio percorso da pilota Mercedes. Al momento non sento la pressione di dover rispettare certe aspettative riposte su di me. Sono concentrato al massimo, molto motivato e non vedo l’ora che cominci finalmente la stagione”.
![Antonelli non ci sta](https://www.automotorinews.it/wp-content/uploads/2025/02/Antonelli-AutoMotoriNews.it-09022025-2.jpg)
Antonelli ha anche toccato il tema obiettivi: “La mia mentalità è sempre la stessa: quella di andare in pista e cercare di vincere. Allo stesso tempo però, sono consapevole che il livello della Formula 1 attuale è altissimo e non sarà certamente un obiettivo semplice. Quello che cercherò di fare è di concentrarmi su me stesso, limitare al minimo gli errori e imparare da quelli già commessi per non ripeterli più. La cosa più importante sarà scendere in pista e fare il miglior lavoro possibile, poi vedremo dove questo ci potrà portare”.
Toto Wolff punta tutto su Antonelli
Il team principal della Mercedes, Toto Wolff, ha riposto grande fiducia nel giovane Andrea Kimi Antonelli, con la speranza di forgiare un nuovo Max Verstappen. Così come è stato per l’olandese, al promettente pilota va concesso il tempo di imparare, sbagliare e migliorare. Antonelli vuole crescere il più possibile, tenendo vivi i propri sogni. Per questo motivo, il classe 2006 correrà con il 12, numero che rappresentava il suo idolo sia in Lotus che in McLaren: Ayrton Senna.
In merito, Antonelli ha dichiarato: “Numero 12? Sì, questo numero è per via di Ayrton, ma ci sono anche altre ragioni per cui l’ho scelto. Si tratta infatti del numero che ho usato per la prima volta in monoposto. Dalla F4 ho iniziato a usare subito il 12 e ha funzionato abbastanza bene. Spero di poter continuare così anche in F1”.
Toto Wolff segue Antonelli passo dopo passo, facendogli sentire la propria vicinanza, ma sopratutto la sua più totale fiducia. Al momento, il team principal è soddisfatto del lavoro del giovane pilota: “Le cose stanno andando bene. Lo conosciamo da quando aveva 11 anni, si è integrato perfettamente nel team e abbiamo svolto numerosi test con lui. Non vediamo l’ora di vederlo in macchina. Sa come guidare, chi affrontare e quando essere un leone in pista. Non è necessario che questo aspetto sia sempre evidente dall’esterno”.