Quando si dice Gallina vecchia fa buon brodo… questa famosa fuoristrada sovietica sta tornando in auge e finalmente, ha un aggiornamento che le serviva da anni.
Le automobili prodotte dai paesi del Blocco Sovietico e dall’Unione Sovietica nello specifico non hanno mai riscosso molto successo nei paesi occidentali, non soltanto per una mera questione politica. Parliamo di vetture che spesso, si ispirano ad auto come Fiat e Jeep e che hanno standard di comfort impresentabili per il cittadino europeo medio, giustamente dal momento che il clima russo porta il guidatore a mettere da parte questa caratteristica per la solidità.
Costruita fin dal 1977, la Lada Niva è un fuoristrada che non ha mai cambiato – quasi – niente nella sua struttura e paradossalmente visto quello che vi abbiamo appena detto è una delle pochissime vetture sovietiche ad aver conosciuto un certo successo anche nel nostro paese. L’auto monta un solido 1.6 di derivazione Fiat tanto per restare in famiglia ed è notoriamente indistruttibile, al punto da avere anche l’avviamento a manovella per i climi troppo freddi!
La vettura è tornata molto in auge in Russia dopo che i produttori occidentali hanno abbandonato il paese a causa dell’Invasione in Ucraina anche se la sua dotazione è ancora più ridotta all’osso di prima. Sembra però che Lada stesse lavorando ad un modello più moderno prima che tutto precipitasse: riusciremo mai a vederlo sulle nostre strade?
Lada ci riprova
Nel 2018 la casa stava programmando l’arrivo di una nuova Lada Niva con un aspetto decisamente più moderno nota sia come Vision che come Niva Urban: questo veicolo ha l’aspetto di un SUV ma l’altezza da terra ed il fatto che, sapete, sia una Niva lascia pensare che non abbia abbandonato assolutamente la sua vocazione di fuoristrada inarrestabile.
La casa, pensate che ironia della sorte, aveva intenzione di presentare questo modello lungo poco più di quattro metri e dotato di un motore tutto nuovo proprio nel 2025 ma anche andando oltre la stretta cortina di riserbo imposta dai russi sul loro mercato dell’automobile, possiamo dirvi una cosa; non ci sono più state informazioni sull’arrivo della nuova Niva.
L’auto infatti avrebbe dovuto montare un propulsore termico da 100 cavalli o uno ibrido da 130 cavalli ma nessuna di queste tecnologie sembrano fruibili dai russi e da Autovaz in un momento così nero per la loro industria delle auto. A quanto pare, i russi dovranno continuare ad affidarsi ai “nuovi” modelli che arrivano dall’Iran e dalla Cina per supplire a questa mancanza. Un vero peccato.
