Il campionato 2025 di Formula Uno si avvicina, in attesa dell’esordio stagionale – che avverrà in Australia – si susseguono le dichiarazioni dei protagonisti.
Il pilota da battere in Formula Uno resta Max Verstappen, il campione olandese nel 2025 dovrà difendere il suo quarto titolo consecutivo. Un successo giunto nonostante una monoposto – per buona parte di stagione – inferiore a quella avuta a disposizione da Lando Norris. Il pilota britannico ha provato a spezzare l’egemonia del fuoriclasse di casa Red Bull, ma il suo campionato è finito con 63 punti di ritardo dallo stesso Max. Una distanza che può essere considerata elevata considerando l’effettiva forza delle due vetture.
La McLaren, però, si è consolata con il titolo di miglior scuderia. Un successo che mancava a Woking da ben ventisei anni, maturato nella seconda parte di stagione grazie a 666 punti totali raccolti da Norris (374) e Piastri (292). Il duo papaya ha battuto la coppia Leclerc-Sainz della Ferrari, i due piloti della rossa hanno totalizzato 652 punti.
Archiviati i verdetti della stagione 2024, Red Bull e Ferrari sono pronti a sfidare nuovamente la McLaren per il campionato costruttori. Le due scuderie potranno contare su due nuovi piloti: Liam Lawson e Lewis Hamilton. Il primo sostituirà Sergio Perez nel team austriaco, mentre il secondo guiderà per il Cavallino Rampante al posto dello spagnolo Sainz (accasatosi in Williams).
Formula Uno, Helmut Marko su Verstappen
L’attesa per la nuova stagione di Formula Uno cresce, in tanti proveranno a spezzare la serie di quattro successi consecutivi di Max Verstappen. Battere Super Max è un’impresa per niente facile, considerato l’abilità del pilota di dare il meglio di sé nonostante una monoposto inferiore alla concorrenza.
Helmut Marko, storico consulente della Red Bull, ha parlato del suo pilota in un’intervista rilasciata alla rivista olandese Formule 1:
“Non mi sono mai sentito così legato a un pilota, lo ammetto subito. La prima volta che ho avuto una conversazione seria con Max, aveva 13 anni. Normalmente parlo con un giovane pilota per 10-15 minuti. Con Max è durata più di un’ora. Faccio ancora questo lavoro per due motivi: uno è Max e l’altro è quello di preservare lo spirito della Red Bull e di Dietrich Mateschitz nella scuderia. Almeno questo è quello che cerco di fare, perché non c’è nessuno che possa davvero sostituire Mateschitz. Per quanto riguarda Max, è un grande talento e una persona speciale. È tutto ciò che la Red Bull rappresenta. Il capo diceva sempre: non compriamo stelle, facciamo stelle. Max ne è l’esempio perfetto: diretto, disponibile e un grande sportivo. E’ meraviglioso lavorare con una persona così, comunque sono stato molto vicino anche a Seb (Vettel, ndr)”.
Un rapporto molto forte quello tra Max Verstappen e l’ottantunenne dirigente austriaco, il quale ricoprirà questo ruolo per stare ancora al fianco del pilota. Stima reciproca tra i due, l’olandese ha più volte dichiarato di restare in Red Bull fino a quando sarà presente Helmut Marko.
