Cosa saresti disposto a fare per non pagare una banale multa presa in macchina? Non importa perché lui ha fatto di peggio!
Nella storia ci sono tante grandi teorie del complotto, come quelle che ritengono che grandi nomi della musica moderna quali Elvis Presley, Michael Jackson ed il rapper Tupac Shakur abbiano solo finto la loro morte. Questo, per sfuggire alle pressioni della fama, perché stanchi di fare musica o per un elaborato sistema da parte delle loro etichette per fare più soldi con un disco postumo senza colpo ferire.
In generale anche se queste storie sono probabilmente false, le persone hanno usato molte volte la scusa di una finta morte per sfuggire a famiglie con cui non si trovavano bene – come il caso della bambina americana che ha finto di essere uccisa da un serial killer per vivere nell’armadio del suo fidanzato – alle pressioni di un lavoro in vista o anche solo per evadere il fisco o i loro debiti.
Scappare ad un debito plurimilionario o al fallimento della propria azienda con una morte apparente può anche essere un piano ingegnoso ma bisogna pur sempre mettere sul tavolo pro e contro di sparire nel nulla ed assumere una nuova identità dal nulla. Farlo per non pagare una banale multa per un’infrazione al Codice della Strada però sembra un po’ esagerato, specie se poi l’epilogo è ridicolo come questo.
Causa della morte: una multa
Eppure, se pensate alla cosa più assurda che vi viene in mente potete stare certi che al mondo c’è almeno una persona che l’ha fatta: è il caso di un individuo tedesco, finito a processo due estati fa a Illnau-Effretikon nell’Uster per aver guidato in condizioni impensabili un monopattino elettrico che tra le altre cose, aveva pure modificato. L’uomo è stato poi arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e chiamato ad apparire in tribunale per rispondere dei vari reati.
La prima volta che non si è presentato in tribunale per “salute precaria” i giudici hanno lasciato correre, alla seconda si sono infastiditi ma alla terza hanno convocato il suo legale, iniziando a sospettare che questa persona non volesse proprio pagare per le proprie azioni. Infatti, i “togati” ci hanno visto giusto. Nell’estate dello scorso anno, al giudice che seguiva il caso è arrivata una documentazione assurda: guarda caso, l’uomo era morto durante le vacanze in Italia, con tanto di certificato di morte firmato da un medico.
Era tutta una truffa: indagini successive incrociate con le autorità italiane hanno rivelato che il 32enne si era semplicemente trasferito in Italia per altre ragioni e, avendo carichi pendenti, aveva inventato questa storia per non pagare il suo debito con la giustizia e poter viaggiare liberamente. Ovviamente, è stato denunciato e adesso, dovrà rispondere anche di questo crimine di fronte al tribunale, a patto che non si presenti in versione zombie, ovvio.