Lo spagnolo analizza il primo giorno, parole chiare e precise: i dettagli.
Primi giorni di test ufficiale per i piloti di MotoGp che sono volati a Sepang per salire sulle loro moto e iniziare a lavorare in vista della prossima stagione.
Un primo giorno che se da un lato è il più bello, per via del clima da primo giorno di scuola anche per chi è rimasto nello stesso team dell’anno scorso, dall’altro è stato negativo. Tre piloti sono infatti caduti e hanno riportato degli infortuni che necessitano di un intervento chirurgico. Si tratta di Jorge Martin, Fabio Di Giannantonio e Raul Fernandez.
Tre notizie che hanno scosso il paddock e che, inevitabilmente, hanno spostato l’attenzione dai risultati sportivi. Il più atteso era ovviamente Marc Marquez, che ha percorso 54 giri a bordo della GP25 con il miglior tempo fissato a 1’57.606, solo cinque centesimi dietro a Fabio Quartararo. Ciò che più conta, però, sono le sensazioni dello spagnolo, per la prima volta a bordo della Ducati ufficiale.
“Ho avuto un buon feeling sin dal principio. Mi sono sentito molto a mio agio sin dal primo giro e questo mi ha aiutato a essere preciso nel feedback. Oggi abbiamo iniziato a lavorare soprattutto sul motore”, ha commentato Marc Marquez al termine dei primi test.
Marquez elogia il team, lo spagnolo convinto dei primi giri
L’analisi dello spagnolo, però, non si è fermata qui. Sensazioni positive per l’ex Honda, che ha dato una scossa emotiva a Ducati.
“I miei commenti sono stati positivi, molto simili a quelli di Pecco. Entrambi avevamo una sensazione un po’ strana ad un certo punto della curva. Gigi ha dunque preso in mano la situazione e ha iniziato a scartare le cose. Sono rimasto molto sorpreso dalla dinamica problema-reazione lo stesso giorno. Questo ha poi reso il lavoro più facile già al pomeriggio. C’era vento, ma quando c’è molto grip sulla pista, le cadute sono più inaspettate. C’era anche molta gomma e appena usciti c’era già tanto grip e ho visto cadute molto strane, come quella di Fernandez e Martin. C’era un po’ di vento, ma non così tanto. Ho fatto solo un time attack, ma perché penso di averne bisogno dato che era uno dei miei punti deboli dello scorso anno”, ha concluso Marquez.