A dirla tutta la Smart…non è stata la prima Smart! Il brand tedesco Mercedes-Benz ha prodotto un’auto che le somigliava molto, prima.
Non è raro che sul mercato automobilistico, denso di competitor che spesso hanno idee molto simili tra loro il progetto di una casa produttrice sia in qualche modo anticipato da un’altra. Che però sia una casa produttrice che compra o mette in strada un marchio a produrre una vettura che anticipa l’esistenza di tale mezzo…questa è una novità.
E’ successo qualcosa di molto simile con Mercedes-Benz, brand che nella sua orbita di influenza ha marchi come Smart, Maybach e Brabus, tutti molto diversi tra loro ma accomunati da qualità, affidabilità e prestazioni eccellenti, in strada come in pista. Proprio Smart a fine anni novanta ha lanciato la prima vera citycar a due posti, nata con il preciso scopo di parcheggiare ovunque e fare “slalom” nel traffico.
Nel 1981, in tempi non sospetti in cui Smart non era neanche nata quindi la casa tedesca aveva già sperimentato qualcosa di simile con una vettura dalle dimensioni davvero contenute e con un concept molto interessante. Vi presentiamo quindi la Mercedes-Benz NAFA, un’auto quasi dimenticata che avrebbe potuto anticipare molto i tempi.
NAFA, la prima volta per tutti
La NAFA tra le altre cose è stata la prima Mercedes a trazione anteriore. Ma non è tanto questo a renderla così unica, dato che la piccola vetturetta, caratterizzata da linee squadrate che ricordano una Classe S compressa per ospitare solo due persone, era lunga appena due metri e mezzo. A bordo, poteva ospitare guidatore e passeggero a patto che non avessero molti bagagli con loro!
La vettura venne mostrata al pubblico in occasione del 1982 con il nome completo di Nahverkehrsfahrzeug o Auto per il Traffico Locale. Era alta appena un metro e mezzo e il design era di Bruno Sacco, un uomo che sarebbe stato anche la mente dietro la Classe A, prima vera utilitaria prodotta in serie del marchio tedesco. Sotto il cofano, c’era un motore degno di una moto da 1.000 cc per 33 kilowatt di potenza.
Il raggio di sterzata della vettura era di appena 5,7 metri e le portiere si aprivano scivolando lungo dei binari in avanti in modo da permettere al guidatore di accedervi anche se l’auto era “incastrata” in un parcheggio molto ristretto. Peccato che la vettura, pur influenzando le successive Fortwo e Classe A, non abbia avuto un suo seguito commerciale. In ogni caso, anche qui, Mercedes è stata avanguardista di un settore ai tempi inesistente!