Ricordate la Lada Niva, la popolare 4×4 russa? Bene, dimenticatela perché l’ultimo prodotto Lada è totalmente differente.
Nell’immaginario comune, la casa russa Lada è la produttrice del fuoristrada solido per eccellenza, la Niva, un’automobile adatta a qualsiasi tipo di terreno che in Italia ha conosciuto un successo mica da ridere. Per parafrasare un vecchio articolo di Top Gear su questo modello, un’auto che ci fa pensare di essere in 007 ma in qualità di cattivo.
Sappiamo bene quanto sia difficile per una casa produttrice scollarsi di dosso la reputazione di essere “il marchio che ha prodotto X modello” quando poi il brand cerca di spostarsi sulla produzione di veicoli differenti. Nel caso della Lada però si può considerare il riferimento alla Niva come se questa fosse l’unico veicolo mai prodotto dal marchio ad una sorta di “ignoranza” occidentale.
La casa russa in effetti ha prodotto tantissime vetture di ogni tipo, dai fuoristrada alle utilitarie passando per le berline come quella che vedremo oggi che ha caratteristiche estremamente aggressive specie nella versione sportiva. Andiamo alla scoperta di una Lada che non conoscevate e che vi mostrerà un lato che non conoscevate del brand ex sovietico.
La sportiva segreta che venne dai ghiacci
La Lada Iskra è l’ultima fatica di Lada, un’automobile che nasce sulla scia dell’uscita degli investimenti di Renault in AutoVaz, dovuti alla Guerra in Ucraina che comprensibilmente ha portato i partner occidentali ad allontanarsi dal brand russo e dall’industria stessa del paese euro-asiatico. La vettura evidenzia una grande somiglianza con la Dacia Logan, un prodotto eccellente a cui forse manca un po’ di grinta!
In versione civile, l’auto monterà un propulsore decisamente interessante. Un motore di tipo atmosferico 1.8 da 175 cavalli di potenza che renderebbe la piccola vettura decisamente più aggressiva degli altri modelli Lada a dispetto dal suo aspetto ordinario. Il team Rosneft in Russia ha già scelto l’auto come modello perfetto per partecipare al torneo noto come Race of Champions con qualche modifica.
L’automobile ha ricevuto qualche modifica tra cui sospensioni migliorate per assorbire gli inevitabili impatti in gara ed un rollbar di sicurezza per il guidatore. Paradossalmente, l’auto risulta quindi più sicura del modello civile che vista la crisi automobilista in Russia, difficilmente potrà schierare degli ADAS conformi agli standard occidentali. In ogni caso, un bel passo avanti rispetto alla Niva specie sotto il profilo delle prestazioni.