Jacques Villeneuve, ex pilota e campione del mondo in Formula 1, non ha risparmiato le critiche per i nuovi giovani volti del circus
Nel Mondiale 2025 di Formula 1, che prenderà il via tra poco più di un mese, saranno cinque i rookie che si cimenteranno in questa nuova affascinante sfida: Andrea Kimi Antonelli, Oliver Bearman, Gabriel Bortoleto, Jack Doohan ed Isack Hadjar. Questi giovani talenti sono pronti a sfidare i veterani del circus, nonostante non abbiano praticamente esperienza con le monoposto di F1. Solo Bearman e Doohan hanno disputato qualche gara nel corso della passata stagione, mentre gli altri hanno partecipato esclusivamente a sessioni di prove libere.
Tra le fila di questi promettenti piloti sarebbe potuto esserci anche Franco Colapinto, che lo scorso anno ha disputato gran parte della stagione al volante della Williams, sostituendo in corso d’opera Logan Sargeant. L’argentino, dopo un avvio col botto, ha commesso una serie di errori importanti, che gli sono costati la riconferma in griglia. Il ragazzo è riuscito ad ottenere comunque il ruolo di terzo pilota Alpine, ma secondo Jacques Villeneuve, il classe 2003 ha sprecato un’enorme occasione, e come a lui potrebbe toccare ad altri. Il canadese, infatti, si è lasciato andare a diverse critiche nei confronti dei rookie: ecco le sue parole.
Villeneuve silura i rookie del 2025: “Fanno solo lavoro al simulatore, e poi…”
Jacques Villeneuve, campione del mondo di Formula 1 nel 1997 (battendo un certo Michael Schumacher), non è di certo entusiasta della presenza di tutti questi giovani piloti in griglia di partenza per la stagione 2025 di F1. Il figlio d’arte di Gilles Villeneuve ha espresso tutto il suo dissenso nei confronti delle scelte ‘avventate’ dei Team.
Intervenuto ai microfoni di Action Network, il canadese ha dichiarato di non avere molta fiducia verso i ragazzi provenienti dalla Formula 2:
Non so cosa aspettarmi da Bortoleto e gli altri giovani, è sempre stato inutile aspettarsi qualcosa finché non si entra in F1, ma ora ci arrivano con pochissima esperienza. Questi ragazzi fanno molto lavoro al simulatore, ma una volta in pista guardate cosa succede, lo abbiamo visto anche con Antonelli a Monza. È difficile comprendere come possano raggiungere così rapidamente il massimo livello nello sport più importante del mondo, a un’età così giovane e con così poca pratica.
Avrà ragione Jacques sulla questione giovani? Solo il tempo ce lo dirà, intanto non resta altro che aspettare il primo semaforo verde della stagione.
